
Gli aggiornamenti in diretta dalla guerra tra Ucraina e Russia: le ultime notizie di martedì 20 maggio 2025. Dopo la telefonata di ieri pomeriggio, durata oltre due ore, tra Trump e Putin, quest'ultimo ha aperto alla possibilità di un cessate il fuoco. Zelensky, aggiornato dal presidente USA, ha assicurato che Kiev è pronta a studiare l'offerta russa. Il tycoon ha anche sottolineato "la disponibilità del Vaticano a ospitare le trattative" per arrivare alla tregua, aggiungendo però che "senza progressi nel negoziato, mi sfilerò". Kallas (UE): "Approvato il 17esimo pacchetto sanzioni a Mosca". Nuova sanzioni anche da Londra.
Guerra Russia-Ucraina, ultime news:
- Telefonata Putin-Trump, cosa si sono detti e quando iniziano i negoziati sul cessate il fuoco con l'Ucraina
- Papa Leone XIV incontra Zelensky: "Vaticano piattaforma per i negoziati diretti tra Ucraina e Russia"
- I leader Ue chiamano Trump, questa volta c'è anche Meloni: cosa si sono detti sull'Ucraina
Mosca a Kiev: "Pronti a trattare la pace, ma solo se si eliminano le cause profonde del conflitto"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha annunciato che Mosca proporrà a Kiev un memorandum per un futuro trattato di pace, ma solo "eliminando le cause profonde del conflitto", come la smilitarizzazione, la neutralità ucraina e il riconoscimento delle annessioni. Zakharova ha accusato gli alleati europei di Kiev di ostacolare il dialogo diretto e ha dichiarato che Mosca è pronta a negoziare, ribadendo l’apertura a un cessate il fuoco se si raggiungono intese. Ha inoltre affermato che questo approccio ha trovato "piena comprensione" da parte di Donald Trump.
Media: "Trump valuta rimpatrio migranti zone di guerra, anche ucraini"
L'amministrazione Trump sta valutando un piano da 250 milioni di dollari per finanziare l'espulsione e il rimpatrio di coloro che sono arrivati negli Stati Uniti fuggendo da zone di guerra, fra i quali 700.000 migranti ucraini e haitiani. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti, secondo i quali i fondi previsti avrebbero dovuto essere usati per l'assistenza all'estero. Nei documenti vengono menzionati anche afghani, palestinesi, sudanesi, siriani e yemeniti.
Zelensky sente Meloni: "Parlato di piattaforma negoziati"
"Ho avuto una buona conversazione con Giorgia Meloni. Come sempre, idee interessanti. Abbiamo discusso dei colloqui di ieri con il Presidente Trump e i leader europei. Stiamo coordinando le nostre posizioni. L'Italia sostiene tutti gli sforzi volti a raggiungere una pace autentica. Abbiamo concordato di rimanere in contatto sui prossimi passi". Così su X Volodymyr Zelensky. "Abbiamo anche discusso possibili piattaforme per i colloqui con i russi. Serve un cessate il fuoco per salvare vite. È necessaria una diplomazia onesta. L'Ucraina è pronta ed è essenziale garantire che la Russia sia pronta a porre fine davvero alla guerra".
Mosca: "Pronti a contatti con Kiev, ora tocca a loro"
La Russia è pronta a continuare i contatti diretti con l'Ucraina per la pace e ora "tocca a Kiev". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, citata dalle agenzie russe.
Ue: "Ai colloqui diretti tra Kiev e Mosca anche noi e Usa"
"Abbiamo condiviso con Trump la lettura della situazione" sulla guerra in Ucraina, "il resoconto" del presidente americano dopo la sua telefonata con Vladimir Putin "mostra anche il suo impegno nel tenerci informati a vicenda" e "abbiamo concordato che dovrebbero esserci colloqui diretti tra la Russia e l'Ucraina con la partecipazione delle controparti dell'Ue e degli Stati Uniti". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue, Paula Pinho, durante il briefing quotidiano con la stampa. "Il resoconto di ieri della chiamata tra Trump e Putin, che ha coinvolto alcuni leader dell'Ue, è positivo – ha evidenziato la portavoce -: è il risultato degli sforzi consistenti e dell'impegno di vari leader europei, inclusa la presidente della Commissione, nel mantenere comunicazioni dirette con gli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina e sul cessate il fuoco".
