A Gallarate il Remigration Summit, il raduno dell’estrema destra xenofoba: “L’Europa non diventerà il terzo mondo”

Nella giornata di oggi, sabato 17 maggio, si è svolto a Gallarate (Varese) il Remigration Summit, un raduno con esponenti di estrema destra, provenienti da tutta Europa e riuniti dall'estremista identitario Martin Sellner, per parlare di un progetto di espulsione di massa degli stranieri in Occidente, anche quelli regolari. Un raduno sul quali si sono aperte diverse polemiche e per il quale si sono svolte diverse manifestazioni per esprimere contrarietà sull'evento.
A stupire, la presenza di tanti giovanissimi. Tra questi Rita Baptista di Chega (Portogallo), che alla domanda su quante persone dovrebbero abbandonare l'Europa, ha detto: "Tutte quelle che sono qui illegalmente. In Portogallo parliamo di due milioni di persone". Pedro Faria, sempre di Chega, ha detto: "Se la reimmigrazione è la soluzione, va fatta a tappe. Prima di tutto gli immigrati irregolari, che non sono molti ma dobbiamo controllare i precedenti penali di chi entra in Portogallo".
E sull'hate speech che è contro la legge, ha ribattuto: "Può essere contro la legge, ma se questo linguaggio vuole difendere la nostra nazione, non è odio nella mia visione".
Presente anche Dries Van Langenhove di Vlaams Belang che ha detto: "L'Europa appartiene agli europei. Se fai entrare il terzo mondo nel tuo Paese, diventi il terzo mondo. L'Europa è una civiltà fatta dagli europei e dovrebbe appartenere agli europei".
Nella stessa giornata si sono svolti un flash mob contro il Remigration Summit dove oltre 200 persone si sono radunate vicino al teatro per protestare. E un corteo a Milano durante il quale ci sono stati scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno colpito con manganellate e idranti gli attivisti che hanno lanciato fumogeni.