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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Gaza, tregua fragile: nei raid di Israele uccisi 104 palestinesi, consegnati due corpi di ostaggi da Hamas

Nel corso degli ultimi bombardamenti Israele ha ucciso almeno 104 palestinesi, quasi la metà dei quali bambini. Trump: “Atto di rappresaglia”.

30 Ottobre 2025 07:32
Ultimo agg. 30 Ottobre 2025 - 23:12
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La guerra a Gaza tra Israele e Hamas: cessate il fuoco sempre più precario. Almeno Sono 104 palestinesi, tra cui 46 bambini e 20 donne, sono stati uccisi nei raid aerei di Israele. I feriti sono 253, tra cui 78 bambini e 84 donne. Croce Rossa ha ricevuto due bare con resti di ostaggi israeliani.

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22:02

Le forze israeliane conducono raid a Nablus

Le forze israeliane hanno condotto incursioni in un campo profughi e in un villaggio vicino a Nablus, nella Cisgiordania occupata. Secondo i media palestinesi, i soldati hanno preso d'assalto il villaggio di Rujeib e hanno sparato granate stordenti a sud-est di Nablus. L'agenzia di stampa Wafa ha inoltre riferito che i soldati hanno preso d'assalto il campo profughi di New Askar, a est della città di Nablus, e hanno sparato gas lacrimogeni nei pressi dell'ingresso del campo.

A cura di Antonio Palma
21:52

Identificate le salme degli ostaggi restituiti oggi: Cooper e Baruch

Sono state identificate le due salme restituite oggi da Hamas. Sono di Amiram Cooper e Sahar Baruch, i due ostaggi che il movimento aveva comunicato di aver trovato martedì, prima che Israele tornasse a bombardare Gaza. Lo riferisce la stampa israeliana. Cooper, 85 anni, era stato rapito il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Nir Oz e Baruch, 24 anni, dal kibbutz Beeri. "Il governo condivide il grande dolore delle famiglie Cooper e Baruch e di tutte le famiglie dei rapiti morti", si legge in una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

A cura di Antonio Palma
21:37

Londra stanzia 4,5 milioni per bonifica Gaza da bombe inesplose

Il Regno Unito ha annunciato lo stanziamento di 4 milioni di sterline (4,5 milioni di euro) per le attività di sminamento e bonifica nella Striscia di Gaza in modo da consentire la distribuzione di aiuti umanitari. È quanto si legge in una nota del Foreign Office. Le risorse sono destinate al servizio di sminamento delle Nazioni Unite (Unmas) per permettere a un maggior numero di artificieri di rimuovere mine, bombe inesplose e altre munizioni sganciate sul territorio palestinese devastato dal conflitto fra Israele e Hamas. Secondo il ministero degli Esteri, lo sminamento è un "elemento critico" dell'accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre. "Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che Gaza riceva aiuti massicci. Non saremo in grado di fornire i soccorsi necessari senza bonificare il territorio e compiere progressi verso una pace duratura", ha affermato la ministra.

A cura di Antonio Palma
21:05

Israele si prepara al processo per autori dell'eccidio del 7 ottobre: tribunale speciale

Potrebbe aprirsi presto in Israele il processo agli autori dell'eccidio del 7 ottobre 2023 detenuti nelle carceri israeliane. Lo rivela Kan. Secondo quanto riferito dall'emittente, è stato deciso di istituire un tribunale speciale per i ricorsi dei terroristi, composto da giudici in pensione o in procinto di ritirarsi. Le indagini sui presunti terroristi, tra i 200 e i 300, sono arrivate alle fasi finali e la procura deciderà sulle incriminazioni nelle prossime settimane. Non sarà' possibile provare per tutti gli imputati l'intenzione di commettere un genocidio e dunque alcuni saranno perseguiti per altri reati, come complicità con il nemico o violazione della sovranità. Dopo il ritorno in Israele degli ultimi 20 rapiti, il ministro della Giustizia Yariv Levin ha annunciato l'intenzione di procedere velocemente.

