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La Polizia Postale distrugge una rete di pirateria da un milione di utenti: 10 euro al mese per tutte le piattaforme

Nella rete erano inclusi anche i venditori al dettaglio: per ogni abbonamento piazzato guadagnavano due euro.
A cura di Valerio Berra
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Un abbonamento da 10 euro al mese per vedere qualsiasi tipo di contenuto, da Netflix al calcio di Sky. Idea ottima. Un solo piano di abbonamento per mettere ordine e risparmiare da tutte le piattaforme a disposizione. Peccato che fosse tutto ampiamente illegale. Ivano Gabrielli, direttore della polizia postale, ha svelato tutte le informazioni emerse dall’operazione “Gotha”.

In tutto ci sono 70 persone indagate per aver sostenuto e soprattutto aver ricavato milioni di euro da una rete di pirateria in cui venivano rivenduti a prezzi stracciati contenuti provenienti da Netflix, DAZN, Prime Video, Sky e Mediaset. Le indagini sono durate sei mesi e in questo periodo gli agenti hanno stimato un guadagno di circa 10 milioni di euro: tutto proveniente da contenuti trasmessi in modo illegale.

Come funzionava l’organizzazione per la pirateria illegale

Secondo gli inquirenti il numero di utenti coinvolti in questa rete era altissimo: 900.000 in tutta Italia. Un mercato che valeva il 70% dello streaming illegale del Paese. Le indagini infatti hanno portato a perquisizioni e sequestri in diverse città italiane: Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto. Anche se i protagonisti di questa rete erano italiani, l’infrastruttura tecnica era stata sviluppata all’estero, la tecnologia utilizzata è definita normalmente come pezzotto.

L’organizzazione funzionava come un’associazione criminale. C’era un comando centrale, l’autoproclamato Gotha, e poi c’era tutta una lunga schiera di dipendenti, come è stato spiegato durante la conferenza stampa della Polizia di Stato: “Le indagini hanno dimostrato dei collegamenti con una vera e propria associazione criminale a vari livelli, con vari ruoli, fino al vertice, che si definiva il ‘Gotha'. Oltre alla posizione dei 70 indagati approfondiremo le indagini e le posizioni anche di chi distribuisce e di chi acquista questa forma illegale di produzione”. All'ultimo posto i venditori: guadagnavano due euro per ogni contratto firmato.

Massimiliano Capitaino (Agcom): “Con la pirateria rubati 1,7 miliardi di euro all’anno”

Il commissario Agcom Massimiliano Capitaino ha spiegato a Fanpage.it che i reati ipotizzabili sono di diverso tipo, a partire dalla sostituzione di persona: “Gli indagati rischiano di prendere in primo grado dai tre ai quattro anni di carcere. Questo è un mercato illegale che ogni anno ruba al sistema Paese 1,7 miliardi di euro. Per fortuna dopo l’arrivo di Spotify questo problema non riguarda più la musica”.

Anche l'amministratore delegato di Sky Italia Andrea Duilio ha commentato l'operazione: "La pirateria è un fenomeno gestito dalla criminalità organizzata. Sky è, e sarà sempre, al fianco delle forze dell’ordine in questa lotta in difesa dell’industria audiovisiva e a tutela di tutti coloro che si abbonano legalmente".

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