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Una cometa si avvicina alla Terra: forse diventerà visibile a occhio nudo all’inizio del 2023

La cometa C/2022 E3 (ZTF) raggiungerà la distanza minima dal Sole il 12 gennaio e dalla Terra il 1 febbraio. Non passava da 50mila anni, quando ancora c’erano i Neanderthal.
A cura di Andrea Centini
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La cometa NEOWISE. Credit: Andrea Centini
La cometa NEOWISE. Credit: Andrea Centini

Una cometa di lungo periodo scoperta di recente e in avvicinamento alla Terra potrebbe regalarci uno spettacolo straordinario all'inizio del nuovo anno, rendendosi visibile a occhio nudo. Si tratta della cometa soprannominata C/2022 E3 (ZTF), identificata per la prima volta il 2 marzo di quest'anno dagli astronomi del progetto di ricerca Zwicky Transient Facility, volto a scandagliare il cielo ad ampio campo grazie a una potente fotocamera (installata sul telescopio Samuel Oschin dell'osservatorio californiano di Monte Palomar). L'obiettivo è dare la “caccia” a una serie di fenomeni – come raggi gamma e supernovae – e oggetti transienti, asteroidi e comete.

C/2022 E3 (ZTF) è particolarmente interessante poiché possiede un periodo orbitale estremamente lungo, calcolato in ben 50mila anni dagli astronomi. Ciò significa che, l'ultima volta che la cometa ci ha fatto visita, sulla Terra c'erano ancora gli uomini di Neanderthal, mentre l'Homo sapiens si diffondeva dall'Africa in Europa e Asia, i mammuth lanosi non si erano ancora estinti e il deserto del Sahara era fertile. Attualmente l'oggetto non è ancora visibile a occhio nudo, ma in base a segnalazioni giunte al portale specializzato “Passione Astronomia” sembrerebbe essere già osservabile attraverso un semplice binocolo, in cieli molto bui. Al momento per ammirarla con certezza è necessario un telescopio, anche uno non particolarmente potente. Man mano che si avvicina al Sole e alla Terra la sua luminosità aumenterà e potrebbe regalarci uno spettacolo magnifico, come fece nell'estate del 2020 la meravigliosa cometa C/2020 F3 (NEOWISE).

Gli astronomi hanno determinato che la cometa C/2022 E3 (ZTF) raggiungerà il perielio – cioè la distanza minima dal Sole – il 12 gennaio del prossimo anno, mentre il perigeo (la minima distanza dalla Terra) sarà raggiunto il 1 febbraio, quando saluterà il nostro pianeta a una distanza minima di circa 43 milioni di chilometri. Proprio tra la metà di gennaio e febbraio 2023 l'oggetto celeste potrebbe diventare visibile a occhio nudo, accrescendo sensibilmente la sua luminosità grazie alle particelle di gas espulse dall'aumento di temperatura (le comete sono fondamentalmente enormi palle di ghiaccio).

Al momento si trova incastonata nel cuore della costellazione della Corona Boreale, dove è visibile prima nell'alba. Con un planetario virtuale alla stregua di Stellarium sarà possibile individuarne con precisione le coordinate celesti verso cui puntare esattamente lo sguardo (o lo strumento ottico in dotazione). La speranza è che C/2022 E3 (ZTF) possa realmente diventare visibile a occhio nudo; magnitudine – o luminosità apparente – massima stimata è compresa tra + 4 e + 6, al limite dell'osservabilità per l'occhio umano. Non resta che attendere le prossime settimane e sperare nell'exploit della cometa.

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