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Le mani della ‘Ndrangheta sui call center in Lombardia, 23 arresti

Il Clan Bellocco aveva messo le mani sulla società Blue Call, grande azienda che gestisce call center con oltre 600 dipendenti.
A cura di Antonio Palma
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Le mani della 'Ndrangheta sui call center in Lombardia, 23 arresti

Come hanno ribadito le numerose inchieste delle procure italiane la ‘Ndrangheta calabrese da tempo ha messo le mani sull'imprenditoria milanese e della Lombardia in genere. Lo conferma oggi la chiusura di una nuova inchiesta condotta dalle Direzioni distrettuali antimafia di Milano e Reggio Calabria e che ha portato agli arresti una ventina di affiliati al Clan della famiglia Bellocco, operante a Rosarno nella Piana di Gioia Tauro con ramificazioni nel nord Italia. Gli arrestati, 14 in Calabria e 9 tra Lombardia e Svizzera,  sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, detenzione di armi, rapine e intestazione fittizia di beni. Gli uomini del clan avevano ormai messo le mani sulla società Blue Call con sede a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano, che gestisce diversi call center in Italia con oltre 600 dipendenti. Polizia e carabinieri oltre a diverse perquisizioni hanno sequestrano beni per circa 2,5 milioni di euro. Secondo la ricostruzione dei Pm,  i titolari dell'azienda milanese avevano chiesto diversi mesi fa l'intervento degli uomini del clan per riuscire a farsi pagare 250mila da alcuni creditori, ma in cambio questi avevano prima preteso una quota di minoranza della società e poi una volta entrati se ne sono impossessati con minacce, atti intimidatori e violenze.

Minacce per impossessarsi dell'azienda – Dalle intercettazione realizzata dalla Dda sulle utenze degli originari proprietari emerge una quadro fatto di pura violenza e continue minacce. Il Clan Bellocco  infatti utilizzava la società, poi spezzata in tre, come una specie di bancomat prelevando a più riprese denaro contante dai conti correnti dell'azienda. Qualsiasi tentativo di ribellione dei legittimi proprietari, che accortisi dell'errore avevano anche offerto del denaro per mandare via gli uomini del clan, finiva ben presto grazie alle minacce e ai pestaggi. Come spiegano i magistrati infatti "i Bellocco sono soliti acquisire il controllo di attività che intestano fittiziamente ad altre persone" per poi sfruttarla arraffando tutto quello che è possibile prendere e una volta fallita lasciarla al suo destino in cerca di altre aziende da infiltrare. Ad ogni modo ora la Blue Call messa sotto sequestro "verrà gestita dallo Stato, perché i 600 dipendenti che ci lavorano non possono rimanere senza lavoro" ha detto il procuratore aggiunto della Dda milanese, Ilda Boccassini.

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