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Intelligenza artificiale (IA)

Un’inchiesta svela che i dipendenti Tesla spiavano le auto dei clienti, si scambiavano anche i video

Nove ex dipendenti di Elon Musk hanno rivelato a Reuters che negli uffici dell’azienda circolavano clip tratte dai video privati dei proprietari delle auto. Tra queste immagini c’era anche la sequenza di un bambino investito.
A cura di Elisabetta Rosso
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Seduti alle loro scrivanie con i monitor accesi, i dipendenti di Tesla vedevano tutto. Tra il 2019 e il 2022 un gruppo di lavoratori dell’azienda non solo guardava, ma si scambiava anche via chat video privati dei clienti registrati dalle telecamere a bordo delle vetture. A rivelarlo è Reuters che ha parlato con nove ex dipendenti Tesla. Hanno spiegato che dentro le auto i conducenti venivano filmati anche in situazioni imbarazzanti o violente, un esempio riportato dall’agenzia è la clip di un incidente su strada residenziale dove veniva investito un bambino in bicicletta. Quel video è circolato “come un incendio” nell’ufficio Tesla di San Mateo, California.

L’unica scusante per l’azienda sarebbe quella nota scritta nella sua Informativa sulla Privacy, dove spiega "che le riprese garantiscono l’anonimato". Anche questo sembra non essere vero, dato che gli ex dipendenti di Elon Musk hanno spiegato a Reuters come il programma informatico sia in grado di recuperare, dati, per esempio, sull’abitazione e lo spostamento dei clienti.

I video condivisi dai dipendenti

Ci sono anche immagini più banali, cartelli stradali, cani, passanti, che spesso i dipendenti dell'azienda fotografano per creare meme, applicare scritte divertenti e poi condividerli nelle loro chat di gruppo. Non solo, un ex lavoratore ha spiegato anche che alcune registrazioni sembravano essere state avviate quando le auto erano parcheggiate o spente. In realtà l’azienda già diversi anni fa riceveva i video dei veicoli in stop, ma per farlo chiedeva il consenso ai proprietari.

Come dicevamo, l’Informativa sulla privacy del cliente di Tesla spiega che le "registrazioni della telecamera rimangono anonime e non sono collegate a te o al tuo veicolo". Gli ex dipendenti hanno però spiegato a Reuters che le sole registrazioni già consentono ai dipendenti di Tesla di recuperare informazioni personali, per esempio l‘indirizzo di casa, o i posti che frequenta. "Potremmo vedere dentro i garage delle persone e le loro proprietà private", ha detto un ex dipendente a Reuters. "Diciamo che se un cliente Tesla avesse qualcosa nel suo garage che fosse distintivo, sai, la gente pubblicherebbe quel genere di cose".

“Ad essere onesti, è stata una violazione della privacy. E ho sempre scherzato sul fatto che non avrei mai comprato una Tesla dopo aver visto come trattavano alcune di queste persone", ha detto un ex dipendente. Un altro ha aggiunto: “Mi dà fastidio perché le persone che acquistano l'auto, non credo sappiano che la loro privacy non è rispettata… Potremmo vederli fare il bucato e cose molto intime. Potremmo vedere i loro figli".

Perché Tesla spia i suoi clienti

Sempre nella sua Informativa sulla privacy, Tesla spiega anche che la raccolta di video è utile per migliorare la sicurezza delle auto. “Il tuo veicolo può raccogliere i dati e renderli disponibili a Tesla per l'analisi. Questa analisi aiuta Tesla a migliorare i suoi prodotti, le sue funzionalità e a diagnosticare i problemi più rapidamente". Afferma inoltre che i dati possono includere "brevi clip video o immagini", ma non sono collegati all'account di un cliente o al numero di identificazione del veicolo, "e non ti identificano personalmente".

Tesla nel 2015 ha introdotto Autopilot, il suo sistema di guida autonoma che permette ai conducenti di cambiare corsia toccando un segnale di svolta e parcheggiare a comando. Per funzionare il sistema aveva però bisogno di sensori sonar, radar e una telecamera frontale nella parte superiore del parabrezza. Una versione successiva, introdotta nel 2016, aveva aggiunto otto telecamere intorno all'auto per raccogliere più dati e offrire più funzionalità. L’obiettivo finale di Elon Musk è offrire una modalità "Full Self-Driving" per sostituire il guidatore umano.

Ha lanciato una versione sperimentale a ottobre 2020, era sempre necessario tenere le mani sul volante ma i veicoli riuscivano a rallentare automaticamente quando l'auto si avvicinava a segnali di stop o semafori. È stato progressivamente migliorato, ma non abbastanza, e infatti a febbraio, Tesla, ha richiamato più di 362.000 veicoli statunitensi per aggiornare il loro software Full Self-Driving.

Per raggiungere i risultati sperati le auto Tesla hanno ancora più bisogno di immagini, video e informazioni per addestrare l’intelligenza artificiale e permettere una guida autonoma sicura. Per questo l’azienda Tesla ha assunto nuovi etichettatori di dati in grado di insegnare all’IA come identificare oggetti attraverso immagini e video. Le stesse immagini e video che poi i dipendenti hanno usato per fare i meme. Qualcosa di simile era successo anche con i robot Roomba, le aspirapolvere intelligenti che hanno catturato le immagini di vita quotidiana dei loro clienti per migliorare il prodotto e addestrare l’IA. Tra queste anche l’immagine di una signora nel bagno di casa sua.

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