A cura di Antonio Palma
20:45

Fonti libanesi: "Esercito Libano in massima allerta"

L'esercito di Beirut ha inviato rinforzi nel sud del Libano per  fronteggiare le Forze di difesa israeliana (Idf). Lo riferiscono fonti  libanesi secondo le quali "l'esercito è in stato di massima allerta e  sta schierando rinforzi nell'area dei villaggi di Aitaroun e al-Khiam,  nel Libano meridionale, nell'ambito del rafforzamento della presenza,  per fronteggiare le invasioni israeliane". Inoltre  la rete libanese ‘Al-Mayadeen', vicina a Hezbollah, ha riferito che  "sono state istituite postazioni dell'esercito al confine con Israele su  richiesta del presidente Joseph Aoun". In precedenza, il ministero  della Salute libanese aveva affermato che un dipendente comunale era  morto in seguito a un raid dell'area da parte delle Idf.

A cura di Antonio Palma
20:32

Riunito gabinetto di sicurezza di Israele: focus su Hezbollah

Il gabinetto di sicurezza israeliano, guidato dal premier Benjamin  Netanyahu, si è riunito stasera per discutere, tra le altre cose, della  situazione in Libano, delle violazioni dell'accordo e dei tentativi di  Hezbollah di rafforzare le proprie capacità militari. Lo riporta il sito  di Ynet.

A cura di Antonio Palma
20:20

Media: "Raid Israele su due città nel Sud di Gaza"

Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi sulle città di Abasan al-Kabira e Bani Suheila, a Est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Gli attacchi aerei arrivano all'indomani del raid israeliano a Beit Lahia, nel Nord di Gaza, che secondo quanto dichiarato dalle Idf ha preso di mira un "deposito di armi".

A cura di Antonio Palma
20:02

Israele rimpatria due ebree americane volontarie in Cisgiordania occupata

Israele ha ordinato il rimpatrio di due ebree americane andate nella Cisgiordania occupata per lavorare come volontarie alla raccolta delle olive dei palestinesi. Lo ha reso noto dalle Ong, Solidarity of Nations e Rabbis For Human Rights, che organizzano queste iniziative di volontariato, precisando che le due cittadine americane erano in un gruppo di 11 persone che sono state arrestate prima di raggiungere il villaggio di Burin, nei pressi di Nablus. L'esercito israeliano aveva emesso un ordine di chiusura di zona militare, comunemente usato durante la raccolta delle olive per bloccare l'accesso ai campi dei palestinesi, così i volontari stavano recando di raggiungere la loro destinazione usando un percorso alternativo, spiegano le Ong israeliane. "Quando i volontari si sono avvicinati ai militari per obbedire ai loro ordini, sono stati arrestati", prosegue la nota, precisando che i volontari israeliani sono stati interrogati e poi rilasciati, mentre alle cittadine americane è stato comunicato che sarebbero state deportate. "La decisione riflette un allarmante trend nel mettere a tacere il lavoro non violento per i diritti umani e le voci ebraiche per la giustizia in Israele e Palestina", conclude la nota. Volontari israeliani e internazionali regolarmente assistono i palestinesi durante la raccolta delle olive, adottando la tattica della "presenza protettiva" per scoraggiare i coloni da azioni tese a interrompere la raccolta.

A cura di Antonio Palma
19:45

Netanyahu congela la nomina dell'inviato al Centro coordinamento Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha congelato la nomina di Michael Eisenberg a rappresentante del governo al Centro di coordinamento civile-militare a guida Usa incaricato di attuare l'intesa per Gaza. Lo scrive Ynet. Eisenberg, imprenditore di spicco nel settore della tecnologia, ha contribuito alla nascita della Gaza Humanitarian Fundation, che ha gestito gli aiuti nella Striscia dopo l'estromissione delle Nazioni Unite, e ha una solida rete di contatti in tutta la regione e con gli Stati Uniti. Netanyahu ne aveva approvato personalmente la nomina qualche settimana fa, poi è arrivata la frenata.

A cura di Antonio Palma
19:36

Processo Netanyahu, udienza di domenica cancellata su richiesta dell'avvocato

L'udienza di domenica del processo al primo ministro israeliano Benjamin  Netanyahu è stata annullata su richiesta del suo avvocato difensore. Lo  ha deciso il tribunale distrettuale di Tel Aviv. La testimonianza di  Netanyahu nel processo a suo carico per corruzione e frode avrà luogo  martedì e mercoledì.

