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“Abbiamo sentito delle voci”: le strane registrazioni delle sonde lanciate nella stratosfera

Mormorii, sussurri e segnali intermittenti, gli scienziati stanno cercando di capire da dove provengano i rumori raccolti nella stratosfera. L’esperimento servirà anche a esplorare nuovi pianeti.
A cura di Elisabetta Rosso
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Succedono cose strane a 21.000 metri dalla superficie terrestre. Un gruppo di ricercatori ha spedito dei palloni a energia solare, fatti con nastri adesivi e fogli di plastica, per esplorare la stratosfera. Quando hanno riascoltato le registrazioni si sono accorti di un mondo acustico nascosto. Si tratta di infrasuoni, quindi non udibili dall'orecchio umano, ma attraverso strumenti specializzati sono riusciti a convertirli e ascoltarli: mormorii, sussurri, voci soffiate come quelle che si sentono quando si appoggia l'orecchio sulla bocca di una conchiglia.

"E no non sappiamo cosa sia", ha detto Daniel Bowman, scienziato di Sandia National Laboratories che costruisce palloni ad energia solare al Washington Post. "Lo faccio da circa 10 anni e, sai, il fatto che ci siano suoni misteriosi che non capisco è preoccupante, ma è divertente parlare con persone come te che dicono, ‘Aspetta, cosa? Stai sentendo roba?'". I ricercatori spiegano che sono riusciti a comprendere l'origine di alcuni suoni. Per esempio il mormorio basso è il suono delle onde del mare che si infrangono sulla spiaggia o che si scontrano, ma c'è altri, dei crepitii intermittenti che non riescono a spiegarsi.

Esplorare nuovi mondi con i palloni

Nella stratosfera "ci sono misteriosi segnali di infrasuoni che si verificano alcune volte all'ora su alcuni voli, ma la fonte di questi è completamente sconosciuta", ha detto il dottor Bowman. Studiare i suoni della stratosfera è in realtà un progetto più ampio. I ricercatori stanno usando la Terra come banco di prova, i palloni infatti sono pensati per studiare altri mondi. Già negli anni '80 gli scienziati sovietici avevano utilizzato i dispositivi nelle missioni Vega 1 e Vega 2 per effettuare misurazioni atmosferiche su Venere. Ora vogliono sfruttare le conoscenze acquisite in passato per affinare la ricerca e comprendere se il pianeta abbia vulcani attivi. "È in fase di progettazione una nuova generazione di palloni per Venere che possono durare oltre 100 giorni e possono cambiare la loro altitudine per navigare in diversi strati dell'atmosfera di Venere", hanno scritto gli scienziati nello studio.

L'attività vulcanica di Venere è un elemento centrale per comprendere come mai nonostante sia simile alla Terra si sia trasformato in un pianeta inabitabile. E i palloncini potrebbero essere la soluzione giusta, come spiega Bowman sono già stati utilizzati per misurare le eruzioni vulcaniche. Quando infatti galleggiano sopra aree a rischio sismico sono in grado di rilevare i suoni di un vulcano a rischio. Le onde sismiche generate dai terremoti si propagano nell'area e vengono rilevate dai dispositivi. "Condurre questo esperimento con un pallone che galleggia a un'altitudine di 50-60 km sopra la superficie di Venere fornisce un periodo di osservazione significativamente esteso, superando la durata di qualsiasi veicolo spaziale atterrato sulla superficie con la tecnologia attuale"

Come sono stati costruiti

Nonostante i progetti ambiziosi far galleggiare palloncini nella stratosfera terrestre è un'impresa a bassa tecnologia. Per costruirli infatti bastano materiali comuni come fogli di plastica, nastro adesivo, polvere di carbone, ha spiegato Bowman. Il sole riscaldando l'aria al suo interno fa salire il palloncino fino alla stratosfera, quando poi il sole tramonta e si abbassano le temperature allora torna sulla Terra. Non segue un tragitto prefissato, ma vola a seconda del vento, come hanno spiegato i ricercatori uno dei palloncini ha viaggiato da un centro di lancio nel New Mexico fino alla periferia di Houston.

“I nostri palloncini sono fondamentalmente sacchetti di plastica giganti con un po' di polvere di carbone all'interno per renderli scuri. Quando il sole splende sui palloncini, l'aria all'interno si riscalda e diventa vivace. Questa energia solare passiva è sufficiente per portare i palloni dalla superficie a oltre 20 km nel cielo", ha detto Bowman.

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