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Il Natale di Luigi, corriere di Amazon: “Mi hanno licenziato alla Vigilia, ho portato pacchi per tutte le feste”

Luigi Grella ha 44 anni e per 13 mesi ha lavorato per le aziende che trasportano i pacchi di Amazon. Il 24 dicembre ha saputo che non sarebbe stato rinnovato, su TikTok ha raccontato la sua storia con un video che ha superato le 2 milioni di visualizzazioni.
A cura di Valerio Berra
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“Eh già, a qualche ora dalla Vigilia di Natale mi viene detto che non ci sono buone notizie. Mi sa che non continuiamo”. Luigi Grella ha 44 anni, vive a Bologna e negli ultimi 13 mesi ha lavorato come corriere per Amazon. Non lavora direttamente per l’impero della logistica guidato da Jeff Bezos ma per una delle aziende di trasporti che si occupano di consegnare i pacchi. Turni da sette ore, con oltre 100 stop e pause pranzo fatte tra una fermata e l’altra. Una vita che Luigi ora non farà più, ma non per sua scelta.

Con un video pubblicato su TikTok Luigi Grella ha annunciato che poche ore prima di questo Natale è stato licenziato. Il termine non è corretto, di fatto l’azienda per cui lavora Luigi non gli ha confermato il rinnovo. In ogni caso il contratto di Luigi è finito dopo che ha trasportato i pacchi Amazon nelle settimane più complesse, quello definite “di picco”: il Black Friday e il Natale. Il video è diventato virale e ha superato quota due milioni di visualizzazioni. A Fanpage.it ha raccontato la sua storia.

Quanto hai lavorato per Amazon?

In tutto 13 mesi, anche se in due aziende diverse. I corrieri non sono assunti direttamente da Amazon: ci sono piccole e grandi aziende che si prendono questi appalti. Nella prima ho lavorato un mese, nell’ultima un anno.

Come mai hai scelto questo lavoro?

Un po’ per caso, un po’ per necessità. Io nella vita faccio il musicista ma negli anni del Covid non riuscivo a fare niente, non c’erano concerti da nessuna parte. Avevo cominciato a lavorare per Deliveroo o Glovo, ma guadagnavo appena quattro euro netti a giornata. Qui invece ho trovato un contratto part time da tre giorni a settimana: metto via una base e poi ho anche tempo per continuare a suonare.

Il tuo non è stato esattamente un licenziamento, più che altro un mancato rinnovo.

Si. Io sono stato rinnovato quattro volte. Mi aspettavo il passaggio a un contratto più stabile o almeno un altro rinnovo, so che possono arrivare anche a sei. Il titolare della mia azienda mi ha detto che potevo continuare con il mio “bellissimo sogno” di fare il musicista.

Hai pubblicato diversi video su TikTok in cui racconti le condizioni di lavoro.

Me lo ha detto anche il titolare. Lo ha accennato ma poi ha chiarito che non sono stati un problema per il rinnovo. Chi può saperlo. Ho controllato in tutti i miei video: non mostro mai il logo dell’azienda per cui lavoro.

Secondo te come mai quei video sono andati virali?

Ho girato queste clip per documentare la vita di un corriere di Amazon. Volevo far capire alle persone come lavoriamo, soprattutto a quelle che magari non ti dicono nemmeno grazie, o quelle che ti guardano in cagnesco o ancora quelle che ci mettono 15 minuti prima di uscire di casa a ritirare il pacco.

In questi anni si è parlato tanto dei ritmi a cui lavorano i corrieri di Amazon.

Confermo tutto. Quando inizi hai un carico quasi gestibile: 80 stop in sette ore. A ogni stop non corrisponde una singola consegna. Magari hai diversi civici nella stessa fermata a cui consegnare pacchi di vario tipo. Più vai avanti, più l’algoritmo aumenta gli stop che ti vengono assegnati. A pieno regime hai meno di tre minuti a consegna.

Cosa succede se non consegni tutto?

Qui lavoriamo tutti con contratti precari. Se non rispetti le consegne o se ci sono problemi con i clienti rischi che non ti facciano il rinnovo. Abbiamo tutti paura di dire ai nostri capi che abbiamo avanzato dei pacchi o che abbiamo bisogno dell’aiuto di qualcuno perché non abbiamo fatto in tempo.

Cosa vuol dire lavorare a Natale o al Black Friday?

Il lavoro è ancora più intenso. Loro li chiamano i “picchi”. Aumentano le persone che ordinano e quindi tu devi correre il più possibile. Il lavoro non è diverso ma tu hai ancora più carico. È anche un modo per testare delle nuove leve: ci sono spesso nuove assunzioni in queste settimane.

Quanto si guadagna con questo lavoro?

Lavorando tre giorni a settimana io riuscivo a guadagnare anche 1.300 euro netti al mese. È un lavoro che mi permetteva di avere una base di stabilità, soprattutto se unito ad altri progetti.

Rifaresti i video su TikTok?

Certo. Le persone pensano che i pacchi arrivino dal cielo: devono sapere le condizioni a cui lavoriamo.

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