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Luigi Di Maio: “Governo non cadrà dopo le elezioni europee, va avanti per 4 anni”

Luigi Di Maio ha assicurato che il governo non cadrà dopo le elezioni europee di maggio, e ha aggiunto che l’IVA non aumenterà, “non con il Movimento Cinque Stelle”. Ma in un’intervista sul Fatto Quotidiano il ministro dell’Economia Tria ha ribadito: “Non è possibile abbassare le tasse, far crescere la spesa e tenere l’Iva ferma. In passato l’hanno fatto e adesso ne facciamo i conti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La stampa internazionale sempre molto amica dell’Italia, si fa per dire, anche oggi tifa contro il governo e scrive che cadrà dopo le Europee. Gli piacerebbe! Andiamo avanti per altri 4 anni e andiamo avanti per la nostra strada". Lo ha scritto su Facebook il vicepremier pentatstellato Luigi Di Maio, che si trova a Tunisi per il vertice intergovernativo Tunisia-Italia. "Anche le elezioni in Sicilia, dove Zingaretti copiando Renzi si è alleato con Berlusconi firmando un altro Nazareno, hanno dimostrato che non c'è alternativa a questo governo!". 

Il vicepremier Di Maio ha indicato quindi i prossimi passi: "I prossimi passi ora sono: 1. Aumento degli degli stipendi degli italiani con il salario minimo; 2. Taglio Di quelli dei parlamentari; 3. Una legge sul conflitto Di interessi per combattere mafie e corruzione; 4. Togliere la sanità dalle mani dei partiti; 5. Una legge sull’acqua pubblica – ha aggiunto – Ah, per inciso: l’IVA non aumenta e non aumenterà. Non con il MoVimento 5 Stelle!". 

In un'intervista al Fatto Quotidiano il ministro dell'Economia Giovanni Tria, ha detto però che o aumenta l'Iva o si taglia la spesa: "Ci vuole razionalità, non spirito drreammatico: il bilancio dello Stato è di circa 800 miliardi di euro, la politica decida come usarli", ha sottolineato Tria. E ancora: "Ridurre le tasse, tagliare la spesa e ritoccare l'Iva? Qualcosa va fatto. Non è possibile abbassare le tasse, far crescere la spesa e tenere l'Iva ferma. In passato l'hanno fatto e adesso ne facciamo i conti". Anche se il ministro Salvini ha assicurato: "Vinciamo le Europee e nessuno ci chiederà i 23 miliardi dell'Iva". "Il problema non sono i burocrati di Bruxelles, ma e' il mercato che possiede il nostro debito", ha spiegato Tria.

Il vicepremier pentastellato già ieri pomeriggio aveva chiuso a qualsiasi ipotesi di dialogo con il Pd, proposta che era stata esplicitata da Graziano Delrio:"Le 5 proposte che per noi si devono approvare il prima possibile sono proposte che non abbiamo rivolte ad una forza politica di opposizione ma alla Lega. Il Pd è un condominio ed io non ho intenzione di mettermi a discutere con un partito che ha dentro 100 anime che si sono messe subito a litigare prima che chiarissi che la proposta era rivolta alla Lega", aveva detto intervenendo  da Varsavia.

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