Lammy (UK): "Ultimi raid mostrano che Putin è un guerrafondaio"
"Gli ultimi attacchi" della Russia in Ucraina "mostrano ancora una volta che Putin è un guerrafondaio". Lo dichiara il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, a margine delle nuove sanzioni anti Mosca e all'indomani della telefonata fra il presidente russo e Donald Trump. Lammy torna poi a sollecitare Putin ad aderire "subito al cessate il fuoco" chiesto da Trump, affinché possano iniziare "i negoziati su una pace giusta e duratura". "Resistere agli sforzi di pace potrà solo raddoppiare la nostra determinazione ad aiutare Kiev a difendersi" e a usare le sanzioni per limitare "la macchia da guerra" russa, conclude Lammy.
52mila civili evacuati da Sumy: "Rischio raid russi"
Al via le operazioni di trasferimento dei civili di oltre 200 località nella regione ucraina di Sumy, vicino al confine con la Russia. Lo hanno comunicato le autorità ucraine. Sinora sono state trasferite in sicurezza 52mila persone, ha confermato in tv il governatore Oleh Hryhorov. Si tratta, ha precisato, di circa il 60% degli 86.000 civili per i quali viene considerato necessario il trasferimento. "Garantiamo trasporto, alloggio e assistenza umanitaria, finanziaria e psicologica", ha aggiunto, senza indicare quando si concluderanno le operazioni. La regione di Sumy è stata teatro di pesanti attacchi russi per mesi. Con l'estate alle porte, gli esperti militari ritengono possa essere uno degli obiettivi di un'attesa offensiva di Mosca.
Nuove sanzioni alla Russia anche dal Regno Unito
Il Regno Unito ha annunciato di aver deciso una nuova serie di sanzioni contro la Russia, che colpiscono in particolare il settore della difesa, dell'energia e della finanza, a seguito di un attacco record con droni lanciato nella notte tra sabato e domenica su numerose regioni dell'Ucraina. “Gli ultimi attacchi di Putin mostrano ancora una volta il suo volto bellicoso”, ha commentato il ministro degli Esteri britannico David Lammy. “Lo esortiamo ad accettare immediatamente un cessate il fuoco totale e incondizionato, affinché possano essere avviati colloqui per una pace giusta e duratura”, ha aggiunto in un comunicato.
Kallas: "Approvato 17esimo pacchetto sanzioni Russia"
"L'Ue ha approvato il suo 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira quasi 200 navi della flotta ombra. Nuove misure affrontano anche le minacce ibride e i diritti umani". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. "Sono in preparazione ulteriori sanzioni contro la Russia. Quanto piu' a lungo la Russia continuera' a fare la guerra, tanto piu' dura sara' la nostra risposta", aggiunge.
Zelensky: "Sul tavolo dei negoziati devono esserci proposte e realistiche"
"Non abbiamo dubbi che la guerra deve finire al tavolo dei negoziati". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aggiungendo che "sul tavolo devono esserci proposte chiare e realistiche".
Zelensky: "La Russia sta giocando a prendere tempo per continuare la guerra"
"La Russia sta cercando di guadagnare tempo per continuare la sua guerra e la sua occupazione", ma l'Ucraina "sta lavorando con i nostri partner per garantire che la pressione costringa i russi a cambiare il loro comportamento". Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X annunciando per le prossime ore "ulteriori colloqui con i nostri alleati", dopo aver sentito il presidente finlandese Alexander Stubb.
Lavrov: "Putin a Trump ha espresso impegno per una soluzione pacifica"
In occasione del suo colloquio telefonico con il presidente americano Donald Trump, il leader del Cremlino Vladimir Putin "ha confermato l'impegno della Russia per una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come si legge sull'account di X del ministero degli Esteri di Mosca.
"La Federazione Russa non lascerà in difficoltà il popolo ortodosso ucraino e combatterà per ripristinare i diritti della Chiesa ortodossa", ha aggiunto Lavrov.
