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Marchionne scarica il segretario del Pd: “Il Renzi che appoggiavo non lo vedo da tempo”

L’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, scarica il segretario del Pd: “Renzi mi è sempre piaciuto come persona, ma quel che gli è successo non lo capisco. Quel Renzi che appoggiavo non l’ho visto da un po’ di tempo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Renzi mi è sempre piaciuto, ma quel Renzi che appoggiavo non l’ho visto da un po’ di tempo”. Alla fine anche l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, scarica il segretario del Pd a poca distanza dalle elezioni politiche del 4 marzo. L’imprenditore è da tempo vicino a Renzi ma ultimamente l’intesa tra i due sembra essere scemata. Già pochi mesi fa aveva espresso qualche dubbio sul segretario dem: “Certamente se guardiamo ai risultati delle varie elezioni, dopo quelle Europee Renzi ha dimostrato che c’era una difficoltà di comprensione tra lui e il Paese. Renzi ha avuto il coraggio ma per fare lo statista dalle buone intenzioni si deve passare ai fatti”, aveva affermato a novembre.

Oggi la nuova stoccata nei confronti di Renzi: “Mi è sempre piaciuto come persona. Ma quello che è successo a Renzi non lo capisco. Quel Renzi che appoggiavo non l’ho visto da un po’ di tempo”, afferma Marchionne dal salone dell’auto di Detroit.

L’amministratore delegato di Fca si sofferma anche su aspetti riguardanti da vicino l’azienda che guida. In primis parla della piena occupazione in Italia: “Dobbiamo completare lo sviluppo di Alfa Romeo e Maserati, è un atto dovuto; fa parte del piano” che Fca presenterà a giugno. Quindi sembra difficile che l’obiettivo della piena occupazione venga “raggiunto entro l’anno”, stando anche ai dubbi sollevati dallo stesso Marchionne.

“L’impegno – assicura però l’ad di Fca ai dipendenti italiani – come lo abbiamo preso negli Stati Uniti lo prendiamo anche in Italia. Stiamo aumentando l'organico a 60mila negli Stati Uniti e adesso ne aggiungiamo 2.500. Se lo gestiamo bene lo stesso futuro arriverà anche in Italia. Dateci il tempo per farlo”. Inoltre Marchionne afferma che è “possibile” che Fiat Chrysler Automobiles decida di produrre una nuova Jeep in Italia. Intanto Marchionne assicura che nel 2020 arriverà un suv a marchio Ferrari.

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