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Migranti, arriva il progetto per ospitare quelli neo-maggiorenni nelle case degli italiani

Il progetto ‘Mai più soli’ punta a far ospitare i migranti neo-maggiorenni, arrivati in Italia da soli, a essere ospitati all’interno delle case delle famiglie italiane. Parte oggi la campagna di sensibilizzazione per aiutare i giovani migranti.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’obiettivo è quello di sperimentare nuove modalità di accoglienza per i ragazzi arrivati in Italia come minori soli. Il progetto si chiama proprio ‘Mai più soli’ ed è promosso da Refugees Welcome Italia e Cidis Onluns, insieme ad Asgi, Cooperativa Nuovo Villaggio, Comune di Corigliano Calabro e Comune di Mugnano. Il mezzo per realizzare queste nuove sperimentazioni è quello di prevedere che questi ragazzi, neo-maggiorenni, vengano ospitati nelle case delle famiglie italiane.

Il 20 dicembre è partita ufficialmente la campagna di sensibilizzazione per incoraggiare i cittadini italiani ad aprire le porte delle loro case.  Ogni anno centinaia di ragazzi, arrivati in Italia come minori soli, compiono 18 anni e sono costretti ad abbandonare i centri per minorenni. Rischiano così di essere nuovamente sradicati o di non avere un posto dove andare. L’idea del progetto è quella di dare una risposta ai loro bisogni tramite l’accoglienza in famiglia, quella che viene definita una nuova modalità di cittadinanza attiva.

In Italia arrivati 15mila minori soli nel 2017

I minorenni arrivati da soli in Italia, sbarcando sulle nostre coste, tra il gennaio e il 25 ottobre del 2017 sono 14.579. In totale sono 18mila quelli censiti dal sistema di accoglienza italiano. Si tratta di ragazzi, per lo più di età compresa tra i 14 e i 17 anni, che – come si racconta nel progetto – hanno alle spalle storie drammatiche, segnate dal distacco dai propri familiari e dal pericoloso viaggio per raggiungere l’Europa.

E raggiungere la maggiore età spesso non aiuta, anzi. Diventare maggiorenni rischia di rendere ancora più difficile il processo di inclusione. A 18 anni i ragazzi arrivati in Italia soli sono costretti a lasciare i centri per minori che li hanno accolti per essere trasferiti, se nel frattempo hanno inoltrato domanda di asilo, in centri per adulti spesso poco idonei alle esigenze di un adolescente e geograficamente lontani dal posto in cui hanno vissuto sino a quel momento. Il rischio, in questo caso, è di essere nuovamente sradicati e perdere gli affetti e le abitudini faticosamente costruiti: gli amici, la scuola, gli operatori.

Il progetto ‘Mai più soli’

Si tratta di un progetto che fa parte dell’iniziativa Never Alone, per un domani possibile, finanziata dalle fondazioni italiane – Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Enel Cuore Onlus, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione CON IL SUD, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Fondazione Peppino Vismara – allo scopo di promuovere in Italia percorsi di inclusione per minori non accompagnati e giovani stranieri.

Obiettivo del progetto è sperimentare le pratiche di accoglienza integrate con interventi differenziati per minorenni e maggiorenni. Per gli under18 sono previste la formazione dei tutori volontari e l’accompagnamento allo svolgimento della loro funzione. Per i neo-maggiorenni, oltre all’accoglienza in famiglia, saranno avviate pratiche di “alloggio leggero” ovvero accoglienza in strutture turistico ricettive co-gestite dagli stessi ragazzi. Inoltre vengono condotte campagne di informazione e sensibilizzazione, interventi di advocacy e tutela legale.

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