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Iraq, “Isis lascia esplosivi nei giocattoli”. Esercito annuncia: “Entrati a Mosul”

Le forze irachene avrebbero sfondato il fronte orientale ed entrate a Mosul. Intanto lʼOsservatorio siriano per i diritti umani racconta che i miliziani stanno piazzando esplosivi nei giocattoli poi abbandonati come esche per strada.
A cura di Antonio Palma
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Le forze irachene hanno sfondato il fronte orientale e “sono entrate a Mosul”. L’annuncio è del generale Wissam Araji, dei servizi anti-terrorismo addestrati dagli Usa, citato da Reuters. Il generale afferma che le truppe sono nel quartiere orientale di Karama. Contattato telefonicamente a Baghdad, il generale iracheno Mohamad ha confermato all'Ansa che le truppe sono entrate in città attraverso Gagjali, primo sobborgo a est del centro di Mosul. Gli iracheni “sono a Gagjali, nella zona est di Mosul. I miliziani dell'Isis si stanno sparpagliando lungo la linea difensiva orientale verso al-Karama, e si barricano nelle case dei civili. Hanno imposto il coprifuoco”, così gli attivisti anti-Isis di Mosul, raggruppati in un account collettivo sui social network considerato il più affidabile da quando Abu Bakr al Baghdadi ha conquistato la città. La zona occidentale “è calma ma la gran parte dei negozi hanno chiuso”.

"Nuove stragi Isis a Mosul"

L'Isis ha “massacrato oggi 300 civili a nord di Mosul, accusandoli di aver collaborato con le forze nemiche”, dice un esponente del Consiglio di Ninive, Hossam al-Din al-Abbar, citato dai media iracheni. “I plotoni di esecuzione – ha aggiunto – hanno fatto strage nel villaggio di Moshairefa”. A Ninive invece – riferisce la tv Al Sumaria News – sono stati messi a morte 50 miliziani “fuggiti dal fronte”, dopo una sentenza della “Corte islamica” jihadista, nella base Isis di al-Ghazlani.

“L'isis lascia esplosivi nei giocattoli per bambini a Mosul"

Esplosivi e ordigni artigianali infilati nei giocattoli per bambini e poi lasciati per strada a Mosul. Sarebbe questa l'ultima terribile trovata dei jihadisti del'Isis per resistere all'assalto finale delle truppe irachene contro la città considerata punto chiave nel Paese. È quanto sostengono alcune fonti della sicurezza irachena e curde citate dal quotidiano inglese Guardian e interpellate anche dall’agenzia Ansa.

Secondo le rivelazioni, le truppe governativi e i Peshmerga curdi avrebbero già rinvenuto decine di esplosivi del genere nell'avanzata verso Mosul bonificando ordigni per oltre 50 tonnellate di Tnt nelle zone liberate dai jihadisti del Califfato fuori dalla città. Secondo le stesse fonti l'obiettivo sarebbe quello di cerare i maggior numero di danni possibili alle eventuali truppe in ingresso in città che dovessero prendere o venire in contato con gli ordigni credendoli semplici pupazzi per bambini. La pratica però ovviamente potrebbe creare  un massacro di bimbi che dopo la liberazione potrebbero essere attratti da un peluche facendo esplodere la bomba.

"Uccisi almeno 300 bambini soldato"

Secondo quanto riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani, inoltre, molti bimbi verrebbero già impiegati dall'Isis per i combattimenti. Secondo la stessa fonte, infatti, durante la lenta avanzata delle truppe governative e dei curdi sulla città di Mosul oltre 300 bambini soldato dell’Isis sarebbero stati uccisi a seguito dei combattimenti. I ragazzini, conosciuti come i "leoncini" del Califfato, "sono arrivati come rinforzi dalla Siria", continua l'Ondus, e sarebbero impiegati anche in prima linea.

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