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Un meteoroide in atmosfera può creare un’onda sismica: il caso del finto terremoto in Italia

Il 27 dicembre 2023 il Centro di monitoraggio delle attività di sottosuolo (CMS) ha registrato un’onda sismica “anomala” nella zona della Val d’Agri: da analisi successive è emerso che a causarla non è stata un evento sismico nella crosta terrestre ma l’ingresso di un meteoroide in atmosfera. Qui trovate la ricostruzione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
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YOUTUBE | Il meteoroide ripreso da una webcam installata a Campoli (MT) @cosimocaporaso921
YOUTUBE | Il meteoroide ripreso da una webcam installata a Campoli (MT) @cosimocaporaso921

La superficie terrestre può "sentire" l'entrata in atmosfera di un corpo estraneo o di un meteoroide e "reagire" producendo onde sismiche rilevabili dai nostri sistemi di monitoraggio. Per meteoroide si intende un residuo di un corpo celeste, roccioso o metallico, che si muove nello spazio cosmico. In sostanza, sulla carta si verifica qualcosa che assomiglia a una scossa di terremoto, ma che in realtà invece di essere il risultato dei movimenti sotterranei delle faglie terrestre è la conseguenza di un fenomeno che si verifica in atmosfera.

È quello che è successo in Basilicata la mattina del 27 dicembre 2023, quando il Centro di Monitoraggio delle Attività di Sottosuolo (CMS) ha rilevato nella zona della Val d'Agri, tra i monti Sirino e Volturino, dei segnali sismici "insoliti". Come spiega l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), le onde sismiche registrate in quell'occasione si distinguevano chiaramente dalle normali forme d'onda sismica documentate in quell'area.

A distanza di quasi sei mesi, gli esperti hanno ricostruito le cause di quell'anomalia: quella mattina, in Basilicata, non si è verificato nessun terremoto, ma è stata registrata l'onda sismica creata dall'impatto dell'onda di pressione generata dal passaggio di un meteoroide.

Come l'ingresso di un meteoroide in atmosfera crea un'onda sismica

L'Ingv spiega che in quelle ore le stazioni locali hanno registrato una fase sismica diversa da quelle normalmi. Si è propagata con una velocità apparente più lenta se confrontata con le le onde sismiche tipiche della crosta terrestre. La stessa fase sismica è stata registrata contemporaneamente anche in molte altre stazioni del Sud Italia.

Questo è stato l'elemento che ha spinto gli esperti ad approfondire la vera natura del fenomeno sismico registrato, chiaramente non attribuibile a un terremoto. L'onda sismica registrata era troppo poco veloce per giustificare un evento nella crosta terrestre, ma anche troppo energica – è stata registrata dai sismogrammi a scala regionale – per poter essere attribuita a un evento come l'esplosione in una cava.

Come spiega l'Ingv, la bassa velocità dell'onda sismica indica che probabilmente è stata la conseguenza di un'onda di pressione generatasi nell'atmosfera. Quando questa entra in contatto con la superficie terrestre, genera su quest'ultima un "movimento" che i sismogrammi rilevano come un'onda sismica. Secondo gli esperti, quest'ultima può essere verosimilmente la conseguenza dell'ingresso di un corpo nell'atmosfera, come un aereo militare o un meteoroide.

Il segnale sismico "anomalo" confrontato con quello delle normali onde sismiche
Il segnale sismico "anomalo" confrontato con quello delle normali onde sismiche

Cosa succede quando un meteoroide entra in atmosfera

Quando un meteoroide entra nell'atmosfera, lo fa a una velocità maggiore della velocità del suono. Lungo la sua traiettoria questo crea un'onda di pressione – che in termini scientifici è stato rinominato "Cono di Mach": quando si verifica l'impatto tra quest'ultima e la superficie terreste si può generare un'onda sismica.

Rispetto al caso specifico dell'onda sismica registrata in Basilicata il 27 dicembre 2023, l'ipotesi dell'ingresso in atmosfera di un meteoroide è stata confermata da diverse testimonianze visive. La più significativa: il passaggio del meteoroide in direzione da Sud a Nord è stato registrato da una webcam installata a Campoli, in provincia di Matera.

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