Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia e le news dal mondo di oggi, venerdì 12 giugno. 393 nuovi contagi in Italia nell'ultimo bollettino, il 70% è in Lombardia. Oltre 7,5 milioni di casi nel mondo. Nuovo dpcm: da lunedì 15 giugno riaprono cinema, teatri e sale concerti, chiuse le discoteche. Da oggi riprendono gli eventi sportivi. Crisanti: "I bambini quelli meno a rischio. Riapriamo le scuole, senza barriere". Zona rossa Alzano e Nembro, Conte e i ministri Speranza e Lamorgese ascoltati dai pm di Bergamo. Gualtieri: "Fiducioso che continui trend positivo". Nel Regno Unito Pil è sceso del 20,4% ad aprile rispetto al mese precedente.
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- Zona rossa Alzano-Nembro, i pm di Bergamo stanno interrogando Conte, Speranza e Lamorgese 12 Giugno
- Centro europeo malattie: prima ondata ha superato il picco, ma la pandemia non è finita 12 Giugno
- Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia e nel mondo di venerdì 12 maggio 12 Giugno
Zona rossa Alzano-Nembro, i pm di Bergamo stanno interrogando Conte, Speranza e Lamorgese
Il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, è entrata a Palazzo Chigi, dove sta ascoltando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come persona informata sui fatti per l’inchiesta portata avanti dai giudici di Bergamo sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. La pm sta ascoltando in queste ore, sempre a Palazzo Chigi, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. Con il procuratore a Palazzo Chigi ci sono anche i sostituti Paolo Mandurino, Silvia Marchina e Fabrizio Gaverini. Negli scorsi giorni sono stati già ascoltati il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera, e il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
Nell'estate del Covid-19 il 49% degli italiani rinuncerà alle vacanze
Poco più della metà degli italiani (51%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, anche se solo il 5,5% ha già prenotato. Sul podio delle mete in Italia più gettonate troviamo la Sicilia insieme a Toscana e Puglia. Il 92.3% del campione ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia, solo il 7.8% andrà all'estero. È quanto emerge da un'indagine realizzata da Demoskopika sull'identikit del turista post pandemia che l'Ansa anticipa in esclusiva. Ben 4 su 10 optano per soluzioni ricettive ritenute "più sicure": appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%). L'indagine realizzata da Demoskopika per conto del Comune di Siena ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati. "Il turista post Covid-19 – così il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – ha voglia di villeggiare quasi esclusivamente in Italia e in totale sicurezza. L'epidemia sanitaria non poteva non ripercuotersi inevitabilmente anche sui consumi turistici. In questo quadro, saranno premiate quelle destinazioni turistiche che meglio sapranno interpretare i desiderata del mercato autoctono". "Rilevare l'opinione degli italiani – ha detto l'assessore al turismo del Comune di Siena, Alberto Tirelli – rappresenta uno strumento fondamentale per assumere un piano di azioni maggiormente consapevole in direzione di un rilancio concreto e più incisivo del comparto turistico".
Il 49% degli italiani questa estate rinuncerà alle vacanze e una buona fetta lo farà per motivi economici. In primo luogo perché, "pur volendo", i cittadini hanno ancora timore a viaggiare (24,9%). L'8,7% del campione intervistato ha "già rinunciato, al di là del Coronavirus" ma colpisce il 15,3% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando di "non avere le possibilità economiche". Si tratta di quasi 8 milioni di italiani rinunciatari per "cause di forza maggiore" principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). Tra le categorie che hanno maggiori problemi gli artigiani, i commercianti, i disoccupati e gli operai e, infine chi possiede un reddito basso (19%), rispetto a chi ha palesato una condizione economica decisamente migliore (5,3%).
Crolla produzione industriale in Europa, Eurostat: "Tornata a livelli degli anni '90"
Ad aprile crolla la produzione industriale in Europa: -17,1% nella zona euro e -17,3% nell'Ue-27 rispetto a marzo. Lo rende noto Eurostat. Si tratta del più grande calo mai registrato dall'inizio delle misurazioni mensili, nettamente superiore ai -3% e -4% osservati fra il 2008 e il 2009 durante la crisi finanziaria. "Globalmente, la produzione industriale sia nell'Eurozona che nell'Ue è crollata a livelli visti per l'ultima volta a metà degli anni '90", è quanto fa sapere l'istituto di statistica.
