
Israele-Hamas, le ultime notizie in diretta dalla guerra a Gaza e sul viaggio della missione umanitaria Global Sumud Flotilla verso la Striscia: attualmente le imbarcazioni si trovano nei pressi dell'isola greca di Creta.
La flotta umanitaria denuncia l’allerta di “imminente attacco” da Israele dopo colpi a 11 navi europee. L’Italia invia due fregate, Meloni accusa Tel Aviv di guerra su larga scala ma critica la Flotilla. Crosetto riferisce al Parlamento, Tajani media con Cipro, ma la Flotilla rifiuta: “Rompere l’assedio è il nostro obiettivo”. La Farnesina intanto sconsiglia di proseguire agli italiani a bordo: "Così non possiamo difendervi". E Israele replica: “È provocazione al servizio di Hamas”. Intanto Gaza resta sotto bombardamenti.
Pd, Schlein: "Da Meloni attacchi inaccettabili"
"Mi sembrano più partiti e più governi in uno solo. Crosetto tranquillizza, poi subito dopo una deputata di FdI fa un intervento di fuoco contro le opposizioni. La Flotilla rispetta il diritto internazionale e porta aiuti, va protetta". Così la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista al Quotidiano Nazionale dal titolo "Dalla premier attacchi inaccettabili".
"La premier Meloni è andata alle Nazioni Unite per dividere la nazione attaccando le opposizioni e i giudici. Ha parlato di irresponsabilità di chi la critica su Gaza, ma è irresponsabile aver schiacciato l’Italia sulle posizioni di Netanyahu che sta commettendo crimini a Gaza e in Cisgiordania", aggiunge la leader dem.
Schlein apre però sul riconoscimento della Palestina: "O la riconosci o no. Non esiste giuridicamente un riconoscimento condizionato. Meloni lo antepone all’eliminazione di Hamas. Ma si riconosce l’Anp, non i terroristi di Hamas, a meno che non stia accusando Francia, Spagna, Inghilterra e una miriade di altri Paesi, da ultimo San Marino, di essere dei fiancheggiatori dei terroristi perché l’hanno riconosciuta. Ma di che parliamo? La Palestina va riconosciuta immediatamente, o rischiamo che non rimanga più nulla da riconoscere…", conclude Schlein.
Flotilla, salpata la nave spagnola Furor: soccorso e protezione in caso di aggressioni
La nave di azione marittima Furor della Marina spagnola è salpata all’alba dal porto di Cartagena, a Murcia, diretta verso il Mediterraneo orientale per assistere e fornire protezione, in caso di aggressione, alla Global Sumud Flotilla, la spedizione umanitaria diretta a Gaza che comprende imbarcazioni di 44 Paesi, tra cui Italia, Spagna, Grecia e Tunisia. Fonti militari precisano che la missione del Furor è esclusivamente di soccorso e assistenza e non di scorta militare: la nave non ha autorità per respingere eventuali attacchi delle forze israeliane contro le imbarcazioni civili, e il suo ruolo resta limitato a fornire supporto in caso di necessità, mantenendo una distanza di sicurezza di 12-14 miglia come deterrente.
Le recenti aggressioni contro le circa cinquanta imbarcazioni della Flotilla hanno spinto Italia e Spagna a inviare navi militari per garantire protezione ai propri cittadini. Il Furor assisterà anche cittadini belgi su richiesta del governo del Belgio. Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, citato dai media iberici, ha sottolineato che gli attivisti della Global Sumud Flotilla "sono persone pacifiche, con un obiettivo umanitario e non costituiscono una minaccia per nessuno, né per Israele, né per il popolo israeliano, tantomeno per la sicurezza di Israele". Albares ha inoltre ricordato che gli spagnoli a bordo godono di piena protezione diplomatica e consolare.
Media Palestina: "Pesanti attacchi aerei, 10 palestinesi morti a Gaza City"
Dieci palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa a causa di pesanti attacchi aerei israeliani su quartieri di Gaza City. Lo rende noto la Wafa. Secondo l'agenzia di stampa palestinese, sei persone sono state uccise e altre ferite quando un attacco israeliano ha preso di mira un gruppo di residenti vicino al Patient's Friends Hospital nel quartiere di al-Remal, a ovest della città. In un altro attacco, altri quattro palestinesi sono stati uccisi in attacchi contro il campo profughi di al-Shati, sempre nella parte occidentale di Gaza City. I raid aerei sono continuati per tutta la notte, con pesanti bombardamenti segnalati in diversi quartieri di Gaza City. Secondo la Wafa al momento il bilancio delle vittime della Striscia dall'ottobre 2023 è di 65.600 persone, per lo più bambini e donne, e di quasi 168 mila feriti. Bilancio definito "incompleto, poiché molte vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle ambulanze e ai soccorritori".
