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A 30 anni si fingeva un 14enne online: adesca 26 bambine dai 10 ai 13 anni

Il giovane, un 30enne lombardo, conduceva un’esistenza apparentemente normale tra il lavoro e la fidanzata. Tutto è venuto a galla dopo la denuncia di una delle vittime, che ha confessato allo psicologo il suo malessere.
A cura di Francesca Del Boca
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Nella vita reale 30 anni, un impiego come tanti, una fidanzata. In quella virtuale 14 anni e 26 vittime, tutte bambine dai 10 ai 13 anni.

Così, fingendosi un ragazzino, un giovane lombardo ha adescato online 26 piccole, convincendole a inviargli foto e video in atteggiamenti intimi. Accusato di detenzione, cessione, produzione, tentativo di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale, contestata anche se avvenuta via internet e aggravata dalla minore età delle vittime, verrà processato con il rito abbreviato. Era stato arrestato nei mesi scorsi, a seguito di un'indagine coordinata dal pm di Milano Giovanni Tarzia.

La denuncia allo psicologo di una delle vittime

Tutto è venuto a galla grazie alla denuncia ai Carabinieri della famiglia di una delle bambine, che dopo essere entrata in contatto con l'uomo era sempre più turbata. La piccola, non trovando il coraggio di raccontare la vicenda ai propri genitori, è riuscita ad aprirsi con uno psicologo: a lui ha spiegato tutto, e fornito i dati dell'uomo che la stava molestando via Whatsapp.

Una vita normale tra il lavoro e la fidanzata

In questo modo gli inquirenti sono riusciti a risalire alla sua identità, quella di giovane perbene. Insospettabile, come si suol dire: un'esistenza apparentemente normale, divisa tra il lavoro e la donna che gli stava accanto. E che evidentemente non ha mai visto cosa nascondeva il suo compagno, in realtà. O meglio, dietro lo schermo del cellulare e del computer.

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