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Maltempo in Sicilia, proseguono le ricerche del pediatra palermitano disperso

Proseguono senza sosta le ricerche di Giuseppe Liotta, il pediatra 40enne palermitano che la sera del 3 novembre si stava recando in ospedale a Corleone per iniziare il suo turno. La famiglia ha raccontato che il medico era preoccupato per il maltempo. La sua auto è stata ritrovata chiusa a chiave.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'alluvione di ieri risulta ancora disperso Giuseppe Liotta, il pediatra 40enne di Palermo, che si stava recando sul luogo di lavoro per prendere servizio: di lui si sono perse le tracce sulla statale 18 mentre cercava di raggiungere l'ospedale dei Bianchi di Corleone. La sua auto, una Volkswagen Tiguan di colore bianco è stata ritrovata nel tratto tra Ficuzza e Corleone, in contrada Raviotta.

L'automobile era chiusa a chiave, ma di lui non c'era traccia. I suoi familiari hanno raccontato che era preoccupato per  il maltempo. Giuseppe ha chiamato la moglie Floriana, pediatra oncoematologa, con cui ha due figli piccoli. La donna è stata l'ultima a sentirlo al telefono. Giuseppe le ha detto di essere confuso e di non capire dove si trovasse. Ha chiesto alla moglie di lanciare l'allarme e geolocalizzarlo attraverso il telefonino. Dopo quell'ultimo contatto la moglie non ha avuto più notizie.

Giorgio Trizzino, medico, collega di Liotta e deputato del movimento 5 Stelle ha detto: "Giuseppe era venuto a trovarmi nella mia stanza in direzione sanitaria al Di Cristina per comunicarmi che aveva vinto il concorso a tempo indeterminato all'ospedale di Corleone. Me lo disse con un tono felice ma allo stesso tempo rattristato perché lasciava l'ospedale dei Bambini dove per anni aveva lavorato a tempo determinato".

"Ho una famiglia ed ho bisogno di certezze, mi disse. Io risposi che forse avrebbe potuto attendere che l'ospedale dei Bambini bandisse anche per lui un posto a tempo indeterminato, ma sorridendo mi rispose che non poteva farlo. Doveva andare a Corleone. Ieri Giuseppe ha voluto essere medico e uomo fino alla fine. Pur di raggiungere il suo posto di lavoro a Corleone, ha deciso di prendere una scorciatoia in mezzo ai campi, devastati dall'alluvione, per raggiungere l'ospedale. Purtroppo aveva fatto male i conti perché il destino, mascherato da un'onda di acqua e fango, lo ha inesorabilmente travolto, lasciandolo solo nelle campagne buie di Corleone. Lo abbiamo cercato fino ad ora e continueremo a farlo con tutte le nostre forze. Non vogliamo perdere la speranza di trovarti Giuseppe".

"Si è comunque messo in macchina per prendere servizio, per andare a curare i suoi pazienti, i suoi bambini", ha raccontato anche Filippo Anelli, il presidente della Fnomceo, Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. "La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha espresso la sua vicinanza alla famiglia di Liotta. Anche se le speranze di ritrovarlo in vita sembrano sempre meno con il passare delle ore, "non rinunciamo a pregare, insieme a tutti i colleghi, perché sia ritrovato sano e salvo",  ha detto ancora Anelli, aggiungendo: "Un pensiero a tutte le vittime, alle loro famiglie, ai colleghi dell'ordine dei medici di Palermo, con il suo Presidente Salvatore Amato, e a tutti i medici che in queste ore si stanno adoperando per far fronte a questa tragedia immane inaspettata che ha colpito in maniera particolare la Sicilia".

"Per un medico, la vita dei suoi pazienti viene sempre prima di qualunque pericolo, di qualunque sacrificio, prima della sua stessa vita. Un medico risponde sempre sì a una richiesta di aiuto" – ha aggiunto il presidente della Fnomceo.

Le ricerche continuano senza sosta, agli uomini della Protezione civile, polizia, carabinieri e corpo forestale si sono aggiunti i vigili del fuoco di Corleone e Partinico. I vigili del fuoco stanno cercando Giuseppe Liotta con l'ausilio dei droni, e domani si alzeranno in volo anche gli elicotteri.

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