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Metaverso

Blockbuster potrebbe rinascere nel metaverso

Blockbuster potrebbe rinascere all’interno del metaverso come una sorta di nuovo Netflix decentralizzato. È l’idea di BlockbusterDAO, un’organizzazione che sta cercando di acquistare i diritti del brand.
A cura di Marco Paretti
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Per tutte le persone cresciute negli anni '90, Blockbuster rappresenta un fenomeno culturale fondamentale della proprio adolescenza (e non solo). Purtroppo, però, resta anche solo un ricordo: da anni ormai la catena ha chiuso i battenti in tutto il mondo, tranne che per un punto vendita localizzato a Bend, nell'Oregon. Una realtà molto distante da quella degli anni '90, quando la catena possedeva oltre 9.000 negozi in tutto il globo. Poi è arrivato lo streaming video e l'intrattenimento casalingo si è ribaltato. Ora, però, è proprio l'evoluzione del web che potrebbe far resuscitare Blockbuster. Non come negozio fisico, ma come servizio di streaming del metaverso.

È l'idea di BlockbusterDAO, un'organizzazione indipendente (DAO sta per Decentralized Autonomous Organization, organizzazione autonoma decentralizzata) che ha come obiettivo quello di acquistare i diritti del marchio dall'attuale detentore, Dish Network, per 5 milioni di dollari. Una volta fatto, Blockbuster potrebbe diventare la prima piattaforma di streaming video decentralizzata pensata per il Web3 e quindi per il metaverso, un'idea che non appartiene solamente a Mark Zuckerberg ma a un concetto ben più esteso di piattaforma non più in mano a singoli colossi ma a tutti gli utenti. Un network decentralizzato, appunto, dove a governare non c'è una singola entità.

In questo contesto Blockbuster potrebbe diventare l'equivalente di Netflix, ma sul Web3. Prima di farlo, però, BlockbusterDAO deve riuscire ad acquisire i diritti del brand. L'idea ora è quella di creare degli NFT dal costo di 0,13 Ethereum ciascuno da vendere per raccogliere i soldi, avviando allo stesso tempo una campagna di comunicazione per mettere pressione a Dish Network e spingerli a vendere il brand alla DAO.  Il concetto, per quanto complesso nella sua realizzazione, è interessante proprio perché mostra i potenziali punti di forza del Web3. A differenza di Netflix, che produce le sue serie secondo algoritmi e marketing e le propone già pronte al pubblico, una versione decentralizzata di un servizio di streaming consentirebbe agli utenti di avere voce in capitolo nella produzione di un contenuto. Immaginate un sondaggio per decidere cast e script di un film. Ovviamente il tutto avvedrebbe sulla Blockchain per rendere ogni operazione completamente trasparente.

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