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Facebook e Instagram diventano a pagamento? Il nuovo progetto in una nota dell’azienda

Un memo interno all’azienda diffuso da “The Verge” apre le porte a un nuovo progetto: New Monetization Experiences.
A cura di Valerio Berra
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Le pubblicità potrebbero non bastare più. Meta sta creando un’unità interna all’azienda per cominciare a lavorare su "possibili funzionalità a pagamento", l’informazione è contenuta in un memo interno alla società diffuso dalla testata statunitense The Verge. Il gruppo avrebbe già un nome: New Monetization Experiences. A dirigerlo dovrebbe esserci Pratiti Raychoudhury. Entrata in Facebook nel 2010, Raychoudhury si è sempre occupata di ricerca all’interno dell’azienda e al momento ricopre l’incarico di Global Head of User Research. Prima di Facebook ha lavorato in Yahoo! e Paypal.

L’obiettivo del colosso guidato da Mark Zuckerberg sarebbe quello di cominciare a spostare il proprio modello di business da uno schema basato principalmente sulla pubblicità a uno in cui invece entrano in gioco anche le sottoscrizioni degli utenti. Nello specifico con questo progetto si dovrebbe creare la possibilità di accedere a contenuti a pagamento su Facebook e Instagram. Un passaggio che sarebbe parecchio significativo per l’azienda anche se al momento nessun vertice di Meta ha ancora confermato la notizia.

La prima caduta dei ricavi nella storia di Facebook

Nelle rassegne stampa sul mercato Big Tech degli Stati Uniti c’è una parola che continua a tornare nelle ultime settimane: recessione. Le basi dell’impero della Silicon Valley non sono ancora state intaccate ma sempre più spesso si colgono segnali di un'economia che dopo una lunga fase di espansione sta cominciando a segnalare qualche crepa. Lo scorso 27 luglio per la prima volta nella sua storia Facebook ha segnato un calo dei ricavi nel corso di un trimestre. La cifra è minima, parliamo appena dell’1 per cento davanti ai 28,8 miliardi di dollari di ricavi e i 6,7 miliardi di dollari di utili.

Ma questa prima flessione si accompagna ad altre decisioni dell’azienda che non rispecchiano esattamente un’era di vacche grasse. Sempre nelle scorse settimane Lori Goler, capo delle risorse umane di Meta, ha spiegato che saranno introdotte nuove metriche per misurare la produttività del personale. Oltre al calo del mercato pubblicitario e alle nuove regole introdotte da Apple per il tracciamento dei dati personali, Meta in questo momento si sta confrontando con altre due sfide: la rincorsa con il modello di TikTok e lo sviluppo di tutto il progetto metaverso.

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