A cura di Antonio Palma
19:16

Polizia israeliana indaga sulla morte del ragazzo a manifestazione utraortodossi

La polizia israeliana sta indagando per stabilire se la morte di un giovane caduto da un edificio in costruzione a Gerusalemme sia stata un suicidio, lo riporta Ynet. La vittima, identificata dai media come Menachem Mendel Litzman, 20 anni, è caduta dal 20° piano dell'edificio durante una manifestazione contro la coscrizione degli studenti delle yeshiva Haredi nelle Idf.  Era uno dei numerosi dimostranti saliti sul grattacielo durante la protesta, che ha richiamato centinaia di migliaia di manifestanti all'ingresso di Gerusalemme. La sua morte ha posto bruscamente fine alla manifestazione, mentre il presentatore invitava i partecipanti a disperdersi con calma.

A cura di Antonio Palma
19:04

Alla marcia degli ultraortodossi, scontri tra dimostranti e polizia

Violenti scontri sono divampati tra polizia e gruppi di manifestanti ultraortodossi che da questa mattina protestano a Gerusalemme contro l'ipotesi di introduzione della leva obbligatoria anche per gli studenti delle scuole religiose. Lo riporta la stampa israeliana. La situazione è degenerata dopo che un giovane dimostrante, Menachem Mendel Litzman di 20 anni, è precipitato da un piano alto di un grattacielo in costruzione ed è morto. Gli organizzatori hanno chiesto alla folla di sciogliere la manifestazione, ma inutilmente. Centinaia di persone hanno preso d'assalto cantieri e impalcature, e sono salite anche a grandi altezze.

A cura di Antonio Palma
18:45

Arrivata a porto egiziano Al Arish una nave umanitaria emiratina diretta alla Striscia

Una nave umanitaria degli Emirati Arabi Uniti che trasporta 7.200 tonnellate di generi alimentari, ripari e forniture mediche è arrivata al porto di Al Arish, in Egitto, prima di essere trasferita nella Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa emiratina "Wam", precisando che la spedizione fa parte del ponte umanitario aereo e marittimo degli Emirati a sostegno del popolo palestinese.

A cura di Susanna Picone
18:24

"Forze Israele fanno esplodere case di palestinesi nell'est di Gaza City"

Le Forze armate israeliane hanno fatto esplodere case di palestinesi a est dei quartieri di Al Tuffah e Al Shuja'iyya, nella parte orientale di Gaza City, nella Striscia settentrionale. Lo riferisce Al Jazeera. La parte orientale di Gaza City è ancora sotto il controllo delle forze israeliane, in base all'accordo di tregua in corso con il movimento islamista palestinese Hamas.

A cura di Susanna Picone
17:27

In corso identificazione dei corpi consegnati da Hamas

Le bare con i corpi di due presunti ostaggi israeliani consegnati da Hamas alla Croce Rossa sono stati trasportati fuori dalla Striscia di Gaza per le procedure di identificazione: lo hanno reso noto le forze armate israeliane. Se le loro identità fossero confermate, rimarrebbero nella Striscia i corpi di 11 ostaggi israeliani deceduti.

A cura di Susanna Picone
16:20

Boldrini: “Vergognoso attacco di Israele e dell’Italia contro Francesca Albanese, ha solo detto la verità”

"Ennesimo, vergognoso attacco dell’ambasciatore israeliano all’Onu Danny Danon contro Francesca Albanese e il suo ultimo rapporto, in cui presenta le prove della complicità di 63 Stati, tra cui l’Italia, nel genocidio perpetrato da Israele a Gaza". Lo afferma Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo.

"Il copione è noto: la relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati presenta un rapporto scrupoloso e parte l’attacco, il tentativo di delegittimazione e perfino di mostrificazione. Questa volta Danon arriva ad accusarla di essere ‘una strega fallita'. Ci manca solo che qualcuno accenda il rogo", aggiunge Boldrini.

Secondo la deputata, "a questo inaccettabile attacco si unisce anche l’Italia che, per voce del suo ambasciatore, definisce il rapporto ‘totalmente privo di credibilità e imparzialità'. Albanese ha semplicemente raccolto le prove di ciò che è sotto gli occhi di tutti: molti Paesi, inclusa l’Italia, sono complici del genocidio a Gaza e inadempienti verso la sentenza della Corte internazionale di giustizia".

