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Google invia 250.000 dollari a un uomo senza nessuna ragione: “Se non li volete per me va bene”

Il beneficiario è Sam Curry, esperto di cybersecurity classe 1999 noto negli Stati Uniti per essere un bug hunter, un informatico in grado di trovare falle di sicurezza nei software.
A cura di Valerio Berra
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Nel 2021 il fatturato di Alphabet è arrivato a 257 miliardi di dollari. Un bilancio stellare per la holding che controlla Google, pari a circa 7 manovre finanziarie italiane (almeno in tempi senza guerra o Covid). Davanti a questa montagna di denaro, 250.000 dollari quasi spariscono dietro montagne di decimali, visto che in proporzione contano meno dello 0.0001%. Forse è per questo che i contabili di Alphabet non si sono accorti di aver accreditato per sbaglio a un esperto di cybersecurity circa 250.000 dolllari e soprattutto non sembrano avere così fretta di riaverli.

La storia è stata svelata da Sam Curry che è arrivato a lanciare un appello pubblico su Twitter: “Sono trascorse poco più di tre settimane da quando Google mi ha inviato senza nessun motivo 249,999 dollari. Ho mandato un ticket ma non ho ancora ricevuto nessun supporto. C’è modo per metterci in contatto Goolge? (Se non rivuoi nulla indietro va bene lo stesso)”. Il tweet è stato corredato dalla foto del pagamento, inoltrato da Google Llc Eri Pymnts. Curry ha denunciato tutto il 14 settembre scorso e al momento sembra che quei soldi siano ancora tutti sul suo conto.

La risposta di Google: “È stato un errore umano”

Sam Curry è nato nel 1999 ed è un esperto di cybersecurity. È un noto bug hunter, un esperto di informatica che cerca delle falle nei software. Una delle sue scoperte più note è quella che riguarda una vulnerabilità nei software con cui sono gestite di Tesla. Attualmente Curry è ancora uno studente e segue i suoi corsi alla University of Nebraska Omaha. Secondo Google però questa volta l’errore nell’accredito del pagamento non è stato un bug.

L’origine del problema è stato chiarito direttamente da Mountain View in una nota inviata alla Cnn: “Il nostro team ha recentemente effettuato un pagamento a un beneficiario sbagliato a causa di un errore umano. Abbiamo apprezzato che l’interessato abbia comunicato rapidamente l’errore. Stiamo lavorando per correggerlo”.

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