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A Brescia controllori chiedono il biglietto, ma vengono presi a pugni: si cercano i responsabili

Due controllori di 27 e 24 anni sono stati aggrediti, nella stazione della metropolitana di Brescia, da un gruppo di ragazzi: i due avevano chiesto loro i biglietti quando, saputo che i giovani non ne erano in possesso, hanno richiesto i documenti di riconoscimento. Il branco ha provato a scappare e nel tentativo ha dato dei pugni in pieno volto ai due dipendenti.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Momenti di tensione sulle scale della metropolitana di Brescia. Due controllori, di 24 e 27 anni, sono stati aggrediti con spintoni e pugni da un gruppo di ragazzi. I giovani erano stati trovati senza biglietto e i due dipendenti volevano così sanzionarli. Alla richiesta di mostrare loro i documenti di riconoscimento, il branco ha risposto con la violenza per poi dileguarsi una volta arrivate le forze dell'ordine.

La richiesta di documenti e il tentativo di fuga

L'episodio si è verificato in via Verdi alla fermata di Porta Vittoria. I due controllori aggrediti facevano parte di una squadra composta da altre quattro persone. Arrivati al convoglio del treno in cui era presente il gruppo, si sono avvicinati chiedendo loro il biglietto. Appena hanno saputo di rischiare la multa, i giovani hanno provato a scappare. I controllori si sono subito attivati per fermarli: nel tentativo sono stati prima spintonati e poi colpiti da due pugni in pieno volto.

Acquisite le immagini delle telecamere: si cercano gli aggressori

Alcuni passeggeri, spaventati dalla situazione, sono usciti dalla stazione e si sono recati in piazza Vittoria presidiata da una pattuglia della polizia. All'arrivo degli agenti, i giovani erano ormai scappati via. I due dipendenti sono stati quindi soccorsi e fortunatamente avrebbero riportato solo delle lievi ferite. Intanto i carabinieri del Nucleo Radiomobile del comando di Brescia – ai quali sono state affidate le indagini – hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona. L'obiettivo è quello di poter individuare quanto prima i responsabili.

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