A cura di Biagio Chiariello
16:10

Hamas ha consegnato due corpi di ostaggi alla Croce Rossa

L'Idf afferma che la Croce Rossa ha informato l'esercito israeliano di aver ritirato poco fa due bare, contenenti presumibilmente i corpi di due ostaggi, da Hamas nella zona centrale di Gaza. La Croce Rossa sta ora portando le bare alle truppe dell'Idf all'interno della Striscia, dove si terrà una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare. Lo riporta il Times of Israel.

A cura di Susanna Picone
16:09

Ex portavoce UNRWA: “Hamas non poteva restituire i corpi, Israele ha ora un pretesto”

Chris Gunness, ex portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), ha dichiarato ad AJ+ che Hamas non avrebbe mai potuto restituire rapidamente i corpi degli ostaggi israeliani, come previsto dall’accordo.

“Troppi corpi giacciono sotto le macerie, e la situazione è dominata dal caos dopo due anni di genocidio. In queste condizioni, sarebbe stato quasi impossibile per chiunque consegnare i corpi dei prigionieri”, ha spiegato Gunness.

Secondo l’ex portavoce, questa difficoltà offre a Israele un pretesto “per annullare il piano, reintrodurre il blocco e, se lo desidera, riprendere il genocidio”. I palestinesi di Gaza, ha aggiunto, “non dispongono dei mezzi necessari per impedirlo”.

A cura di Biagio Chiariello
15:55

Le forze israeliane fanno irruzione a Beita, a sud di Nablus

Secondo quanto riferito da fonti locali ad Al Jazeera Arabic, le forze israeliane hanno condotto un’incursione nella città di Beita, a sud di Nablus, nella Cisgiordania occupata.

Ulteriori aggiornamenti saranno forniti non appena disponibili.

A cura di Biagio Chiariello
15:45

Gaza, i pazienti in dialisi dell’ospedale al-Shifa rischiano la vita per la mancanza di forniture mediche

Grave emergenza all’unità di dialisi del complesso medico al-Shifa di Gaza City, dove una drammatica carenza di forniture e attrezzature essenziali sta mettendo a rischio la vita dei pazienti. Lo riferisce Al Jazeera Arabic, denunciando una situazione ormai prossima al collasso.

Secondo il personale sanitario, la crisi potrebbe portare alla sospensione dei trattamenti per 139 pazienti in dialisi, che necessitano di due o tre sedute quotidiane per sopravvivere.

Il progressivo crollo del sistema sanitario nella Striscia di Gaza e la scarsità di farmaci aggravano ulteriormente la situazione. A mancare è anche il sangue per le trasfusioni, ormai destinato in gran parte ai numerosi feriti che ogni giorno arrivano negli ospedali, rendendo ancora più difficile garantire cure salvavita ai malati cronici.

A cura di Biagio Chiariello
15:37

Erdogan accusa la Germania di ignorare i “massacri a Gaza”: “È un dovere umanitario fermarli”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha attaccato duramente la Germania, accusandola di ignorare il “genocidio”, la carestia e i bombardamenti israeliani su Gaza. Le dichiarazioni sono arrivate durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Erdogan ha affermato che Israele dispone di “armi nucleari e di altro tipo” che utilizza per minacciare e colpire Gaza, mentre Hamas – ha sottolineato – non possiede alcun armamento simile. Il leader turco ha inoltre denunciato che Israele avrebbe ripreso gli attacchi contro la Striscia nonostante il cessate il fuoco in vigore.

“La Germania non vede tutto questo?”, ha chiesto Erdogan, invitando Berlino e la comunità internazionale ad agire per “porre fine alla carestia e ai massacri” nella Striscia di Gaza, definendo tale intervento un dovere umanitario condiviso da tutti i Paesi.

A cura di Biagio Chiariello
15:28

Usa al lavoro su una forza internazionale per Gaza: piano con Egitto, Giordania e Paesi musulmani

Gli Stati Uniti stanno elaborando un piano per la creazione di una forza internazionale da dispiegare nella Striscia di Gaza e intendono presentarlo nelle prossime settimane. A riportarlo è Axios, citando tre fonti coinvolte nei colloqui in corso tra Washington e diversi Paesi.