Kiev: "Nella notte abbattuti 93 droni russi su 108"
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 108 droni di vario tipo, tra cui i kamikaze Shahed, 93 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. I velivoli senza pilota sono stati distrutti nell'est, nel nord e nel centro del Paese e nell'attacco sono state colpite le regioni di Donetsk, Dnipropetrovsk, Sumy e Zhytomyr.
Germania: "Putin sta prendendo tempo, ora più sanzioni"
"Putin non sembra ancora seriamente interessato alla pace, almeno non a condizioni accettabili per gli altri". Lo ha detto il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius arrivando al Consiglio Difesa-Esteri a Bruxelles. "Sta continuando a prendere tempo e anche se la Russia è disposta a parlare di un memorandum, per ora non si intravede un cessate il fuoco. Sono profondamente convinto che ora sia più importante che mai sostenere l'Ucraina in modo energico, oggi chiariremo quindi con quali misure concrete. L'Ue deve inasprire ulteriormente le sanzioni, non saremo disposti a tollerare l'operato della Russia senza conseguenze".
Kallas: "Lavoriamo a nuovo pacchetto per pressione Russia"
"Sull'Ucraina, penso sia importante come abbiamo stabilito tutti e 27 che ci debba essere un cessate il fuoco completo e incondizionato. L'Ucraina ha già accettato questo più di 60 giorni fa, e abbiamo concordato che se la Russia non accetta – quello che abbiamo visto ieri – allora aumenteremo la pressione". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, all'arrivo al Consiglio Esteri Ue. "Quindi oggi approveremo il pacchetto di sanzioni, ma continueremo a lavorare al prossimo forte pacchetto di sanzioni per esercitare ulteriore pressione sulla Russia affinche' anch'essa voglia la pace", ha aggiunto.
Cina: "Sostegno a dialogo Russia-Ucraina su soluzione crisi"
La Cina sostiene "il dialogo diretto" tra Russia e Ucraina, dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato lunedì che i due Paesi avrebbero avviato con effetto immediato i colloqui di pace per effetto della telefonata di due ore avuta con il capo del Cremlino, Vladimir Putin. "La Cina sostiene tutti gli sforzi volti al raggiungimento della pace e auspica che le parti interessate proseguano il dialogo e i negoziati per una soluzione politica della crisi", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano.
Svezia: "Da Putin manca serietà impegno per negoziati"
"Sembra ovvio che manchi una seria intenzione da parte russa di impegnarsi effettivamente nei negoziati. La nostra posizione e' ben nota. Ci concentriamo sul supporto per un maggior numero di equipaggiamenti difensivi e a un maggiore supporto militare per l'Ucraina. In questo modo possiamo garantire che possano negoziare da una posizione di forza e quindi ci assicuriamo di ottenere un accordo che sia vantaggioso per l'Ucraina e che sia a lungo termine e duraturo". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa svedese, Pal Johnson, al suo arrivo al Consiglio Difesa.
Podolyak: "Status quo immutato dopo colloquio Trump-Putin"
"Purtroppo, dopo la telefonata tra Trump e Putin, lo status quo non è cambiato". Lo ha scritto su X il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, affermando che "l'Ucraina continua a offrire l'unica via d'uscita realistica dalla guerra attraverso un cessate il fuoco immediato e incondizionato, globale, a lungo termine e vincolante". Podolyak ha sottolineato che "l'Europa sostiene pienamente l'Ucraina in questo, comprendendo in modo chiaro tutti i rischi posti sia dalla guerra, sia dalle sue conseguenze nel lungo periodo".
Il Cremlino: "Putin e Trump pronti a incontro di persona"
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno concordato di proseguire il dialogo su tutte le questioni, inclusa l'Ucraina, e prevedono "in futuro" un incontro di persona, "che dovrà essere preparato con cura". Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov, che ha sottolineato "l'importanza di proseguire il dialogo su tutte le questioni toccate, ma di creare le condizioni necessarie per farlo". Entrambi i presidenti "concordano sul fatto che tale incontro debba essere preparato in modo accurato e completo", ha detto Ushakov, e "cio' richiederà un lavoro approfondito sui compiti da assegnare ai team negoziali, sulla direzione concreta di un possibile vertice, anche per quanto riguarda il raggiungimento di accordi che potrebbero diventare concreti dopo questo importantissimo incontro di altissimo livello tra Russia e Stati Uniti". La questione verrà affrontata e "i leader devono concordare i dettagli e non hanno ancora indicato una possibile sede", ha concluso.
