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Hong Kong censura un film di Winnie The Pooh e la colpa è di un vecchio meme su Xi Jinping

Il governo cinese da anni cerca di reprimere tutti i collegamenti tra il protagonista delle storie di Christopher Robin e il presidente. Il nome Winnie The Pooh è stato anche usato per aggirare i blocchi sui social.
A cura di Elisabetta Rosso
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La proiezione di "Winnie the Pooh: Blood and Honey", è stata annullata. Il film horror britannico sarebbe dovuto uscire ad Hong Kong questa settimana, ma non ci sono spiegazioni per la cancellazione, almeno non ufficiali. In realtà la paura per Winnie The Pooh ha una lunga storia alle spalle, e tutto parte da un meme. In mezzo c’è Xi Jinping, la censura di Pechino, una visita ufficiale a Barack Obama, la permalosità dei governi autoritari, la lotta per il dissenso e ovviamente il miglior amico di Christopher Robin: Winnie The Pooh. Ma facciamo ordine e partiamo dall’inizio, come dicevamo dal meme incriminato.

Come nasce il legame tra Xi Jinping e Winnie The Pooh

Tutto comincia nel 2013, Xi viaggia verso gli Stati Uniti, incontra Barack Obama, vengono fotografati insieme mentre camminano fianco a fianco, l’immagine viene subito assimilata a un frame di Winnie The Pooh, dove l’orsetto (Xi) cammina trotterellando vicino al suo amico Tigro (Obama). E subito diventa un meme. Nemmeno un anno dopo e di nuovo una foto di Xi comincia a diventare virale grazie all'accostamento con Winnie The Pooh. Questa volta è in compagnia del primo ministro giapponese, Shinzo Abe, che, vista l’espressione, viene subito assimilato all’asino triste del cartone animato, Ih-Oh. E poi lo scatto dove il presidente Xi fa capolino dal tetto della sua speciale limousine Red Flag per ispezionare le truppe, subito online appare la foto di un giocattolo in cui Winnie the Pooh che saltava fuori dalla sua macchina.

I meme continuano a diffondersi tanto che nel 2015 secondo la società Global Risk Insight, che fornisce analisi su come gli eventi politici globali influenzano la società e l’economia, l’immagine di Xi paragonato a Winnie è lo scatto più censurato dell’anno. È bastato poco per indisporre il governo. Si sa i regimi autoritari hanno sempre avuto un punto debole: la permalosità. Come ha spiegato Global Risk Insight il governo cinese ha visto il meme come "un serio tentativo di minare la dignità dell'ufficio presidenziale e dello stesso Xi". La censura è diventata sempre più severa, tanto che nel 2018 l’emittente televisiva statunitense HBO è stata bloccata perché il comico John Oliver  ha assimilato il personaggio di Winnie The Pooh proprio a Xi.

Le mosse del governo cinese però sembrano solo aver consolidato il legame tra l’orsetto e il presidente. A novembre 2022, Winnie era apparso sui cartelloni di una protesta a Bangkok contro l’apertura del summit dell'Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) . Mike Pompeo, l'ex segretario di Stato Usa, a febbraio aveva pubblicato l'immagine di Winnie appeso a un palloncino che scende verso terra, un inequivocabile richiamo ai palloni spia cinesi. Spesso per aggirare le censure online, molti utenti hanno usato il nome di Winnie The Pooh riferendosi al presidente della Cina.

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La censura del governo cinese

Un portavoce dell'Office for Film, Newspaper and Article Administration di Hong Kong ha dichiarato che Winnie The Pooh: Blood and Honey è stato approvato per il rilascio e l'ufficio non può commentare la decisione dei cinema di non proiettare il film."Gli accordi dei cinema di Hong Kong sulla proiezione di singoli film con certificati di approvazione nei loro locali sono decisioni commerciali dei cinema interessati e l'OFNAA non commenterà tali accordi", ha detto il portavoce ad Al Jazeera. Dietro al film cancellato potrebbe anche esserci la legge sulla censura cinematografica approvata nel 2021 che vieta la proiezione di film che incoraggiano attività che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. Non solo, A Hong Kong possono uscire solo 34 film stranieri ogni anno, per tutelare e promuovere la Hollywood dell’Est.

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