Secondo quanto riferito, il Comando Centrale statunitense (Centcom) sta guidando la stesura di un progetto che prevede la formazione di una nuova forza di polizia palestinese, addestrata e supervisionata congiuntamente da Stati Uniti, Egitto e Giordania. A questa si affiancherebbero contingenti provenienti da Paesi arabi e musulmani, con Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia che avrebbero già manifestato disponibilità a contribuire.

Altri governi, invece, avrebbero espresso riserve a causa dell’attuale instabilità nella Striscia e delle difficoltà logistiche legate al mantenimento della sicurezza. Una delle fonti citate da Axios ha spiegato: “Se non riusciremo a garantire una sicurezza e una governance credibili a Gaza, riconosciute anche da Israele, rischiamo di restare intrappolati in una situazione in cui gli attacchi israeliani continueranno senza fine.”

A cura di Biagio Chiariello
14:53

Gerusalemme, migliaia di ultraortodossi in piazza contro la leva: Netanyahu rischia la crisi di governo

Migliaia di uomini vestiti di nero si sono radunati a Gerusalemme per protestare contro l’assenza di una legge che consenta agli ultraortodossi di evitare la leva obbligatoria. Convocata dai partiti Giudaismo Unificato della Torah e Shass, la manifestazione ha portato la polizia a chiudere strade e dispiegare 2.000 agenti. I religiosi chiedono il ripristino dell’esenzione per gli studenti delle yeshivot, abolita dopo la sentenza della Corte Suprema del giugno 2024, che ha imposto una nuova legge sulla coscrizione. La guerra a Gaza ha reso la questione urgente: migliaia di giovani hanno ricevuto ordini di arruolamento e alcuni disertori sono stati incarcerati. L’accordo che dal 1948 garantiva l’esenzione agli studenti è ora in bilico, mentre Shass e JUT minacciano di lasciare la coalizione di governo se Netanyahu non manterrà la promessa di renderla permanente. Gli ultraortodossi, circa il 14% della popolazione israeliana, sono oggi al centro di una crisi politica e religiosa senza precedenti.

A cura di Biagio Chiariello
13:59

Hamas annuncia che alle 16 consegnerà i corpi di due ostaggi deceduti, ma non dice chi sono

Hamas ha annunciato che alle 16 consegnerà i corpi di due ostaggi deceduti, ma senza specificarne l'identità. Questa nuova restituzione delle salme avviene dopo l'ultimo trasferimento, la scorsa settimana delle spoglie di Arie (Zalman) Zalmanovich, 85 anni, e Tamir Adar, 38.

A cura di Susanna Picone
13:41

Israele attende corpi di due ostaggi nelle prossime ore

Israele si prepara alla possibile restituzione dei corpi di due ostaggi nelle prossime ore. Lo riferisce il giornale israeliano Times of Israel. All'inizio di questa settimana, Hamas ha affermato di aver "recuperato" i corpi di due ostaggi, ma non li ha consegnati immediatamente, citando le "violazioni" israeliane del cessate il fuoco. Attualmente, i corpi di 13 ostaggi sono ancora trattenuti a Gaza, rileva il giornale israeliano.

A cura di Susanna Picone
13:04

Israele avanza nel sud della Siria: nuovi lavori militari nel Golan per il progetto “Sufa 53”

Le forze israeliane proseguono nel sud-ovest della Siria le operazioni di scavo e costruzione nel distretto di Quneitra, nelle Alture del Golan. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i lavori rientrano nel progetto “Sufa 53”, che prevede un terrapieno fortificato di circa 70 km a scopo difensivo. La BBC riferisce che il muro collega postazioni militari israeliane a est della linea Bravo, fissata dall’accordo del 1974. Intanto i militari israeliani avanzano in territorio siriano, istituendo posti di blocco e nuove basi nel Golan.

