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“Lea sei grande”, la gioia dei soccorritori per la cagnetta salvata da una grotta nel Palermitano

Lea, una cagnetta di 8 anni, inseguendo un coniglio era finita dentro a una grotta nella campagne di Santa Cristina Gela (Palermo). Dopo cinque giorni l’hanno salvata i tecnici del Soccorso alpino e speleologico siciliano: “Lea sei grande”, urlano i soccorritori in un video in cui si vede la cagnetta finalmente in salvo.
A cura di Susanna Picone
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Ha fortunatamente un lieto fine la storia di Lea, una cagnolina recuperata dal Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano dopo che era rimasta bloccata per cinque giorni in fondo a una grotta nelle campagne di Santa Cristina Gela (Palermo). L'intervento per portare in salvo la cagnetta di 8 anni si è protratto per due ore e mezza. Lea era bagnata e spaventata ma è stata recuperata in buona salute. Due speleologhe le hanno subito dato del cibo e poi l’hanno riportata lentamente in superficie. Non è stato semplice salvare il cane soprattutto a causa della dimensione estremamente ridotta del cunicolo di accesso e anche per questo è stata grande la soddisfazione dei soccorritori che, dopo tanto lavoro, hanno visto risalire in superficie la cagnetta sana e salva. “Lea è salva”, "Lei sei grande", hanno urlato tutti a applaudito vedendo il cane. Un video del salvataggio della cagnetta è apparso sulla pagina Facebook del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Cnsas: “Finale a sorpresa…visibilmente spaventata…ma due operatrici speleologiche del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano ce l’hanno fatta a riportarla fuori dalla stretta cavità”, la didascalia che accompagna il filmato.

La storia di Lea, intrappolata per giorni in una grotta – Domenica 17 febbraio Lea probabilmente stava inseguendo un coniglio nelle campagne di Santa Cristina Gela quando è finita nella grotta. Il suo padrone ha tentato di raggiungerla ma è riuscito a percorrere solo pochi metri. Nei giorni successivi sono stati fatti altri tentativi, ma tutti sono andati a vuoto. E alla fine per sperare di salvare Lea è stato allertato il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, che ha inviato sul posto una squadra di speleologi. In quella cavità Lea è rimasta per cinque giorni, finché appunto il team del Soccorso Alpino e Speleologico siciliano l’ha riportata alla luce. “Messa in sicurezza la cavità e attrezzata con un sistema di corde fissate alla roccia per mezzo di appositi chiodi, i tecnici del Cnsas – si legge in una nota – si sono addentrati fino a raggiungere il pozzo ma del cane non c'era nessuna traccia”. Il giorno successivo si sentiva il cane abbaiare in lontananza e le operazioni di salvataggio sono riprese anche con l'arrivo di rinforzi dalla Stazione Sicilia Orientale della X Delegazione Sass. Fino al lieto fine, accolto con gioia e commozione da padrone e soccorritori.

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