Non serve più aspettare dicembre, arrivano i Mini Wrapped di Spotify: come funzionano le classifiche settimanali

Per anni, gli utenti di Spotify hanno dovuto attendere dicembre per ricevere il Wrapped. Il riepilogo annuale personalizzato lanciato nel 2016, è diventato nel tempo un fenomeno virale sui social. Finora è stato impossibile tenere traccia dei propri ascolti durante l'anno. Ora la piattaforma ha deciso di cambiare, presentando Listening Stats. É una nuova sezione che fornisce dati settimanali personalizzati sulle proprie abitudini musicali. Una sorta di diario musicale in tempo reale.
La funzione è attualmente in fase di distribuzione globale in oltre 60 Paesi, tra questi anche l'Italia. Sarà disponibile sia per utenti free che premium, e consentirà di monitorare in modo costante i propri ascolti. Ogni settimana, la pagina dedicata mostrerà i brani e gli artisti più ascoltati. La sezione però non si limita alle statistiche. Spotify offre anche la possibilità di creare automaticamente playlist personalizzate basate non solo sui brani già apprezzati, ma anche su suggerimenti coerenti con i gusti musicali dell’utente. Un algoritmo predittivo, simile a quello delle playlist “Discover Weekly” o “Daily Mix”, che analizza i comportamenti d’ascolto per proporre nuovi brani.
Cosa sappiamo su Listening Stats
Per accedere alle proprie statistiche basta toccare l’immagine del profilo e selezionare la voce “Listening Stats”: da lì si apre una panoramica chiara e interattiva del proprio ascolto settimanale. Inoltre, Listening Stats integra strumenti di condivisione diretta: gli utenti potranno pubblicare i propri dati su Instagram o WhatsApp, oppure inviarli ai propri amici su Spotify grazie alla nuova funzione di messaggistica interna.
Spotify ha precisato che il Wrapped annuale non verrà sostituito, piuttosto affiancato da questo nuovo strumento di monitoraggio periodico. L’obiettivo è offrire una visione più completa e costante dell’esperienza d’ascolto, in linea con la filosofia della piattaforma: far sì che ogni utente non sia solo un ascoltatore, ma anche un curatore della propria identità musicale digitale.
Il futuro dei dati musicali personali
La scelta di Spotify segue una tendenza sempre più marcata nel mondo del digital entertainment: quella di restituire agli utenti il controllo sui propri dati e trasformarli in strumenti di espressione personale. Servizi come Last.fm, pionieri della “scrobbing culture” degli anni Duemila, avevano già intuito questa tendenza, ora, Spotify riporta quell’idea nell’era dei social e dell’intelligenza artificiale. Con Listening Stats, la musica diventa un diario digitale che evolve insieme a chi lo ascolta.