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Finisce l’era di Vice, il gruppo dichiara bancarotta: “Torneremo”

Il gruppo editoriale che ha curato i progetti di Vice è stato un protagonista del mondo dell’informazione per 20 anni, ha puntato sui social e ha cercato di intercettare un target più giovane. Ora dovrà cercare nuovi investitori per sopravvivere.
A cura di Elisabetta Rosso
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L'aveva già annunciato ma ora è ufficiale Vice Media Group , la società del portale Vice e Motherboard, ha presentato istanza di fallimento oggi, 15 maggio. Nessuno stop, Vice Media Group continuerà a pubblicare ma ha reso ufficiale che è pronta a trovare un nuovo acquirente. Dopo mesi difficili, licenziamenti e il crollo delle entrate pubblicitarie deve correre ai ripari cercando un gruppo di finanziatori disposto a investire nelle testate. L'editore digitale ha spiegato che nonostante le difficoltà è ottimista e prevede di emergere come un'azienda finanziariamente sana e più forte in due o tre mesi.

Vice Media Group era stata valutata 5,7 miliardi di dollari, ora potrebbe essere rilevata per 225 milioni di dollari. Tra gli investitori di Vice Media Group ci sono Fortress Investment Group, Monroe Capital e Soros Fund Management, la società fondata dal miliardario George Soros. Gli istituti di credito hanno approvato un finanziamento di 20 milioni di dollari per sostenere la bancarotta di Vice Media, una somma che servirà nel periodo di transizione dove altre aziende potranno presentare le loro offerte per acquistare Vice.

La caduta e le prospettive di Vice Media Group

L'azienda per anni è stata un punto di riferimento nella realtà editoriale. Tra le prime a puntare sui social media come Facebook o Instagram, e cercare tra i più giovani il target ideale. Con contenuti di nicchia, e tagli anti convenzionali Vice per oltre 20 anni ha parlato di cinema, costume, società, cultura, ha fatto reportage e raccontato realtà distanti. Ha costruito uno studio cinematografico, un'agenzia pubblicitaria, e uno spettacolo su HBO. Negli ultimi mesi però sono diventati evidenti i problemi della società, il primo sintomo è stato l'addio dell'amministratore delegato Nancy Dubic che dopo cinque anni ha lasciato l'azienda. Anche Jesse Angelo, presidente globale dell'azienda per le notizie e l'intrattenimento, ha lasciato l'azienda. Vice "è stata impegnata in una valutazione completa delle alternative strategiche e della pianificazione", ha affermato un portavoce in una nota. "L'azienda, il suo consiglio di amministrazione e le parti interessate continuano a concentrarsi sulla ricerca del percorso migliore per la società".

Ma secondo Vice Group, nonostante le difficoltà, questa sarà una ripartenza: "Avremo una nuova proprietà, una struttura del capitale semplificata e la capacità di operare senza le passività preesistenti che gravano sulla nostra attività" hanno spiegato Bruce Dixon e Hozefa Lokhandwala, Co-Chief Executive Officer di VICE. "Non vediamo l'ora di completare il processo di vendita nei prossimi due o tre mesi e tracciare un prossimo capitolo sano e di successo per VICE". Hanno anche ribadito che tutti i media brand di VICE, tra cui VICE, VICE News, VICE TV, VICE Studios, Pulse Films, Virtue, Refinery29 e i-D, continueranno a produrre e distribuire contenuti.

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