Zampa: "Seconda ondata di contagi? Siamo già organizzati"
“Il virus circola ancora, ci sono ancora presenze di piccoli focolai. Probabilmente in questo momento anche il clima aiuta perché la gente sta di più all’aperto. Siccome fino ad ora non ci sono certezze, in presenza di un’attività del virus ancora in essere, sarebbe sciagurato stavolta immaginare che governiamo tutto quando il virus ha dimostrato che non è così. Noi siamo già organizzati, questa volta non ci sarebbero giustificazioni se ci facessimo trovare impreparati". Lo ha detto la sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa (Pd) intervenendo durante la trasmissione "L’Italia s’è desta" su Radio Cusano Campus. "C’è il monitoraggio, abbiamo aumentato il numero dei posti in terapia intensiva, ci sono formule terapeutiche più efficaci, c’è molto in campo già pronto. Dobbiamo tornare a una vita normale, consapevoli però che il virus c’è, dobbiamo convivere col virus comportandosi con intelligenza”, ha spiegato. Quanto ai "tamponi vanno fatti in gran numero, ma con intelligenza, bisogna avere dei target. Sarebbe inutile fare tamponi a casaccio. Una campagna intelligente significa che se c’è un nucleo familiare dove c’è un contagiato, vanno controllati tutti gli altri componenti della famiglia. Gli operatori sanitari vanno continuamente controllati”.
Nato a Wuhan il figlio del medico-eroe che diede allarme e poi morì di Covid
È nato in un ospedale di Wuhan il figlio di Li Wenliang, il medico che tra i primi denunciò l'epidemia in corso nella città dell'Hubei e poi morì proprio a causa del Covid.19. La vedova, Fu Xuejie, ha dato alla luce il bimbo in un ospedale della città che è stata epicentro in Cina della pandemia di coronavirus. "Marito mio, ci vedi dal paradiso? L’ultimo regalo che mi hai fatto è nato oggi. Lavorerò sodo per amarli e proteggerli”, le parole della neomamma su WeChat. Lo ha riferito il South China Morning Post.
Federazione case farmaceutiche: "Ancora lontana la capacità produttiva per il vaccino"
Le case farmaceutiche non sarebbero in grado di produrre "neanche lontanamente" le dosi di vaccino necessarie per fermare la pandemia del coronavirus: sarebbero necessarie tra 12 e 15 miliardi di dosi a livello mondiale per le quali non ci sono abbastanza fabbriche. A dirlo Thomas Cuen, direttore generale della Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (Ifpma), tramite una nota stampa nella quale ha aggiunto che sarà fondamentale nel breve periodo espandere la produzione. Le principali aziende farmaceutiche, infatti, nonostante gli sforzi compiuti nelle ultime settimane sarebbero in grado di distribuire sul mercato solamente la metà della quantità di dosi necessarie.
In Quebec no ai respiratori ai malati di Sla e persone con sindrome di Down
Il governo del Quebec avrebbe distribuito a medici e ospedali un protocollo per l’accesso alle terapie intensive che permette, in caso di carenza di letti, di negare un respiratore a una persona affetta da sindrome di Down, Parkinson, Sla o grave disturbo autistico. Avvenire scrive che il documento risale al primo aprile, ma l’Amministrazione della provincia francofona canadese ne ha finora messo a disposizione del pubblico solo una parte, rifiutandosi di pubblicare i criteri di esclusione stabiliti nelle appendici. Avvenire ne ha preso visione grazie alla Société Québécoise de la déficience intellectuelle, Sqdi, che ha di recente lanciato una petizione per chiedere al primo ministro François Legault di rivedere il documento. All’inizio di giugno i deputati liberali hanno denunciato all’Assemblea nazionale la presenza, nel protocollo, di condizioni mediche che rendono di fatto un paziente non ammissibile alla terapia intensiva, definendole una violazione della Carta dei diritti e delle libertà dell’uomo, della Carta canadese dei diritti e delle libertà e dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il ministro della Salute, Danielle McCann, non ha negato l’esistenza dei criteri di esclusione, ma ha detto che sono applicati solo in situazioni estreme, che non si sono ancora presentate. Il documento elenca fra i criteri di esclusione "una grave compromissione cognitiva e l’incapacità di svolgere le attività quotidiane e domestiche in modo indipendente a causa di una malattia progressiva", nonché malattie neuromuscolari, come il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica.
Centro europeo malattie: prima ondata ha superato il picco, ma la pandemia non è finita
La prima ondata di contagio ha superato il suo picco in tutti i paesi europei, tranne in Polonia e Svezia, ma la pandemia non è finita e "previsioni ipotetiche indicano che un aumento dei casi è probabile nelle prossime settimane". È quanto scrive il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie nel suo rapporto aggiornato sul rischio Covid-19.
Quasi 16.000 morti per Covid in Messico
In Messico sono quasi 16.000, l'ultimo bilancio parlava di 15.944, i decessi a causa della pandemia. Lo hanno confermato le autorità sanitarie, precisando che sono stati accertati 4.790 nuovi contagi e che ci sono stati negli ultimi giorni altri 587 decessi per complicanze provocate dal Covid-19. .
