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Terapia genica innovativa guarisce bambina nata sorda: ora può ascoltare voci, suoni e musica

Opal Sandy, 18 mesi, può sentire per la prima volta le voci dei suoi genitori grazie a una rivoluzionaria terapia genica chiamata DB-OTO. La piccola, nata sorda a causa di un difetto genetico, è stata sottoposta un pionieristico intervento nel quale è stato sostituito il gene alterato con una copia funzionante. I risultati sono considerati “spettacolari e inattesi” dagli scienziati.
A cura di Andrea Centini
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Una bambina di 18 mesi nata sorda può finalmente ascoltare voci, suoni e musica grazie a un'innovativa terapia genica cui è stata sottoposta a febbraio di quest'anno. La piccola, Opal Sandy, è nata con un difetto nel gene OTOF, legato alla sintetizzazione di una proteina – l'otoferlina – che è fondamentale per l'udito. Questa proteina, infatti, si trova nelle cellule ciliate dell'orecchio interno e traduce le vibrazioni prodotte dal suono in segnali elettrici che possono essere percepiti e interpretati dal cervello. Le mutazioni genetiche del gene OTOF sono responsabili di una serie di condizioni legate alla perdita o alterazione dell'udito. Nel caso di Opal, come riportato dal Guardian, si tratta della neuropatia uditiva, un disturbo che in genere si manifesta con un'errata interpretazione delle fonti sonore. Le voci, ad esempio, possono risultare del tutto incomprensibili. La bimba britannica, invece, risultava completamente sorda alla nascita.

A causa della sua condizione la bimba è stata coinvolta nello studio clinico di Fase 1 / 2 CHORD, suddiviso in tre parti e che prevede in tutto il trattamento di 18 bambini con mutazioni del gene OTOF. L'obiettivo è testare la terapia genica DB-OTO messa a punto dalla casa biofarmaceutica Regeneron, che punta a sostituire il gene difettoso con una copia funzionante. L'intervento, della durata di appena una ventina di minuti, è molto simile a quello dell'installazione di un impianto cocleare, solo che nei piccoli pazienti non viene inserito alcun dispositivo. I medici, infatti, infondono direttamente nelle cellule dell'orecchio interno il gene funzionante, somministrato attraverso un virus adeno-associato modificato (AAV1). Si tratta di un intervento una tantum, dato che grazie ad esso il paziente dovrebbe recuperare l'udito per sempre. Al momento il trial clinico prevede somministrazioni a singole orecchie, entrambe le orecchie e con dosaggi differenti. Ad Opal è stata infusa una bassa dose di DB-OTO in un singolo orecchio.

L'intervento, come raccontato dall'Independent, è stato eseguito presso l'ospedale di Addenbrooke del Cambridge University Hospitals NHS Foundation Trust e guidato dall'otorinolaringoiatra Manohar Bance. Opal è stata la prima e più piccola paziente a ricevere la terapia genica di Regeneron. I risultati dopo poche settimane, come raccontato dai genitori della piccola alla stampa britannica, sono stati eccezionali. La bambina, ad esempio, riesce a sentire la sorellina che corre per casa, viene svegliata da chi citofona e si diverte a suonare dei tamburi giocattolo. I test audimetrici rilevano che percepisce segnali tra i 25 e i 30 decibel; ciò significa che Opal ha ora un udito quasi normale. Il professor Bance e colleghi si augurano che nei prossimi test la bambina possa ottenere un udito completamente tipico. I risultati iniziali sono comunque superiori alle aspettative degli esperti; nel prossimo futuro questa terapia genica potrebbe davvero aiutare a guarire le persone con difetti del gene OTOF. “Abbiamo risultati che sono davvero spettacolari, così vicini al normale ripristino dell’udito. Quindi speriamo che possa essere una potenziale cura”, ha affermato il professor Bance riferendosi al caso di Opal. “C'è stato così tanto lavoro, decenni di lavoro, per vedere finalmente qualcosa che funzionasse davvero negli esseri umani. È stato davvero spettacolare e di grande ispirazione. È stato molto speciale”, ha chiosato l'esperto.

Quella di Regeneron non è l'unica terapia genica in sperimentazione progettata per correggere le mutazioni del gene OTOF. A gennaio 2024, ad esempio, è balzata agli onori della cronaca internazionale la storia di Assiam, un bambino di 11 anni affetto da una grave forma ereditaria di ipoacusia. Il ragazzino è stato coinvolto nello studio AK-OTOF-101 condotto da scienziati dell'azienda Akouos, Inc negli Stati Uniti, che esattamente come CHORD prevede la sostituzione del gene difettoso con uno funzionante attraverso un vettore virale adeno-associato (AAV), attenuato con l'ingegneria genetica. Anche in questo caso il bimbo ha acquisito l'udito; lo stesso è avvenuto con altri piccoli trattati con la terapia genica di Regeneron dopo Opal. In Cina, nel frattempo, si stanno sperimentando con successo strategie simili. La speranza degli scienziati è che attraverso la terapia genica, in futuro, si potranno correggere molteplici difetti congeniti, cioè presenti sin dalla nascita.

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