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Perché Elon Musk non può diventare presidente degli Stati Uniti, per ora

Questa notte Elon Musk ha annunciato la nascita del suo partito “America Party” in un post su X, ma attualmente c’è un grande ostacolo a una sua eventuale candidatura come presidente degli Stati Uniti: c’è un dato della sua storia che lo rende di fatto incandidabile, almeno seconda la legge attuale.
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Era solo questione di tempo. Il partito di Elon Musk si farà. Lo ha annunciato lui stesso in un post sul social di sua proprietà, X (fu Twitter), proprio questa notte (ora italiana): "Oggi nasce America Party per restituirvi la libertà".

Anche questa volta il piano è a dir poco ambizioso. Negli Stati Uniti, infatti, il sistema politico è diverso da quello italiano, in quanto non prevede una pluralità di partiti, ma si basa su un bipolarismo quasi perfetto, spartito praticamente da sempre tra il Partito Democratico e quello Repubblicano. Tentare di rompere questo schema è già di per sé difficile, ma se l'obiettivo di Musk è davvero la Casa Bianca, ad attenderlo c'è un ostacolo ancora più grande: secondo la legge statunitense al momento infatti Musk è incandidabile.

L'annuncio del nuovo partito

Il sospetto che Musk stesse iniziando a puntare alla presidenza degli Stati Uniti è venuto a molti già da quando ha deciso di sostenere la candidatura di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali, finanziando la sua campagna con oltre 132 milioni di dollari. Ma quando, dopo la breve parentesi a capo del Doge, il Dipartimento dell'efficienza governativa inventato da Trump apposta per Musk, la collaborazione con l'attuale presidente degli Stati Uniti è finita male, l'uomo più ricco al mondo ha iniziato a parlare di un suo personalissimo progetto politico.

Era il 7 giugno quando Musk ha attaccato apertamente il sistema bipartitico attuale, chiedendo al popolo di X se volesse o meno un nuovo partito che rappresentasse "realmente l'80% della popolazione di mezzo". Poi il 4 luglio ha ripreso l'argomento, sempre su un post su X, con un nuovo sondaggio: "Il Giorno dell'Indipendenza è il momento perfetto per chiedervi se volete l'indipendenza dal sistema dei due partiti (a volte uno solo). Dovremmo creare l'America Party?". Oltre il 65% dei partecipanti ha detto sì, e il giorno dopo è arrivato l'annuncio definitivo.

Perché Musk non può diventare presidente

Mentre in un altro post, sempre di ieri, Musk ha descritto il suo piano per superare l'ostacolo del bipolarismo praticamente perfetto degli Stati Uniti — l'ha chiamata la strategia di Epaminonda, con un chiaro riferimento all'eroe tebano — non sembra affatto preoccupato da quello che oggi lo rende di fatto incandidabile come presidente degli Stati Uniti: Elon Musk non è nato negli States, ma in Sudafrica da padre sudafricano e madre canadese. Un bel problema, dato che la legge statunitense attuale impone tra i requisiti fondamentali per diventare presidente l'essere "nato naturalmente" negli Stati Uniti.

Come spiegava Independent a novembre scorso, a questa legge c'è stata una sola eccezione. Nel 2008, il Partito Repubblicano candidò John McCain contro Barack Obama, nonostante fosse nato a Panama e non avesse ottenuto la cittadinanza statunitense prima di aver compiuto 11 mesi. Tuttavia, in quel caso McCain riuscì ad aggirare l'ostacolo del "nato naturalmente" previsto dalla Costituzione grazie a una revisione della legge che lo considerò tale in base a due motivi: per prima cosa McCain era figlio di due cittadini statunitensi. Inoltre, la base militare in cui è nato si trovava nella zona del Canale di Panama, all'epoca sotto il controllo degli Stati Uniti. Per Musk, date le sue origini e la sua storia familiare, trovare un modo per superare questo ostacolo sembra oggi ancora più complesso.

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