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Attentati di Parigi, Hollande alla Merkel: “Facciamo di più contro l’Isis”

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Incontro tra il presidente francese e la Cancelliera tedesca a Parigi: "Nessun Paese è al riparo da un’azione dell’Isis". Nel frattempo, spiccato un mandato di arresto internazionale per un uomo che era insieme a Salah poche ore prima degli attentati alla guida dell'auto usata dai jihadisti.

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La polizia cerca Mohamed Abrini, era con Salah

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Si allargano sempre di più le indagini della polizia francese e belga sugli attentati di Parigi. Oltre a Salah Abdeslam ora è caccia anche ad un altro presunto esponente del gruppo terroristico: il 30enne belga-marocchino Mohamed Abrini. Nei suoi confronti gli inquirenti belgi hanno spiccato un mandato di cattura internazionale. Il 30enne infatti sarebbe stato visto due giorni prima degli attentati di Parigi proprio insieme con Salah Abdeslam in una pompa di benzina a Ressons, sull’autostrada in direzione di Parigi. Abrini era al volante della Renault Clio poi usata negli attentati di Parigi. Anche per questo in Belgio il livello di allerta resta al massimo della scala. Il governo infatti ritiene la minaccia ancora "concreta" e "imminente". Prorogate di una settimana le misure di sorveglianza straordinarie nella capitale.

Intanto in Francia è stato posto in stato di fermo Olivier Corel, il cosiddetto "emiro bianco", un imam salafita considerato ispiratore di vari jihadisti nel Paese. L'uomo è stato prelevato dalla sua casa di Artigat nel sud della Francia durante un blitz della polizia che ha organizzato un imponente dispositivo di sicurezza per l'operazione. Corel, già ritenuto ispiratore del killer di Tolosa, ora è accusato di essere stato anche la guida dei fratelli Fabien e Jean-Michel Clain, che hanno rivendicato a nome dell'Isis gli attacchi di Parigi. Nel 2009 Corel venne processato ma assolto per mancanza di prove. Durante il blitz Corel è stato arrestato per detenzione illegale di un fucile da caccia. Oltre alla sua casa sono state perquisite anche altre sedi legate agli ambienti estremisti islamici.

Dalla Procura parigina confermano anche che Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente del massacro parigino, progettava di un altro attentato per il 18 novembre nel quartiere della Defense e nel più grande centro commerciale di Francia, "Les Quatre Temps".  Lo stesso Abaaoud si è presentato davanti al Bataclan durante il blitz della polizia per controllare la situazione insieme ad un altro uomo, probabilmente la terza persona nascosta nel covo di Saint Denis.

Hollande intanto nell'incontro con Obama ha ribadito che Stati Uniti e Francia sono fianco a fianco nella lotta contro l'Isis, sottolineando però che Parigi non manderà truppe di terra in Siria. Hollande ha chiesto un aumento dei bombardamenti contro le postazioni dei jihadisti in Siria e in Iraq. "Ci vuole una risposta militare congiunta: gli alleati devono distruggere l’Isis ovunque si trovi e le sue risorse che sono sostanziose. Dobbiamo colpire gli impianti petroliferi, il traffico della droga e quello degli esseri umani" ha dichiarato il Presidente francese

A cura di Antonio Palma
20:49

Hollande alla Merkel: "Berlino faccia di più contro l'Isis"

Il presidente francese continua nel suo tentativo di creare una coalizione antiterrorismo contro i jihadisti. Stavolta punta alla Germania Oggi si è rivolto direttamente alla Cancelliera Angela Merkel nel suo incontro con quest'ultima a Parigi. "Auspico che la Germania si possa impegnare di più contro l'Isis", ha detto Hollande."Nessun Paese è al riparo da un'azione dell'Isis" ha aggiunto il numero uno dell'Eliseo. La risposta della Cancelliera non si è fatta attendere e ha promesso alla Francia che invierà fino a 650 soldati in Mali.

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A cura di Biagio Chiariello
18:59

Obama: "Faremo tutto il possibile contro Isis"

"Voglio che gli americani sappiano che stiamo facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza e nella lotta all'Isis". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, parlando alla nazione dalla Casa Bianca alla vigilia di Thanksgiving, la festa del Ringraziamento. "Al momento le informazioni raccolte non danno indicazioni di una minaccia specifica e credibile contro gli Stati Uniti", ha poi assicurato Obama.

A cura di Biagio Chiariello
13:47

Mattarella al Parlamento Europeo: “Uniti per sconfiggere il terrorismo”

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Primo discorso da Capo dello Stato nell'Aula del Parlamento Europeo per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato di fronte alla Plenaria riunita in seduta solenne. Dal Capo dello Stato italiano è arrivato un appello all'unità in un'Europa ferita dal terrore. “Prendo la parola – ha detto –  in un momento particolarmente drammatico per tutti noi. L'Europa è ferita: Bruxelles, Copenaghen, Londra, Madrid, Parigi, sono altrettante lacerazioni, dolorose e incancellabili, sul corpo della nostra Unione”. “Solo con più unità – ha detto Mattarella – tra Stati riusciremo a sconfiggere il terrorismo”. “Risposte apparentemente semplici non ci aiutano” anche perché ci spingono a “rinunciare a diritti fondamentali”, così il presidente. “Il mondo – è l'appello di Mattarella – ha bisogno dell'Europa, e ha bisogno di un'Europa unita. Di un'Europa che sappia anche completare il suo disegno organico, e penso all'area dei Balcani occidentali”. Mattarella nel suo discorso ha ricordato anche Valeria Solesin, italiana uccisa negli attentati di Parigi.

A cura di Susanna Picone
11:26

Valls: "Guerra permanente, ci saranno altri attacchi"

"Non è finita. Gli uomini del gruppo che ha colpito il 13 novembre non sono stati tutti fermati, la rete di complicità non è ancora smantellata. Ho allertato sul rischio di altri attentati, anche chimici sull'esempio di quanto accaduto a Tokyo vent'anni fa, perchè è la verità. Non significa cedere alla paura, ma tutti dobbiamo imparare a convivere con una minaccia permanente" , lo ha dichiarato il Premier Francese Manuel Valls parlando con un gruppo di giornalisti stranieri. Valls lancia anche un messaggio all'Italia spiegando che è il nostro Paese è "minacciato dal terrorismo vista la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo. E rifiutare di usare la parola guerra, è una forma di negazione della realtà".

A cura di Antonio Palma
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