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Lite in strada a Bologna, inveisce contro un automobilista e viene preso a calci e pugni

L’uomo, 50 anni, stava attraversando sulle strisce pedonali insieme alla figlia 15enne quando è successo il fatto. L’aggressore è poi scappato via, prima che potessero arrivare le forze dell’ordine. L’avvocato della vittima: “Chiediamo al Comune di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale che si aprirà”.
A cura di Ida Artiaco
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Lesioni gravi, trauma cranico e dito rotto. È questo quanto ha riportato un uomo di 50 anni residente a Bologna, protagonista di una lite in strada che sarebbe potuta degenerare in tragedia. I fatti risalgono allo scorso 28 febbraio: erano circa le 23:30 quando la vittima stava passeggiando con la figlia di 15 anni nei pressi di piazza Trieste e Trento, al centro della città emiliana. Come riporta il quotidiano Il Resto del Carlino, mentre attraversano sulle strisce pedonali, un auto di colore scuro taglia loro la strada e l'uomo comincia ad urlare improperi contro il conducente della vettura. Che però scende dalla macchina e comincia a picchiarlo violentemente, al torace e alla testa, prima di risalite sull'auto e scappare via.

"Avrà avuto 25 anni, molto in carne con i capelli lunghi – ha dichiarato la vittima alla stampa –, senza particolari inflessioni dialettali. Mi dava dell’idiota, diceva che era buio e non ci aveva visto. Dopo che mi sono alzato, gli ho dato uno schiaffo e mi ha ributtato a terra". Dopo la fuga dell'aggressore, ha allertato le forze dell'ordine ed è stato trasportato all'ospedale Sant'Orsola, dove è stato dimesso con una prognosi di 28 giorni. "Non se ci siano telecamere in zona – ha continuato -, spero che qualcuno abbia visto tutto e si faccia avanti con la polizia. Io ho urlato, molto e saprei riconoscerlo. È stata una scena da Arancia meccanica, questo ragazzo va fermato".

Intanto, il suo avvocato, Cathy La Torre, ha fatto sapere attraverso il proprio profilo Facebook di aver querelato e chiesto al Comune di Bologna di costituirsi parte civile nell'eventuale procedimento penale che si aprirà. "Chiediamo – conclude il legale – alla questura di prendere le immagini dalle telecamere di Piazza Trento Trieste e di attivarsi in ogni modo per identificare l'aggressore".

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