Rutte: "Buon segno telefonata Trump-Putin"
"Siamo grati per il fatto che gli americani stiano assumendo questa posizione, questo ruolo di leadership, e non credo sia utile se io, dalla Nato, commentassi ogni singolo passo del processo. Ma penso che la telefonata sia avvenuta ieri sera sia un buon segno". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, all'arrivo al Consiglio Difesa Ue. "E' positivo che il presidente americano abbia immediatamente seguito con una chiamata al presidente ucraino e alla presidente della Commissione europea. E ora procediamo passo dopo passo", ha aggiunto.
Peskov: "Usa non si tireranno indietro dalla mediazione tra Mosca e Kiev"
Gli Stati Uniti non si tireranno indietro dal ruolo di mediatore nel processo di pace in Ucraina e sono interessati a risolvere la crisi prima possibile. Lo ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov che ha citato con i giornalisti le parole pronunciate da Donald Trump durante la telefonata con Vladimir Putin che "condivide questo punto di vista". "Anche noi siamo interessati a risolvere il conflitto il prima possibile, eliminandone le cause profonde, come ha detto Putin oggi", ha aggiunto Peskov. "E questo è il punto più importante di tutte le bozze che probabilmente saranno elaborate". Gli Stati Uniti "hanno fornito servizi di mediazione molto efficienti", ha concluso il portavoce del Cremlino.
Ushakov: "Trump non vuole ricorrere a nuove sanzioni"
Donald Trump ha detto a Vladimir Putin di non voler far ricorso a un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, che comunque è già pronto al Congresso. Lo ha riferito il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov secondo il quale la telefonata di ieri e' servita a discutere "in modo molto dettagliato, tenendo conto di numerose sfumature il processo di risoluzione del conflitto ucraino". Putin ha "ringraziato Trump per la sua attenzione personale alla risoluzione del conflitto ucraino e ha sottolineato il ruolo positivo dell'amministrazione statunitense nel riportare Kiev al tavolo dei negoziati". Tuttavia, i due presidenti "non hanno discusso una tempistica per un possibile futuro cessate il fuoco" tra Russia e Ucraina "sebbene Trump abbia naturalmente sottolineato l'interesse che questo o quell'accordo venga raggiunto il prima possibile". Trump ha accennato alla minaccia di nuove sanzioni contro la Russia, ma ha affermato di essere favorevole agli accordi. "Trump ha menzionato che un disegno di legge su nuove sanzioni è provvisoriamente pronto al Senato, ma ha affermato di non essere un sostenitore delle sanzioni e di essere a favore del raggiungimento di un accordo di qualche tipo", ha detto Ushakov. Putin e Trump sono interessati a un incontro di persona, ha aggiunto il consigliere "ma entrambi sono anche interessati a che questo incontro sia proficuo piuttosto che vuoto. Questo è del tutto naturale, e i presidenti ne hanno parlato". Trump ha detto a Putin che le prospettive delle relazioni tra Stati Uniti e Russia dopo la risoluzione del conflitto in Ucraina sono "impressionanti". "I presidenti hanno parlato molto dettagliatamente del futuro delle nostre relazioni nel loro colloquio, con Trump che ha parlato con tono molto emotivo delle prospettive e ha ripetutamente sottolineato di essere a favore di relazioni reciprocamente rispettose e vantaggiose con la Russia, dato il suo ruolo nel mondo e la sua posizione economica", ha detto Ushakov "Trump considera la Russia uno dei partner commerciali ed economici più importanti per gli Stati Uniti".
