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L’uomo che vive con una grossa bolla d’aria nel cervello: i medici pensavano fosse un ictus

Si tratta di un raro caso di pneumocefalo. L’uomo, un 84enne irlandese, lamentava cadute improvvise e debolezza agli arti. Rifiutato l’intervento, continuerà a vivere con la bolla d’aria nel cervello.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di ottantaquattro anni si è rivolto ai medici lamentando cadute improvvise e debolezza alle braccia e gambe dal lato sinistro. Sintomi che hanno fatto subito pensare a un ictus ma in realtà, dopo alcuni esami, i medici hanno scoperto che la verità era un’altra. Il paziente aveva nel cervello una bolla d’aria, una tasca di quasi nove centimetri nel lobo frontale destro. A riportare il raro caso clinico è il British Medical Journal Case Reports: si tratta di una condizione nota come pneumocefalo. L’anziano era stato mandato al pronto soccorso di Belfast, in Irlanda, dal suo medico di base dopo dei casi di perdita di equilibrio e tre giorni di debolezza a braccia e gambe. Secondo quanto accertato dai medici, la bolla d’aria dell’anziano si era formata a causa di un piccolo tumore osseo benigno che si era formato nei seni paranasali ed era penetrato attraverso la base del cranio, provocando il passaggio dell’aria dal naso alla cavità cranica. Probabilmente la debolezza degli arti era dovuta davvero a un piccolo ictus verificatosi nel lobo frontale del paziente.

Il paziente ha rifiutato l'intervento per rimuovere l'aria – Scoperta la verità, all’anziano stato offerto un trattamento chirurgico che avrebbe comportato la rimozione temporanea di parte dell’osso frontale del cranio e la rimozione del tumore per chiudere l’apertura ma, per la sua età e per altri fattori di salute, il paziente ha rifiutato l’intervento e ha scelto di curarsi con dei farmaci. È quindi tornato alla sua vita di sempre e quando si è presentato, dopo dodici settimane, in ospedale per un controllo si sentiva meglio e meno debole. “Si può stare bene anche con meno corteccia cerebrale: a volte il cervello semplicemente si riorganizza e la natura è abbastanza intelligente da trovare modi per guarire. Molti casi di pneumocefalo non hanno neanche sintomi e alla fine vengono assorbiti dal corpo senza trattamento”, hanno detto i medici commentando il caso dell’ottantaquattrenne irlandese.

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