A cura di Biagio Chiariello
12:40

Corfù, proteste contro la nave da crociera israeliana: “I sionisti non sono i benvenuti"

Circa 250 persone hanno manifestato questa mattina nel porto di Corfù, nello Ionio, per protestare contro l’arrivo della nave da crociera Crown Iris, con a bordo turisti israeliani. I dimostranti hanno esposto uno striscione con la scritta “I sionisti assassini non sono i benvenuti, Palestina libera” e hanno intonato cori per chiedere la fine degli attacchi a Gaza, come riferisce l’emittente statale Ert. Le forze di polizia, dispiegate in massa, hanno impedito l’accesso al molo, permettendo tuttavia lo sbarco dei passeggeri senza incidenti.

Proteste analoghe si erano già verificate due giorni fa nella città portuale di Kalamata, nel Peloponneso, dove la stessa nave aveva fatto tappa. “Nonostante il cessate il fuoco, Israele continua ad attaccare Gaza. Civili innocenti vengono uccisi e non possiamo restare in silenzio”, ha dichiarato al Guardian Christina Lada, insegnante e partecipante alla manifestazione di Kalamata.

A cura di Biagio Chiariello
12:23

Netanyahu incontra vertici Usa: “Con Trump per disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza”

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha reso noto di aver incontrato ieri sera, a Kiryat Gat, alti funzionari statunitensi presso il Civil-Military Coordination Center, struttura del Comando Centrale americano (Centcom) incaricata di monitorare il cessate il fuoco a Gaza e coordinare gli aiuti umanitari. Lo riferisce Haaretz. “Stiamo collaborando con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo definito con il presidente Donald Trump: disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza, garantendo al tempo stesso la sicurezza di Israele”, ha dichiarato Netanyahu.

A cura di Biagio Chiariello
12:11

Turchia, 81 soccorritori bloccati al valico di Rafah: Israele non concede l’autorizzazione per entrare a Gaza

I soccorritori turchi inviati nella Striscia di Gaza per partecipare alle operazioni di recupero delle salme degli ostaggi restano bloccati al valico di Rafah, in attesa del via libera da parte di Israele. A renderlo noto è stato il ministero della Difesa di Ankara, precisando che 81 specialisti dell’Agenzia turca per la gestione dei disastri (Afad) si trovano da giorni sul lato egiziano del confine, pronti a intervenire non appena sarà concessa l’autorizzazione all’ingresso.

“La missione Afad è ancora ferma al confine, Israele non ha ancora rilasciato l’autorizzazione necessaria”, ha dichiarato una fonte turca citata dall’Afp, sottolineando come lo Stato ebraico non stia rispettando pienamente i termini dell’accordo sul cessate il fuoco raggiunto nelle scorse settimane.

Il gruppo di soccorritori, altamente specializzato in operazioni di ricerca e soccorso, era stato inviato per collaborare con le autorità locali nelle operazioni umanitarie all’interno della Striscia. Tuttavia, nonostante la disponibilità della squadra e il coordinamento già avviato con la parte egiziana, l’ingresso nell’enclave palestinese resta sospeso in attesa di un nulla osta da parte israeliana.

La situazione evidenzia le persistenti difficoltà operative sul terreno anche dopo l’annuncio del cessate il fuoco, con gli interventi umanitari ancora vincolati alle autorizzazioni e ai delicati equilibri diplomatici che regolano l’accesso alla Striscia di Gaza.

A cura di Biagio Chiariello
11:48

A Gerusalemme oggi grande manifestazione degli ebrei ortodossi contro la leva obbligatoria

Gerusalemme si prepara a una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni. Nel pomeriggio è attesa una massiccia protesta degli ebrei ultraortodossi contro la leva obbligatoria nell’esercito israeliano. Secondo il Times of Israel, si tratta del primo evento in almeno un decennio che riunisce tutte le sette fazioni Haredim, tradizionalmente restie a manifestare insieme.

Gli organizzatori prevedono la partecipazione di centinaia di migliaia, forse fino a un milione di persone. La mobilitazione nasce in risposta alla recente repressione dei religiosi che rifiutano l’arruolamento nell’Idf: negli ultimi mesi sono stati arrestati oltre 870 ultraortodossi, circa il 7% dei 6.975 dichiarati renitenti alla leva.

L’inizio della manifestazione è fissato per le 14.30 locali (13.30 in Italia), ma già da mezzogiorno (11.00 italiane) si prevedono blocchi stradali e pesanti disagi, con la chiusura dell’ingresso principale alla città.

A cura di Davide Falcioni
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