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Istat: inflazione al 2,7%, i maggiori rincari per carburanti e trasporti

Secondo i dati definitivi diffusi dall’Istat l’inflazione è aumentata del 2,7% su base annua. Aumentano carburanti, trasporti, servizi ricreativi e spese per l’abitazione. Maggiori rialzi ad Aosta mentre Ancona è la meno colpita.
A cura di Antonio Palma
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Rincari Benzina

Secondo il nuovo rapporto Istat sui prezzi al Consumo diffuso oggi , l’Indice Nazionale (NIC), che vede incrementi sostanziali per molte tipologie di beni, è salito di uno 0.1% rispetto a maggio e di 2,7% rispetto a giugno del 2010. Questi dati confermano la stima provvisoria che l’istituto di statistica italiano aveva diffuso a Giugno, arrivando al massimo livello dal novembre 2008. L’inflazione acquisita quindi per il 2011 si attesta al  2,3%.

L’aumento dei costi su base annua è dovuto principalmente all’aumento dei prodotti energetici non regolamentati, cioè i carburanti, che sono cresciuti nell’arco dell’anno di ben 12,2 punti percentuali. Ma l’impatto sul tasso di inflazione è attribuibile anche all’aumento dei prezzi dei servizi dei Trasporti che hanno accumulato un tasso tendenziale di crescita del 5,2%. Aumenti anche per i prezzi  delle spese per la casa come acqua ed elettricità, e nei Servizi ricreativi e alla persona, che ovviamente risentono del dato stagionale, così come lievi aumenti anche nel campo degli alimentari lavorati. L’unico settore dove si verifica un evidente calo dei prezzi è quello delle comunicazioni che fanno registrare un -0,6% rispetto al mese precedente e -1,6% su base annua.

Per quanto riguarda i prodotti energetici è da segnalare un dato ambivalente perché, anche se aumentati in doppia cifra durante l’anno, vedono un calo dell'1,4% rispetto al mese scorso. Il piccolo ribasso rispetto a maggio  è dovuto esclusivamente alla diminuzione dei prezzi dei prodotti energetici non regolamentati. Nello specifico, la Benzina ha avuto una crescita annuale tendenziale dell’11,9% e il gasolio del 14%, mentre rispetto al mese scorso sono scesi rispettivamente dell’1,1%  e del 2%.

Cattive notizie anche per chi viaggia, i rincari più consistenti ci sono stati nei biglietti aerei con uno + 13,8%, ma sopratutto nel trasporto marittimo con uno +52,8%, mentre aumentano dell’8,4% i biglietti per il trasporto ferroviario passeggeri. Non va bene neanche per chi usa mezzi propri, perché oltre alla benzina rincari si registrano anche nelle assicurazioni sui mezzi di trasporto con un +5,3%.

Le città Capoluogo che più hanno risentito dei rincari sono Aosta con +3,9%, Bari con +3,5% e Milano con +3,4%. Invece, le città dove i rincari sono stati meno evidenti sono Ancona, Palermo e Trento dove gli aumenti si attestano intorno al 2%.

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