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Intelligenza artificiale (IA)

L’uomo incinto e la famiglia felice: come Matteo Salvini usa l’IA per la sua campagna elettorale (senza dichiararlo)

In un post pubblicato su Instagram il 23 maggio Matteo Salvini ha paragonato l’immagine di un uomo trans in gravidanza a quella di una famiglia composta da una coppia eterosessuale e due bambini. Con una buona dose di probabilità, nessuna delle due immagini era reale.
A cura di Valerio Berra
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Oltre 32.000 like. Più di 4.500 commenti. Un livello di interazioni che non si vede spesso sul profilo di Matteo Salvini. Tutto è partito da un post con due immagini. Da una parte una famiglia con due genitori e due bambini. Dall’altra una persona con capelli lunghi, barba, due mani appoggiate sul ventre e una pancia vistosa. Una dicotomia riassunta con: “Uomini “incinti” e follie woke? No, grazie”.

Il post di Matteo Salvini segue lo schema visto in altre campagne elettorali. Due immagini contrapposte e poi lo slogan scelto per queste elezioni europee: “Più Italia, meno Europa: Voto Lega”. Il post ovviamente può essere analizzato sotto il profilo etico, sotto quello dei diritti o ancora sotto quello del linguaggio. Su Fanpage.it abbiamo pubblicato un approfondimento sul tema degli uomini trans in gravidanza. Qui ci fermiamo a un livello più tecnico. L’immagine usata da Matteo Salvini con un ragionevole grado di sicurezza è stata creata dall’intelligenza artificiale.

Perché la foto è creata con l’intelligenza artificiale

I software per creare immagini con l’intelligenza artificiale stanno diventando sempre più potenti. Solo un anno fa era un buon risultato se creavano immagini di esseri umani con due gambe, due braccia, un naso e una bocca. Ora sono in grado di eseguire perfettamente ogni nostra richiesta. Distinguere un’immagine reale da una creata dall’intelligenza artificiale è sempre più difficile. Eppure qualche indizio c’è. Una certa grana della fotografia, l’uso del colore o ancora la distribuzione della luce nell’immagine. Insomma, se avete usato un po’ strumenti come Midjourney o Bing Create riconoscerete facilmente questi dettagli.

Per una verifica in più abbiamo provato a usare alcuni portali che si occupano di capire se un’immagine è stata creata dall’intelligenza artificiale. Secondo Is It AI? la probabilità che si tratti di un’intelligenza artificiale è del 96,7%. E neanche la famiglia pubblicata accanto sarebbe molto reale: la percentuale che sia artificiale è dell’81,2%.

Il problema delle immagini create con l’intelligenza artificiale

Da quando l’intelligenza artificiale è diventata alla portata di qualsiasi utente, il peso delle immagini è cambiato. Ora le foto sono come le parole, basta poco per modificarle, scomporle e ricomporle. Nello stesso modo in cui non ci fidiamo del primo utente che pubblica su X un post come: Mattarella ha detto: “Diventerò Re d’Italia”. Non ci fidiamo più di un utente che pubblica una foto del Presidente della Repubblica mentre prova a indossare una corona.

I social hanno già iniziato a muoversi per aiutare gli utenti a capire se un’immagine è reale o creata dall’intelligenza artificiale. TikTok ad esempio ha deciso per un sistema di etichettatura in parte automatico e in parte basato delle segnalazioni dei creator stessi. Una strada seguita anche dai social di Meta, come appunto Instagram.

Tutto questo serve per non confondere gli utenti, soprattutto quelli più deboli, quelli meno consapevoli della potenza di queste tecnologie. Un'attenzione che nel post pubblicato da Matteo Salvini non è stata presa in nessun pixel. A cosa dovrebbe credere esattamente un elettore?

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