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Matteo Renzi attacca Roberto Fico: “Ipocrita, ha umiliato la Camera”

Nella sua ultima e-news, l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, attacca non solo Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ma anche il presidente della Camera, Roberto Fico: “Fino a che punto può arrivare l’ipocrisia di un uomo che rappresenta la terza carica dello Stato? Pensavo che avesse raggiunto il limite con le sue dichiarazioni sul lavoro nero, invece rilancia sulla centralità del Parlamento dopo aver umiliato la Camera dei deputati”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Scrive dagli Stati Uniti, dove si trova in attesa di tornare al Senato per la ripresa dei lavori parlamentari, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. E nella sua ultima e-news non risparmia critiche al governo, a Matteo Salvini, a Luigi Di Maio e anche al presidente della Camera, Roberto Fico. Partiamo proprio da quest’ultimo: in un capitolo denominato “la foglia di Fico”, Renzi attacca il presidente dell’Aula di Montecitorio: “Si è detto dispiaciuto per la compressione dei tempi durante il dibattito parlamentare: ha detto che lui combatterà sempre per la centralità del Parlamento. Mi domando: fino a che punto può arrivare l’ipocrisia di un uomo che rappresenta la terza carica dello Stato? Pensavo che avesse raggiunto il limite con le sue dichiarazioni sul lavoro nero, invece rilancia sulla centralità del Parlamento dopo aver umiliato la Camera dei deputati. Ogni giorno un po’ più in alto: Roberto Fico è il Sergei Bubka dell’ipocrisia”, scrive Renzi facendo riferimento al campione di salto con l’asta.

Parlando ancora della legge di Bilancio, il senatore del Pd attacca anche l’esecutivo: “Il governo Salvini-Di Maio è convinto di aver fatto ciò che serviva all’Italia. Secondo me non è così. Ma ormai non resta che attendere. Il 2019 sarà l’anno della verità. Anche e soprattutto per i populisti. Una cosa è certa: loro stanno rivendicando questa legge di Bilancio, loro saranno i responsabili dei risultati economici. L’ho detto con forza in Aula, lo ribadisco qui: la realtà alla fine ti presenta il conto. E questi non possono ingannare tutti per sempre”.

La fatturazione elettronica, entrata in vigore il primo gennaio, è lo spunto per Renzi per parlare di come è nata – sotto il suo governo – e delle polemiche che ci sono oggi. “Sicuramente si potrà sempre migliorare l’attuazione. Ma l’idea di utilizzare la digitalizzazione per contrastare l’evasione è vincente come già lo era stata a dichiarazione precompilata e il canone in bolletta: proprio il canone è il simbolo perché se si paga tutti, si paga meno. Naturalmente questo è il contrario dell’approccio avuto da Di Maio e Salvini in questi mesi: si sono fatti un paio di condoni vergognosi. Con questo Governo chi non ha pagato le tasse, chi non ha pagato le multe è stato premiato, i furbetti hanno ricevuto il premio e vedremo se nell’elenco dei beneficiari spunterà casualmente qualche nome familiare. Con noi invece il meccanismo è stato semplice: semplificare, digitalizzare, pagare meno ma pagare tutti. La fatturazione elettronica può stare antipatica ma è utile. A fare i condoni si prendono i voti. A fare la fatturazione elettronica si combatte l’evasione”.

Non poteva mancare un commento sui 49 migranti a bordo di due navi da giorni, senza alcun Paese disposto ad accoglierli: “Per tenersi in forma Salvini ha bloccato una nave con 49 persone al largo di Lampedusa perché notoriamente se teniamo 49 persone in mare per venti giorni si risolvono i problemi dell’immigrazione, ovvio no?”. Il senatore del Pd spiega che la polemica si è quindi spostata sui sindaci che hanno detto di voler sospendere gli effetti del decreto sicurezza: “Io la penso come il sindaco Dario Nardella: il decreto Salvini è scritto male, creerà molti problemi e pasticci e forse sarà sanzionato dalla Corte Costituzionale. Ma in attesa della decisione della Consulta, le leggi si rispettano. Salvini tre anni fa invitava alla disobbedienza civile contro le nostre leggi sui diritti civili, sul canone Rai e su molto altro. Proprio perché noi non siamo come Salvini”.

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