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Melania Rea: ecco la telefonata anonima che avvisò i carabinieri del suo ritrovamento

La telefonata anonima arrivata ai carabinieri per denunciare il ritrovamento del corpo di Melania Rea è uno dei punti oscuri dell’intera vicenda. I carabinieri di Ascoli hanno diffuso ai media l’audio della telefonata per risalire all’autore dell’SOS.
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melania rea

L'ennesimo capitolo del delitto di Melania Rea lo scrive la Procura di Teramo,  a cui è passata definitivamente l'inchiesta. La procura teramana, infatti, ha chiesto ai carabinieri di Ascoli di divulgare l'audiomessaggio contenente la telefonata anonima che permise il ritrovamento del corpo di Melania.  In particolare, la telefonata è stata trasmessa ai principali canali tv, al fine di individuare l'autore dell'SOS lanciato lo scorso 2o aprile.

Chi ha avuto modo di ascoltare la telefonata ha notato che si tratta di una voce maschile, quasi sicuramente anziana. L'indicazione del ritrovamento del corpo avviene metà in lingua italiana, metà in dialetto. L'interlocutore è ansimante e, dopo aver indicato con esattezza il luogo della scoperta del cadavere della povera donna, conclude in fretta la conversazione senza denunciare la propria identità.

Sin dai primi giorni  dell'indagine, i carabinieri e gli inquirenti hanno ritenuto che quella conversazione rappresentasse l'ennesima stranezza nel giallo di Melania Rea. Ecco il testo della telefonata:

T:"Buonasera, telefono per denunciare una cosa"…

C:"Da dove sta chiamando lei?"

T:"Da Teramo".

C:"Teramo dove?"

T: "Teramo stazione…ascolti, a Ripe, Chiosco della Pineta…".

C:"A Ripe dove? Ripe di Civitella?".

T:"Si'…al Chiosco della Pineta…ci sta nu corpo pe' terra"

C: "Per terra dove? Dentro il chiosco?".

T: "No fuori… io stavo facendo una camminata… Ciao".

Sebbene il tentativo possa lasciare ampio margine all'intervento di mitomani, evidentemente la Procura crede che quello della telefonata sia un tassello importante per arrivare alla soluzione del caso. Un caso che più volte ha tirato in ballo la tv, prima attraverso il programma Chi l'ha visto, poi mettendo agli atti le interviste di Parolisi: quasi come se ti trattasse di contropartita per lo straordinario interesse mediatico suscitato dall'orribile morte di Melania.

Intanto oggi è il quarto giorno di carcere per Salvatore Parolisi, definito dai carabinieri come "una personalità camaleontica, un soggetto naturalmente incline alla mistificazione del reale ed alla menzogna". Il caporal maggiore, accusato di omicidio volontario aggravato ai danni della moglie, ha fatto sapere che racconterà la sua verità soltanto di fronte al tribunale del Riesame.

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