Flotilla: il ruolo delle navi militari italiane in caso di attacco secondo il diritto internazionale
Il ministro della Difesa Crosetto ha inviato due navi militari, prima la Fasan e poi la Alpino, a tutela degli italiani in navigazione con la Global Sumud Flotilla, con funzione di deterrenza. Ma in questo caso, quali sono le attività che può compiere una nave della Marina Militare italiana, in acque internazionali? Lo abbiamo chiesto al professor Paolo Bargiacchi, ordinario di Diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Enna ‘Kore’.
Ministro Tajani: "Riconoscimento dello Stato di Palestina a condizioni chiare"
Il riconoscimento dello Stato di Palestina rimane sul tavolo, ma secondo Antonio Tajani è subordinato a condizioni precise: "Siamo pronti a farlo anche domani, ma le condizioni sono chiare: lo faremmo dopo che Hamas uscirà da Gaza e sarà uscita dalla guida politica della Palestina. E lo faremo dopo la liberazione di tutti gli ostaggi. Farlo prima sarebbe un riconoscimento del loro potere e un indebolimento dell'Autorità palestinese". Nella sua intervista al Corriere della Sera Tajani sottolinea come, pur riconoscendo la gravità della situazione a Gaza — "è in atto una carneficina", dice — sia al contempo necessario sconfiggere Hamas e ottenere il rilascio degli ostaggi: "Hamas deve essere sconfitta, che deve rilasciare gli ostaggi e non farsi scudo con la popolazione civile, mandandola al massacro". Solo dopo, aggiunge, si potrà aprire "un nuovo ciclo politico e diplomatico per realizzare l'obiettivo dei 2 Stati".
Viceministra Israele: "Flotilla finanziata da Hamas, vogliono solo attenzione"
Sulla Flotilla arriva un duro affondo da parte di Israele. La viceministra degli Esteri Sharren Haskel, intervistata da AdnKronos, sostiene che gli attivisti avrebbero rifiutato diverse alternative proposte, tra cui quella di far arrivare gli aiuti nel porto di Ashkelon per poi garantirne la consegna nella Striscia. Secondo Haskel, il vero obiettivo della missione non sarebbe umanitario ma politico, con il coinvolgimento di persone legate a Hamas. La viceministra accusa inoltre la Flotilla di cercare visibilità, sottolineando che le forniture a bordo sarebbero irrisorie rispetto a quelle già disponibili a Gaza tramite i canali ufficiali dell’Onu. A suo dire, oltre il 90% degli aiuti dell’organizzazione internazionale non raggiungerebbe comunque la popolazione, bloccato da problemi logistici o dal controllo di Hamas.
Gli aggiornamenti dalla Global Sumud Flotilla oggi 26 settembre
La Global Sumud Flotilla resta al centro delle tensioni internazionali. Dopo l’attacco subito con droni e bombe sonore, gli attivisti hanno ribadito di voler proseguire senza soste fino a Gaza, rifiutando la mediazione italiana che prevedeva lo sbarco degli aiuti a Cipro per poi trasferirli nella Striscia. “La nostra missione è rompere l’assedio illegale”, ha dichiarato la delegazione italiana del movimento, denunciando genocidio e pulizia etnica.
A bordo anche Nkosi Mandela, nipote del leader sudafricano, che ha chiesto pressioni internazionali contro la violenza di Israele. Durissima la reazione di Tel Aviv: per il ministro degli Esteri Sa’ar e la viceministra Haskel, la Flotilla sarebbe una provocazione al servizio di Hamas, con aiuti irrilevanti rispetto a quelli già disponibili a Gaza.
L’Italia, intanto, ha inviato la nave Alpino per garantire assistenza ai connazionali, ma il ministro Crosetto ha avvertito che in acque israeliane la sicurezza non potrà essere assicurata. Sul piano politico, l’opposizione accusa Giorgia Meloni di aver alimentato il clima con parole “da leader di partito” e non da premier. Israele insiste: il blocco navale non verrà violato. La tensione resta altissima.

Guerra a Gaza, le notizie in diretta sul conflitto tra Israele e Hamas

Donald Trump ha annunciato di essere vicino a un’intesa su Gaza, parlando di possibili passi verso la pace e garantendo che non permetterà l’annessione della Cisgiordania. Secondo i media, l’ex premier britannico Tony Blair potrebbe guidare un futuro governo ad interim nella Striscia. Intanto Netanyahu è a New York per l’Assemblea Onu, mentre la Flotilla ribadisce di voler arrivare a Gaza senza soste, rifiutando la proposta italiana di deviazione a Cipro. Israele accusa la missione di provocazione al servizio di Hamas e difende il blocco navale. Meloni critica Tel Aviv per l’uso sproporzionato della forza. Sul fronte sportivo, l’Uefa valuta la sospensione di Israele dalle competizioni calcistiche internazionali.