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It-Alert

Perché per l’esplosione di Roma non è arrivato IT-Alert (ma l’allarme su Facebook sì)

Dopo lo scoppio del distributore GPL di Roma in via dei Gordani non si è attivato IT-Alert, il sistema di allarme pubblico sviluppato dalla Protezione Civile. La notifica era arrivata invece per l’esplosione all’impianto Eni di Calenzano. C’è una differenza però tra i due incidenti. Intanto su Facebook si è attivato comunque il Safety Check.
A cura di Valerio Berra
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Il boato si è sentito in parecchi quartieri di Roma. Alle 8:18 un distributore di GPL in via dei Gordiani è esploso. Il tetto è volato a 30 metri di distanza. Al momento si contano 40 feriti, alcuni curati con la camera iperbarica. Spiega Ennio Aquilino, direttore regionale del Vigili del Fuoco: “È come se fosse esplosa una bomba”. Bisogna ancora chiarire le dinamiche dell’incidente: la prima ipotesi ora è che tutto sia partito dal un guasto dell’impianto GPL.

Dopo il boato però nella zona dell’incidente non si è più sentito nulla. Niente trillo, niente messaggio, niente imprecazioni per capire far chiudere il messaggio. IT-Alert non è partito, come invece era successo nel dicembre del 2024 quando è stata registrata nello stabilimento Eni a Calenzano, vicino Firenze. Il sistema di allarme nazionale della protezione civile non ha suonato sui cellulari degli abitanti della zona.

Per quali emergenze si attiva IT-Alert

I due eventi possono sembrare simili ma in effetti c’è una differenza. Partiamo dai casi di attivazione di IT-Alert. Il sistema pubblico di allarme è entrato in funzione il 13 febbraio del 2024. Al momento si attiva per quattro rischi di Protezione Civile:

  • Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali
  • Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
  • Collasso di una grande diga
  • Attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano

L’idea alla base di IT-Alert è quella di inviare messaggi che aiutino i cittadini a prendere delle decisioni per ridurre i rischi in una situazione di pericolo. Nel caso dell’esplosione al deposito Eni di Calenzano si è alzata una nube tossica. Nel messaggio infatti si invitava chiunque fosse nella zona a : “Trovare riparo al chiuso e non avvicinarsi all’impianto”. Certo. In tutto questo non è chiarissimo perché IT-Alert sia suonato anche in occasione dei funerali di Papa Francesco per dare indicazioni logistiche a chi voleva partecipare alla cerimonia. Eppure è comprensibile perchè oggi IT-Alert non sia suonato a Roma: l’esplosione del distirbutore di GPL di via Gordiani non sembra collegata a rischi per chi vive attorno.

Cos'è il Safety Check con cui Facebook ha avvisato la popolazione dell'esplosione in via dei Giordani

In compenso c’è chi si è trovato nel feed di Facebook un messaggio diffuso dal sistema Servizi per le Emergenze. Questo post arriva dall’opzione Safety Check offerta direttamente da Meta. In breve, ci sono due modi per interazione. L’opzione Safety Check può essere completata cliccando su una notifica inviata da Meta. In alternativa potete andare nella sezione Servizi per le Emergenze. Qui trovate diversi eventi di crisi, l’ultimo visibile in Italia è proprio l’esplosione a Roma. Una volta aperta la pagina potrete offrire aiuto scrivendo un post, come fosse un gruppo temporaneo.

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