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Altro che 5G, il Giappone è già al lavoro sulla rete 6G

Prevista per gli ann’30 del 2000, la rete 6G sarà caratterizzata da una velocità 10 volte superiore rispetto a quella di quinta generazione, ossia 5G. Ecco cosa prevede il Consorzio Promozione Beyond 5G giapponese.
A cura di Lorena Rao
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Il Giappone desidera essere un Paese competitivo nell'ambito della comunicazione e della tecnologia. Lo dimostra il Consorzio Promozione Beyond 5G, composto dal Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni del Giappone, nonché da istituzioni accademiche e aziende come Panasonic, Toyota Motor e NEC, per la diffusione della rete 6G. In questo modo il Paese può contare su un vantaggio durante la fase iniziale dello sviluppo. A diffondere la notizia è Nikkei, quotidiano giapponese specializzato in economia.

Prevista per gli ann'30 del 2000, la rete 6G sarà caratterizzata da una velocità 10 volte superiore rispetto a quella di quinta generazione, ossia 5G. La nuova tecnologia permetterà enormi miglioramenti, soprattutto in termini di latenza e velocità della trasmissione dati, in settori come la guida automatizzata e la chirurgia medica. Andando più nello specifico, nel primo caso la proposta mira a fissare obiettivi per la tecnologia adoperata per la guida autonoma, limitando il ritardo a circa 1 millisecondo, cioè meno di un decimo della latenza del 5G, e tassi di errore non superiori a 1 per milione. In questo modo si eviterebbero incidenti causati dalle interruzioni nelle comunicazioni wireless. Nel caso, invece, della chirurgia medica, il 6G permetterà decine di gigabit al secondo, 10 volte di più rispetto a quelle fornite dal 5G. Anche i metaversi digitali gioveranno dell'efficienza della nuova tecnologia.

In generale, il Consorzio si impegnerà a individuare i requisiti specifici per ciascun settore e applicazione. Sarà dunque necessaria la collaborazione con le aziende di tutto il mondo per stabilire parametri e obiettivi comuni, col fine di garantire sicurezza e affidabilità nelle comunicazioni 6G. "La proposta giapponese sarà sottoposta a una riunione di giugno di un gruppo di lavoro all'interno dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni, un'agenzia delle Nazioni Unite" riporta Nikkei. "Il gruppo di lavoro prevede di stabilire i requisiti tecnici per le reti 6G entro giugno 2023 e li utilizzerà come base per elaborare le specifiche per applicazioni particolari".

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