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Londra, donne ridotte in schiavitù: liberi su cauzione gli anziani arrestati

Sono stati rilasciati dietro cauzione marito e moglie ultrasessantenni che erano stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulle tre donne tenute in schiavitù per oltre 30 anni a Londra. Resteranno liberi fino a gennaio.
A cura di Susanna Picone
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Scotland Yard ha comunicato che sono state scarcerate su cauzione le due persone che erano state arrestate in relazione alla vicenda delle tre donne segregate in casa e ridotte in schiavitù per 30 anni a sud di Londra. Si tratta di una coppia di 67enni stranieri, marito e moglie, che resteranno liberi fino a gennaio mentre continueranno le indagini. I due sono accusati di “lavori forzati e schiavitù”. La scarcerazione della coppia arriva il giorno successivo alla notizia delle tre donne ridotte in schiavitù per anni e liberate dalla polizia il mese scorso. Le donne rinchiuse nella casa-lager sono una malese di 69 anni, un’irlandese di 57 e una britannica di 30, che ha vissuto tutta la sua vita in quella condizione. Tutte e tre sono state portate in un luogo sicuro: è quanto riferito dalla polizia che ha parlato di persone ovviamente traumatizzate.

Ancora in corso le indagini – Non è chiaro come le tre donne siano finite in schiavitù, né quali siano i motivi. “Abbiamo avuto casi di schiavitù con persone trattenute contro la loro volontà per dieci anni, ma niente di tale portata”, aveva detto ai media l’agente Kevin Hyland. Secondo quanto ricostruito, l'operazione di salvataggio delle tre donne è partita grazie alla denuncia di un gruppo di beneficenza “Freedom Charity” che ha riferito di aver ricevuto una telefonata da una donna che affermava di essere stata trattenuta contro la sua volontà per oltre 30 anni. Le indagini hanno successivamente portato all'individuazione della casa, alla liberazione delle donne e ai due arresti.

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