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Perché PornHub sta rischiando di chiudere negli Stati Uniti

Gli Stati Uniti stanno inserendo una serie di sistemi di age verification per capire l’età degli utenti che vogliono accedere alle piattaforme per adulti. Una verifica per cui è necessario esibire la carta di identità.
A cura di Valerio Berra
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Cherie DeVille ha 44 anni ed è un’attrice porno. Non solo, è una dei volti più noti di Pornhub, uno dei più grandi portali al mondo dedicati ai contenuti per per adulti. Il suo ultimo video pubblicato su questa piattaforma è diverso dal solito. DeVille è seduta davanti alla telecamera, guarda fissa nell’obiettivo e recita un discorso a memoria: “Se il tuo Paese deciderà di adottare questo sistema di verifica dell’età saremo costretti a prendere la difficile decisione di disattivare il nostro sito”. Il video è stato lanciato il 7 giugno, dopo che la piattaforma ha deciso di ritirarsi ufficialmente dallo Utah. Negli Stati Uniti è in corso un dibattito su come garantire una verifica adeguata dell’età degli utenti delle piattaforme che contengono materiale per adulti. Il vecchio sistema di autocertificazione non sembra più sufficiente ai legislatori e alcuni Stati, a partire dalla Louisiana, hanno deciso di cambiare programmi e verificare l’età delle persone con la carta di identità.

Come funzionano i sistemi di age verification

Tutto si basa sui sistemi di age verification, software che sono in grado di estrarre dalle informazioni del documento di identità l’età dell’utente e controllare che sia adatta per accedere al sito. Leggi simili sono state Arkansas, Mississippi e Virginia. Per Pornhub, spiega la CNN, il problema è evidente: la legge ritiene i portali direttamente responsabili per la pubblicazione dei suoi utenti ai minori. Nel video di Cherie DeVille PorHub chiede ai suoi utenti di prendere posizione e cominciare a contattare i politici per chiederli di cambiare i sistemi definiti dalle leggi. Operazione non semplice, visto che alcune di queste sono già firmate. Non solo. Il fondo che gestisce l’azienda ha proposto anche una soluzione alternativa. Secondo l’Etica Capital Partners (Ecp), da poco proprietario della piattaforma, è necessario che l’età venga verificata direttamente dal dispositivo da cui si accede.

In questo modo gli utenti non dovrebbero inserire la loro carta di identità sul sito tutte le volte che accedono. Solomon Friedman, partner di Ecp ha detto: “Siamo disposti a impegnare tutte le risorse necessarie per lavorare in modo proattivo con tali società, con altri fornitori di servizi tecnici e anche con il governo”. La paura di PornHub ovviamente è che se tutti gli utenti dovessero accedere solo dopo aver mostrato la carta di identità, le visualizzazioni andrebbero subito a picco. Quelle che non sono ancora chiare invece

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