Sei nuovi casi di coronavirus importati in Cina, a Pechino uno locale
La Cina conferma sette nuovi casi di coronavirus, uno di trasmissione locale a Pechino e sei importati o di ritorno. Sale così, secondo il bilancio della Commissione sanitaria nazionale, a 83.064 il numero dei casi di coronavirus registrati nel Paese asiatico dall’inizio dell’emergenza, con 78.365 persone dichiarate guarite. Non vengono segnalati altri decessi e il bilancio resta fermo a 4.634 morti, mentre sono 1.803 i casi importati con 63 persone ricoverate in ospedale. Cinque dei sei nuovi casi di ritorno vengono segnalati a Shanghai, l’altro nella provincia di Fujian.
Regno Unito: Pil -20,4% ad aprile su marzo, -24,5% su anno
Il prodotto interno lordo del Regno Unito è sceso del 20,4% ad aprile rispetto al mese precedente e del 24,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Il calo è maggiore delle stime degli analisti che prevedevano un calo del 18,7%. Il calo per effetto del lockdown in seguito al diffondersi del Covid-19 segue quello di marzo del 5,4%.
Come ripartirà la scuola in Sicilia: lezioni di 40 minuti e mascherine fuori dall'aula
Mascherina non in aula me in tutte le aree comuni degli istituti e lezioni (presumibilmente solo per gli istituti superiori) di 40 minuti per permettere doppi turni. Sono queste le prime due importanti novità alle quali sta pensando la task force della Regione Siciliana costituita per far rientrare in classe gli studenti che, verosimilmente, sull'isola avverrà dopo metà settembre. Il piano per le riaperture, come si legge in un articolo del Giornale di Sicilia, non indicherà una sola soluzione ma a seconda degli alunni iscritti, della sede e del tipo di lezioni ogni dirigente scolastico utilizzerà una o più idee messe sul tavolo dalla Regione. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia ci saranno regole più specifiche.
Ieri 379 nuovi positivi in Italia: impennata di casi in Lombardia
È tornato a crescere il numero dei nuovi positivi in Italia. Secondo l'ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile, sono in totale 379 quelli rilevati ieri. Il giorno precedente erano stati 202. Preoccupante il dato della Lombardia, Regione più colpita d'Italia dalla pandemia, che segna 252 contagi in più dopo i +99 del giorno prima. Anche il Piemonte segnala un dato non incoraggiante, con un +42, nelle 24 ore precedenti si era registrato un +26. Diminuiscono invece i decessi, che sono 53 contro i 71 di mercoledì. La metà delle morti sono avvenute in Lombardia.
Nel mondo più di 7,5 milioni i casi di coronavirus
Nel mondo sono ormai più di 7,5 milioni i casi confermati di coronavirus. È quanto emerge dai dati aggiornati della Johns Hopkins University che parlano di 7.514.559 di contagi a livello globale. I decessi sono 421.458. Gli Usa restano il Paese più colpito con 2.023.347 di casi e 113.820 morti.
Inchiesta zona rossa Alzano e Nembro, oggi l'audizione di Conte
Attesa per oggi l'audizione del premier Giuseppe Conte, sentito come persona informata sui fatti dai pm di Bergamo che sono a Roma per raccogliere le deposizioni degli esponenti di governo e dei tecnici che hanno lavorato al loro fianco nell'emergenza Coronavirus e in particolare per avere la loro versione sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro. Sulla vicenda la magistratura ha acceso un faro per capire se istituirla spettava al Governo o alla Regione o a entrambi, se ci siano o meno responsabilità penali e se il non aver isolato i due Comuni sia stata una delle cause che ha portato all'alto numero di morti in Val Seriana e nelle sue Rsa, altro tema di indagine assieme a quello del caso dell'ospedale di Alzano. Saranno ascoltati anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello dell’Interno, Luciana Lamorgese.
In America Latina più di un milione e mezzo di contagi
Hanno superato la soglia del milione e mezzo i contagi in America Latina, secondo quanto risulta da un conteggio dell'agenzia Afp. Il Paese più colpito resta il Brasile, che ha superato gli 800.000 casi e i 40.000 morti, con un aumento di 100.000 contagi negli ultimi tre giorni. Da giorni la pandemia in America Latina ha subito una decisa impennata, con un numero quotidiano di contagi variante fra i 35.000 ed i 50.000, e con almeno 1.200-1.500 morti. Da solo il Brasile contribuisce al bilancio generale con circa la metà dei contagiati. Seguono il Perù, con 214.788 contagiati e 6.109 morti, il Cile (154.092 e 2.648) e poi il Messico (129.184 e 15.357).
