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Luca Fanesi è uscito dal coma, poi è stato operato per una nuova emorragia interna

Il 44enne marchigiano è ancora ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza: ieri sera è uscito dal coma ma nel corso della notte è stato nuovamente operato per ridurre un’emorragia interna. “L’intervento è andato bene – spiega il fratello – e vogliamo essere fiduciosi”.
A cura di Davide Falcioni
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Si riaccendono le speranze sulle condizioni di salute di Luca Fanesi, il 44enne marchigiano ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Bortolo di Vicenza in seguito ai tafferugli, la cui dinamica è tutta da chiarire, dopo la partita Vicenza – Sambenedettese del 5 novembre. Il tifoso nel tardo pomeriggio di ieri ha riaperto gli occhi ed è riuscito a muovere mani e piedi. Da alcuni giorni i medici avevano riscontrato una reazione agli stimoli incoraggiante, tanto che avevano deciso di ridurre gradualmente le dosi di sedativi e di farlo uscire ieri dal coma. Le speranza che per Luca e i suoi familiari l'incubo finisca si fanno leggermente più concrete, anche se è ancora presto per esultare: intorno alle 4 della scorsa notte, infatti, è stato costretto a subire un nuovo intervento chirurgico d'urgenza per ridurre un'emorragia. Intervento che, come ha spiegato il fratello Massimo a Fanpage.it, "è andato bene, anche se ciò contribuirà certamente a rallentare ulteriormente il decorso". E' presto per esultare, però, anche perché non è noto se i danni riportati da Luca rischiano di essere permanenti.

Il questore di Vicenza: "Se qualcuno ha sbagliato pagherà"

Luca Fanesi è ricoverato dal 5 novembre all'ospedale San Bortolo. Il referto del pronto soccorso parla di una "frattura a decorso longitudinale della mastoide di destra, di una frattura peritura lamboidea di destra estesa alla squama dell’occipitale, di una frattura della squama del temporale di destra e di una frattura delle ali dello sfenoide di destra e della parete laterale destra del seno sferoidale". Inoltre si fa riferimento a un ematoma dello spessore di 11 millimetri nella parete occipitale destra e di "focolai contusivo-emorragici in sede fronto-vasale". Il quadro clinico, di per sé grave, è peggiorato da problemi cardiaci. La collocazione dei traumi, tutti nella parte destra della testa, ha convinto i familiari a sporgere denuncia contro ignoti e la Procura di Vicenza ad aprire un'inchiesta. Gli inquirenti, in particolare, dovranno accertare se Luca si sia procurato quei traumi a causa di una caduta accidentale – come detto dalla Digos – oppure per colpa di una serie di manganellate inferte dagli uomini della celere. Il questore di Vicenza, nel frattempo, ha assicurato: "Se qualcuno ha sbagliato state pur certi che pagherà".

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