Trump: "Senza progressi nel negoziato mi sfilerò"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che potrebbe "sfilarsi" dal negoziato con la Russia sull'Ucraina se non ci saranno progressi verso una tregua. Ai cronisti riuniti nello Studio Ovale, Trump ha riferito di aver chiesto all'omologo russo quando sarebbe finito il "bagno di sangue" in Ucraina. "Ho detto: ‘Quando la finiremo con questo spargimento si sangue, con questo bagno di sangue?'. È un bagno di sangue e credo che lui (Putin, ndr) voglia concluderlo", ha spiegato il presidente degli Stati Uniti, "vi dirò, ci sono dei grossi ego coinvolti ma credo che qualcosa accadrà. E, se non accadrà, mi sfilerò e loro dovranno andare avanti". Trump ha aggiunto di aver discusso con Putin la possibilità di un faccia a faccia dal vivo tra loro due.
Mosca: "Nella notte abbattuti 8 droni ucraini nel Bryansk"
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa otto droni ucraini sul territorio della regione di Bryansk: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca.
Trump: "Sarebbe fantastico fare negoziati in Vaticano"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito "una grande idea" che il Vaticano possa ospitare eventuali negoziati di pace tra Russia e Ucraina, sottolineando come vi sia "molta rabbia" tra le parti e come il simbolismo del luogo possa contribuire a un clima più favorevole. "Penso che sarebbe fantastico farlo in Vaticano. Forse avrebbe un significato ulteriore", ha dichiarato durante un evento alla Casa Bianca. Trump ha parlato lunedì separatamente con i suoi omologhi di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, e dopo questi colloqui ha annunciato che i due Paesi apriranno immediatamente dei negoziati per un cessate il fuoco e per porre fine alla guerra.
Trump: "Ho una linea rossa ma non posso parlarne"
Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato ai cronisti nello Studio Ovale di avere una "linea rossa" per quanto riguarda la sua trattativa con la Russia sull'Ucraina ma di non poterla riferire "per non rendere il negoziato ancora più difficile di quanto già sia". "Non è qualcosa che annuncerò", ha aggiunto Trump, "questa non è la mia guerra, ci siamo finiti invischiati e non avremmo mai dovuto esservi coinvolti, magari l'intera situazione avrebbe potuto essere migliore perché non potrebbe essere molto peggiore, è un vero pasticcio, una trappola mortale".
Cremlino: "Ristabiliti i contatti tra Russia e Ucraina"
I contatti tra Russia e Ucraina sono stati ristabiliti e sono già in corso di implementazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una conversazione con i giornalisti resa nota dalla Tass. "I contatti tra russi e ucraini sono ora in corso", ha spiegato – I contatti, infatti, sono stati ricreati, il che è molto importante in questa fase"
Cremlino: "Grazie al Papa per offerta della sede per i negoziati"
Il Cremlino è a conoscenza dell'offerta del Vaticano di ospitare i negoziati tra Russia e Ucraina, ma non è stata ancora presa alcuna decisione. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov. "Tutti sono a conoscenza di questa iniziativa del Papa – ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. C'è stata anche una dichiarazione del Vaticano. E, naturalmente, la Russia è grata a tutti coloro che sono disposti a dare il loro contributo. Ma non sono state ancora prese decisioni specifiche sul luogo in cui proseguire i possibili negoziati futuri".
Cremlino: "Nessuna scadenza memorandum , diavolo è nei dettagli"
Non sono state fissate scadenze per la preparazione del memorandum tra Russia e Ucraina, le parti si scambieranno le bozze ed elaboreranno un testo unico. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov. "Non ci sono scadenze e non possono essercene – ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. È chiaro che tutti vogliono farlo il più velocemente possibile, ma, ovviamente, il diavolo si nasconde nei dettagli". Secondo Peskov, "i progetti saranno formulati sia da parte russa che da parte ucraina. Le bozze saranno scambiate e poi ci saranno contatti complessi per elaborare un testo unico".
Cosa si sono detti Trump e Putin nella telefonata di ieri
Due ore di telefonata tra Trump e Putin, per provare ad avviare un negoziato per il cessate il fuoco in Ucraina. Secondo Donald Trump, Mosca e Kiev “inizieranno immediatamente il negoziato per un cessate il fuoco, e soprattutto per mettere fine alla guerra”. Il leader del Cremlino ha detto però che un eventuale cessate il fuoco in Ucraina “è possibile se si raggiungono accordi in merito”.