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Le colombe si organizzano: ecco i nomi degli “alfaniani”

Dopo lo strappo sul voto di fiducia al Governo Letta, Cicchitto e Alfano vanno avanti: una cinquantina i parlamentari pronti a seguirli.
A cura di Redazione
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Dopo il paradossale epilogo della crisi di Governo, con il sorprendente passo indietro di Silvio Berlusconi che ha deciso di votare comunque la fiducia all'esecutivo guidato da Enrico Letta, c'era grande attesa per capire in che modo i "dissidenti" del Popolo della Libertà avrebbero proseguito la loro esperienza nel centrodestra. Ecco, stando a quanto trapela dalle agenzie, sarebbero ben 25 i dissidenti del Popolo della Libertà alla Camera dei deputati, da aggiungersi ai 24 senatori che hanno firmato il documento di Quagliariello (cifra che secondo alcuni analisti salirebbe a trenta). Un provvisorio elenco sembra sia stato diffuso dallo stesso Fabrizio Cicchitto: Gioacchino Alfano, Paolo Alli, Maurizio Bernardo, Dorina Bianchi, Antonio Bosco, Raffaele Calabrò, Giuseppe Castiglione, Fabrizio Cicchitto, Enrico Costa, Riccardo Gallo, Vincenzo Garofalo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Dore Misuraca, Antonino Minardo, Alessandro Pagano, Filippo Piccone, Vincenzo Piso, Sergio Pizzolante, Eugenia Roccella, Barbara Saltamartini, Rosanna Scopelliti, Paolo Tancredi, Raffaello Vignali.

In realtà non è ancora chiaro se questo percorso finirà per arrivare alla costituzione di un vero e proprio gruppo parlamentare (quota 20 membri minimo), quello appunto degli "alfaniani", ma certamente si tratta di un ulteriore segnale della profondità della crepa apertasi con lo strappo di questi giorni. Insomma, Alfano e Cicchitto hanno fatto capire che il documento di oggi è solo il primo passo e che la partita per la leadership del centrodestra è davvero aperta.

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