66 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“La scelta”: un romanzo a fumetti racconta la vita dell’avvocato Giorgio Ambrosoli

È in libreria, edito da ReNoir Comics, il romanzo a fumetti “La scelta. Giorgio Ambrosoli”, che racconta la vicenda umana e professionale dell’avvocato, ucciso per mano di un sicario su ordine di Michele Sindona, nel luglio del 1979. Una storia a tinte forti, che attraverso il bianco e nero delle immagini disegnate da Gianluca Buttolo vuole ricordare l’uomo e la sua integrità al di là di ogni compromesso.
A cura di Federica D'Alfonso
66 CONDIVISIONI
Immagine

Raccontare certe storie, in Italia, non è facile. Non è facile perché si ha a che fare con una memoria non sempre consapevole, una memoria che ancora oggi fatica a fare i conti con i nomi che ne sono stati protagonisti, e con un pubblico più educato alla dimenticanza che al ricordo. Ma Gianluca Buttolo ha vinto questa sfida, cimentandosi per la prima volta in un romanzo a fumetti che non racconta una storia qualsiasi, ma quella dell'avvocato Giorgio Ambrosoli. Ambrosoli viene assassinato da un sicario la notte tra l'11 e il 12 luglio del 1979. Cinque anni prima era stato scelto dall'allora governatore della Banca d'Italia, Guido Carli, come commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona: aveva il compito di indagare la difficile situazione della banca, sull'orlo del crack finanziario. Se raccontare certe storie, ancora dopo quarant'anni, non è facile, è comunque doveroso. Ne è convinto Gianluca Buttolo, l'autore del nuovo graphic novel pubblicato da ReNoir Comics ed ispirato proprio alla vita e all'operato di Giorgio Ambrosoli. "La scelta. Giorgio Ambrosoli" è uscito nelle librerie lo scorso ottobre, e l'autore è al momento impegnato a promuovere in tutta Italia il suo racconto, intenso e appassionato, dell'avvocato ucciso quarant'anni fa.

Dalle indagini di Ambrosoli emergono gravi irregolarità nei conti, falsificazioni nei libri contabili e inquietanti rapporti con la politica e la criminalità organizzata: il nome di Sindona compare molte volte accanto alla sigla "P2" e ai nomi di Giorgio Andreotti, Fanfani e Licio Gelli, nonché irrimediabilmente compromesso in un altro grande caso italiano, quello dello Ior e del Banco Ambrosiano di Calvi. Iniziano le minacce, le pressioni e i tentativi di corruzione per evitare l'incriminazione e l'arresto di Sindona, ma nonostante questo Ambrosoli chiude il caso confermando la necessità di liquidare la banca e l'attribuzione di responsabilità a Michele Sindona. Il 12 luglio 1979 Ambrosoli avrebbe dovuto sottoscrivere una dichiarazione formale per confermare la sua analisi sulla situazione della banca. Fu ucciso la sera prima. Raccontare una storia come questa, che appartiene al passato, ha secondo Buttolo una forte utilità nel presente:

Se è vero che i protagonisti appartengono al nostro passato è altrettanto giusto osservare che le dinamiche sottese all'intera vicenda, ripetendosi ciclicamente, sono drammaticamente attuali. Quaranta anni fa, come oggi, questa storia continua ad appartenere al passato, al presente e temo al nostro futuro.

Gianluca Buttolo ha scelto di raccontare la storia tramite le immagini: lo stile grafico del racconto è sintetico e nettamente diviso tra bianco e nero, restituendo un ritratto essenziale dei personaggi e della vicenda ma di forte impatto. Una sorta di minimalismo, anche nel tratto, che ha come scopo fondamentale quello di cogliere solo i dettagli utili alla storia per non imporsi stilisticamente sull'equilibrio fra la parola e l'immagine.

"La scelta. Giorgio Ambrosoli", Gianluca Buttolo, ReNoir Comics, 2015
"La scelta. Giorgio Ambrosoli", Gianluca Buttolo, ReNoir Comics, 2015

Sono anni complicati, quelli dei Settanta: per lavorare al processo di ricostruzione dei fatti e muoversi su un terreno oscuro come questo Buttolo utilizza le parole di chi, prima di lui, ha raccontato la storia. "Per fortuna chi ha scritto prima di me su questa storia lo ha fatto nel migliore dei modi lasciando molto materiale utile alla ricostruzione dell'intera vicenda": Buttolo pensa al libro di Stajano, "Un eroe borghese", ma soprattutto al racconto di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, in "Qualsiasi cosa succeda". "Il lascito più importante rimane la strada che entrambi hanno indicato per restituire al lettore una pluralità di informazioni che, per quanto chiare, come scenario hanno avuto effettivamente delle quinte oscure".

particolare de "La scelta. Giorgio Ambrosoli", ReNoir Comics, 2015
particolare de "La scelta. Giorgio Ambrosoli", ReNoir Comics, 2015

Gianluca Buttolo nasce ad Udine nel 1968 e inizia l'attività di illustratore nel 2003. "La scelta" è il suo primo graphic novel, pubblicato con ReNoir Comics, una giovane casa editrice che nasce nel 2006 a Milano e pubblica fumetti per ragazzi di tutte le età, con una particolare attenzione ai contenuti, alla bellezza delle storie, delle immagini e delle parole, con una linea editoriale fedele al motto "ogni libro, una grande avventura". "La scelta" fa parte della collana "Profili" insieme al graphic novel "Giorgio Perlasca. Un uomo comune" (uscito nel 2011, con la sceneggiatura di Marco Sonseri e i disegni di Ennio Bufi) sulla vicenda dello Schindler italiano.

La storia di Ambrosoli parla già da sé, secondo Buttolo, dunque non sono necessarie ricercatezze formali né di linguaggio. Un rapporto particolare, quello fra la storia raccontata e il mezzo del graphic novel:

Questo strumento, come in fondo ogni strumento di narrazione, offre notevoli possibilità. Un vantaggio e uno svantaggio allo stesso tempo, perché se non c'è la capacità di controllarlo, il rischio è di esagerare e rendere il racconto una grottesca caricatura di se stesso. La difficoltà maggiore non è stata quindi tecnica ma etica: come ho spesso osservato questa vicenda parla già da sé, bisognava quindi rispettarla e proporla nella sua essenzialità, evitando ogni spettacolarizzazione grafica o testuale.

particolare da "La scelta. Giorgio Ambrosoli", di Gianluca Buttolo, ReNoir Comics, 2015
particolare da "La scelta. Giorgio Ambrosoli", di Gianluca Buttolo, ReNoir Comics, 2015

Le storie, per raccontarle bene bisogna sentirle, dice Gianluca Buttolo. "Prendere un fatto dall'alto contenuto storico o civile a pretesto per fare un fumetto è la via più semplice ma non porta mai a niente di buono, e di esempi in tal senso ce ne sono molti. Essere coinvolti da un episodio al punto di volerlo raccontare senza timore dei propri limiti tecnici, come mi è successo per "La Scelta", è già più complicato… vedremo", dice a proposito dei progetti per il futuro. "Ora, comunque, la priorità rimane quella di promuovere la vicenda di Giorgio Ambrosoli, e sottolineo la vicenda non il fumetto in se, nel migliore dei modi".

66 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views