Ieri per la prima volta zero morti in Emilia Romagna, Bonaccini: "Mi sono commosso"
"Dopo tre mesi, per la prima volta, zero decessi. Quando mi hanno consegnato poche ore fa la tabella con i dati quotidiani mi sono commosso. Non abbiamo ancora sconfitto questo maledetto virus e guai ad abbassare la guardia. Ma siamo sulla strada giusta. Ci rialzeremo": è il messaggio affidato a Twitter dal presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Nella giornata di giovedì, per la prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria, non ci sono state vittime del Covid in Emilia Romagna. Il numero dei morti è fermo a 4.192. Salgono a quota 27.995 i casi di positività: 25 in più rispetto a mercoledì, di cui 18 persone asintomatiche individuate attraverso l'attività di screening regionale. Sono 18 le persone ricoverate in terapia intensiva.
Firmato il nuovo Dpcm: le regole dal 15 giugno
Nella serata di ieri è stato firmato il nuovo Dpcm. "Riprenderanno i centri estivi, anche per l'età da nido ovvero da 0 a 3 anni. Riprendono gli spettacoli con alcune cautele. Restano sospese fino al 14 luglio tutte le attività legate a sale da ballo, discoteche all'aperto o al chiuso che siano, e anche fiere e congressi. Riaprono centri benessere e terme sempre che ci sia compatibilità con l'andamento dell'epidemia", ha detto il premier Giuseppe Conte presentando il nuovo decreto. Altre novità riguardano gli eventi sportivi. "A decorrere dal 12 giugno -ha spiegato Conte – riprendono gli eventi e le competizioni sportive a porte chiuse, quindi anche la Coppa Italia di calcio, senza la presenza di pubblico nel rispetto dei protocolli che sono stati emanati dalle rispettive federazioni sportive al fine di prevenire occasioni di contagio. Il 25 giugno possono riprendere gli sport di contatto amatoriali se le Regioni ma anche il ministro dello Sport e il ministro della Salute accertino che ricorra la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica".
Dal Cdm è arrivato il via libera anche al Family Act. Tra i punti del Ddl sostegno alle mamme e lavoro agile per le donne. "Abbiamo approvato in Cdm il Family act, per sostenere la genitorialità, contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile. Devo a Bonetti e Catalfo l'impegno per portare a compimento questo importante provvedimento", ha detto Conte dopo il Consiglio dei ministri.
Le ultime notizie sul Coronavirus in Italia e nel mondo di venerdì 12 maggio
236.142 contagi da Coronavirus in Italia e 379 nuovi casi nell'ultimo bollettino della Protezione Civile; i contagi regione per regione:
Lombardia: 90.932
Piemonte: 30.958
Emilia Romagna: 27.995
Veneto: 19.199
Toscana: 10.158
Liguria: 9.864
Lazio: 7.889
Marche: 6.751
Campania: 4.837
Puglia: 4.513
Trento: 4.441
Sicilia: 3.455
Friuli VG: 3.287
Abruzzo: 3.267
Bolzano: 2.606
Umbria: 1.436
Sardegna: 1.362
Valle D'Aosta: 1.191
Calabria: 1.161
Molise: 439
Basilicata: 401
Via libera da lunedì all'app Immuni in tutta Italia, come annunciato dal premier Giuseppe Conte. Sempre da lunedì riapriranno cinema, teatri e sale da concerto con le regole previste dal nuovo dpcm; restano chiuse le discoteche. Approvato il Family Act con nuove misure economiche per le famiglie. Il calcio riprende questa sera con la prima semifinale di Coppa Italia. Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ha dichiarato che bisognerà farsi trovare pronti per la seconda ondata, ma che quest'ultima sarà probabilmente più debole della prima. A partire da lunedì le imprese e le partite IVA potranno richiedere i contributi a fondo perduto compilando il modulo di domanda disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Il ministro della Salute Speranza ha espresso alcune preoccupazioni per quanto riguarda gli spostamenti da e verso i Paesi extra-Schengen: "Il quadro epidemiologico non offre ancora garanzie per aperture senza regole dal 15 giugno". Botta e risposta tra la Regione Lombardia e il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha accusato il Pirellone di aver secretato i dati sui decessi per provincia. La denuncia della Fondazione Gimbe: le regioni con una maggiore concentrazione di contagi sono anche quelle che stanno effettuando meno tamponi.
Superati i 7 milioni di contagi nel mondo, oltre 2 milioni di casi negli Stati Uniti con oltre 112mila morti. Dopo due mesi, a Pechino si verifica un caso di contagio "interno", mentre cresce il numero dei nuovi casi sia in Africa che in America Latina.