
La camera ardente di Ornella Vanoni aperta oggi al Piccolo Teatro Grassi. Il funerale si terrà lunedì 24 novembre alle 15.00 nella chiesa di San Marco a Brera. Lunga fila fuori il teatro che ha ospitato il suo esordio come attrice. L'arrivo del feretro tra gli applausi e nessun fiore sopra, come lei aveva scritto nelle sue volontà, raccomandandosi di non spendere troppo per la bara “tanto andrà bruciata”.
Paolo Fresu: "Abbraccio un silenzio amicale, Ornella per me è stata enorme come per il mondo intero"

Paolo Fresu arriva e viene travolto dai giornalisti perché è a lui che Ornella Vanoni ha affidato il prezioso compito di suonare al suo funerale "un dolce e malinconico jazz". Una volontà espressa anni fa e rinnovata nel tempo, che da allora lo tormenta per via del giorno che avrebbe voluto non arrivasse mai. "Preferisco rimanere nel rispetto di un silenzio amicale", ha dichiarato, "per me lei è stata enorme come lo è stata per il mondo intero", ha concluso.
Simona Ventura: "Eravamo amiche, 'Domani è un altro giorno' è la canzone della mia vita"

Simona Ventura arriva con il marito Giovanni Terzi: "Con mio marito eravamo suoi amici, sono molto emozionata oggi. È stata non solo una delle più grandi artiste italiane, ma anche una persona molto generosa, il che non è così scontato. Generosa con le nuove generazioni, in generale anche con chi le chiedeva un consiglio. Ci mancherà tantissimo ma il suo patrimonio musicale è immortale. ‘Domani è un altro giorno' è la canzone della mia vita, l'ho sempre detto, vale ancora di più oggi.
Attorno al feretro: cuscini di girasoli, i gonfaloni e la corona di fiori del Piccolo Teatro Grassi

Al Piccolo Teatro Grassi di Milano le note della canzone “Domani è un altro giorno” hanno accolto il flusso continuo di persone giunte per rendere l’ultimo saluto a Ornella Vanoni. La bara, in legno chiaro e dallo stile essenziale, è stata collocata ai piedi del palcoscenico che l’artista aveva calcato innumerevoli volte nella sua lunga carriera. A circondarla, due grandi cuscini di girasoli, mentre sullo sfondo spiccano i gonfaloni della Regione Lombardia e del Comune di Milano, insieme alla corona di fiori del Piccolo Teatro. Dopo un momento riservato ai familiari e alle autorità – tra cui il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – la camera ardente è stata aperta al pubblico. Tra i primi personaggi famosi ad arrivare: la cantante Emma Marrone e il conduttore Fabio Fazio, poi Fiorella Mannoia, Arisa, Lella Costa, oltre allo stilista Antonio Marras e a Simona Ventura.
Arisa: "Mi chiedeva sempre se ero innamorata, si interessava degli altri più che di se stessa"

"Ci siamo sentite per molto tempo, lei più che manifestare un suo bisogno, si interessava dei bisogni degli altri", ha esordito così la cantante Arisa davanti ai giornalisti prima di entrare nella camera ardente. "Mi chiedeva sempre se ero innamorata, se mi andavano bene le cose, una persona meravigliosa, da cui prendere esempio sia per coloro che vogliono fare gli artisti sia per coloro che vogliono essere semplicemente degli esseri umani", ha proseguito. L'ultima volta che l'ha sentita? "Tanto tempo fa, le cose sono cambiate, cambiano i giri ma sono molto grata del periodo che abbiamo trascorso insieme", congedandosi per entrare.

