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Intervista al generale Camporini: “Il pacifismo ipocrita del governo è inaccettabile”

Il generale Vincenzo Camporini ha annunciato che non presenzierà alla cerimonia per il festeggiamento della Festa della Repubblica. In un’intervista a Fanpage.it ha spiegato il perché di questo gesto di protesta: “La disattenzione verso le Forze Armate da parte del governo Lega-M5S ha toccato livelli inaccettabili”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il generale Vincenzo Camporini ha annunciato oggi pomeriggio, con un post sulla sua pagina Facebook, che non parteciperà alle celebrazioni per il 2 giugno in via dei Fori imperiali. L'ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della Difesa, è stato anche presidente del Centro Alti Studi della Difesa (2004-06) e vicepresidente dello IAI, Istituto Affari Internazionali (2011-19). Nel suo post su Facebook ha scritto di non voler "avallare ipocritamente con la mia presenza una gestione che sta minando un'istituzione di cui il Paese deve essere orgoglioso". Oltre a lui diserteranno la parata anche il generale Mario Arpino, già capo di Stato della Difesa, e il Generale Dino Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, anche loro in pensione. Contattato da Fanpage.it, Camporini ha spiegato i motivi del suo gesto.

Ha scelto di disertare quest'anno la cerimonia del 2 giugno, non parteciperà alla parata per la festa della Repubblica. Cosa è successo?

La disattenzione verso le Forze Armate da parte del governo Lega-M5S ha toccato livelli inaccettabili. Ho sentito dichiarazioni, per me inspiegabili e offensive. Alcuni componenti di quest'esecutivo dicono che Esercito, Marina Militare e Aeronautica possono servire a ‘fare del bene', ma noi non siamo forze disarmate, siamo Forze Armate. Per cui parlare in questi termini dell'impiego dei militari, mettendo l'accento sul cosiddetto ‘Dual Use', cioè il duplice uso delle capacità della Difesa per scopi non militari, serve solo a snaturare le nostre forze, relegandole a scopi di pace. Ma si tratta solo di una cattiva gestione, questa è la mia opinione. Basti ascoltare quello che ha detto il presidente del Consiglio Conte.

A cosa si riferisce esattamente?

Mi riferisco per esempio all'annuncio fatto dal presidente del Consiglio lo scorso 17 maggio, quando ha detto che la Difesa ha rinunciato all'acquisto di cinque fucili per finanziare una borsa di studio. Conte si è vantato di questo vuoto pacifismo, perché, come ha spiegato lui stesso, ci saranno cinque dei nostri senza fucile, che ‘andranno nelle retrovie a parlare di pace'. Sono affermazioni ridicole e ipocrite ma fanno capire chiaramente che questo stato di cose è endemico, figlio di questo clima politico, che non tiene in alcuna considerazione la Difesa.

Ha parlato della ‘paralisi delle attività amministrative per l'ammodernamento dei mezzi', è un riferimento agli F35?

Sul programma F35, importante anche per garantire la sicurezza dei nostri piloti, e per sostituire velivoli ormai obsoleti, come i Tornado che sono in servizio dalla fine degli anni Settanta, l'Italia ha fatto una figuraccia a livello internazionale. La polemica era scoppiata perché avevamo dimenticato persino di pagare delle rate, per i primi 12 aerei (389 milioni ndr). Il ministero della Difesa non aveva autorizzato i pagamenti finché Lockheed e Usa si sono giustamente lamentati perché l'Italia è venuta meno agli impegni presi. Ma in generale l'ammodernamento dei mezzi non è andato avanti. Per esempio non si sa che fine abbia fatto il programma per la Difesa aerea CAMM-ER, (Common Anti-air Modular Missile Extended Range), che serve a sostituire gli attuali sistemi per la difesa aerea a corto e medio raggio di Esercito (Skyguard), Aeronautica (Spada) e Marina (Albatros), basati sul missile Aspide, che dopo 40 anni di servizio devono essere rinnovati. Il programma CAMM-ER porterebbe lavoro nelle nostre industrie.

Ha sentito le critiche del sottosegretario Tofalo alla ministra Trenta? Ha parlato di "errori grossolani", e l'ha accusata di farsi influenzare "da capi e capetti del passato". Lo condivide?

Non so a quali personaggi facesse riferimento il sottosegretario Tofalo, quel che è certo è che manca la sinergia tra i vari livelli istituzionali della Difesa. È risaputo ormai che la ministra Elisabetta Trenta è in guerra aperta con il sottosegretario leghista Raffaele Volpi.

Cosa si aspetta da quest'azione di protesta? Spera che altre figure di spicco possano unirsi a lei in questa contestazione?

Il consenso che ha avuto il mio post sui social, che ha ottenuto subito riscontro tra le sfere più alte delle Forze Armate, e a tutti i livelli, dimostra che c'è molta insofferenza, e c'è il bisogno di alzare la testa contro questo governo, e contro le politiche che stanno danneggiando quest'istituzione.

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