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La bimba piange, lui la scaraventa nella doccia e la manda in coma: “Colpa della droga”

Il 29enne della Florida ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato condannato a 12 anni di carcere. La piccola gli era stata affidata dalla sua compagna. “Sto cercando di uscire dal tunnel della droga, la bambina continuava a piangere, quindi l’ho fatto” ha spiegato.
A cura di B. C.
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Nicholas Ritter, 29enne, trascorrerà i prossimi 12 anni in carcere dopo aver ammesso di aver gettato una bambina di 3 anni all’interno contro una parete nel bagno, causandone la frattura del cranio. Secondo lo sceriffo della contea di Sarasota,  nello stato della Florida, lo scorso settembre l’uomo ha portato la piccola ospedale con lesioni critiche, tra cui due fratture del cranio, un ematoma subgaleale e diversi lividi sul viso e sul collo.Ritter in quel periodo stava frequentando la madre della bimba: la donna gli aveva chiesto di tenere la piccola mentre lei era al lavoro. La bambina ha trascorso quasi due settimane in ospedale, e diversi giorni in  coma. I medici non era certi che la piccola riuscisse a sopravvivere. Ma grazie alle eccellenti cura ricevute presso il Sarasota Memorial Hospital e l’All Children’s Hospital la bimba è riuscita a riprendersi ed ora è fuori pericolo.

In un primo momento, Ritter aveva detto ai medici che la sua figlioccia si era ferita cadendo dal gabinetto. "Sarebbe impossibile sostenere che lesioni gravi come questa sia state causate da caduta simile", ha dichiarato un funzionario della contea di Sarasota in un comunicato stampa. "È anche impossibile fratturarsi entrambi i lati del cranio in una sola caduta". Il 29enne ha poi corretto il tiro, ammettendo di aver schiaffeggiato la piccola. Alla fine, però, Ritter ha confessato pienamente: “Sto cercando di uscire dal tunnel della droga, la bambina continuava a piangere, quindi l’ho fatto”. Gli investigatori hanno trovato del sangue su una porta rotta all’interno del bagno dove Ritter sostiene che la bimba sia caduta. L’uomo potrebbe aver scaraventato la giovanissima vittima contro la porta della doccia o contro la parete adiacente, secondo l'ufficio dello sceriffo della contea di Sarasota. L’uomo ha poi affermato di non avere memoria dell'incidente a causa “dell’uso di droga. Ero anche depresso in quel periodo”. Il giudice l’ha condannato a 12 anni.

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