video suggerito
video suggerito

Svelato piano segreto di geoingegneria solare: cosa vogliono fare gli scienziati (già fermati una volta)

Ricercatori statunitensi hanno provato a generare nuvole nuvole “riflettenti” con un apposito macchinario, con l’obiettivo di ridurre la radiazione solare e quindi la temperatura. L’esperimento di geoingegneria solare su piccola scala, condotto lo scorso anno nella baia di San Francisco, è stato bloccato dalle autorità dopo la sua scoperta. La visione di centinaia di mail e documenti ha tuttavia svelato che i ricercatori avevano in programma un progetto segreto di portata ancora più ampia. Ecco cosa è stato scoperto.
A cura di Andrea Centini
35 CONDIVISIONI
Immagine

Lo scorso anno ricercatori statunitensi hanno portato avanti (almeno in parte) un piccolo esperimento di geoingegneria solare nella baia di San Francisco, tenendo all'oscuro le autorità e il pubblico. In parole semplici, hanno costruito una macchina per sparare sale marino in aria e generare nuvole con una maggiore capacità riflettente; l'obiettivo era verificare la capacità di queste nuvole artificiali di ridurre la radiazione solare e, di conseguenza, le temperature dell'aria superficiale. Di fatto, si tratta di un metodo per combattere la crisi climatica in atto, basato sulla costruzione di uno schermo riflettente in grado di rispedire nello spazio parte dell'irraggiamento. Ciò, teoricamente, può attenuare il riscaldamento globale catalizzato dalle emissioni di CO2 (anidride carbonica) e altri gas climalteranti derivati dalle attività umane.

È indubbiamente un obiettivo nobile e virtuoso, considerando che siamo a un passo dall'apocalisse climatica, con conseguenze catastrofiche e irreversibili per l'ambiente e l'umanità intera. Tuttavia la geoingegneria solare e la modificazione meteorologica in generale sono malviste dall'opinione pubblica e da un gran numero di esperti, alla luce dei potenziali effetti incontrollabili che potrebbero avere. Alterazione dei modelli meteorologici, alluvioni devastanti, cambi di temperature incontrollabili e altri fenomeni potenzialmente disastrosi sono quelli più spesso annunciati dagli scettici. Le alterazioni meteorologiche – e persino le assurde "scie chimiche" – sono finite nelle peggiori teorie del complotto, venendo associate (senza alcuna evidenza scientifica a sostegno) a gravi inondazioni, come quella che ha colpito Valencia nel 2024, che secondo alcune fantasiose ricostruzioni sarebbe stata innescata dall'inseminazione delle nuvole (Cloud Seeding) condotta in Nord Africa. Questa tecnica, utilizzata anche in Pakistan, prevede di spruzzare ioduro d'argento e altri composti per generare nuvole piene d'acqua; in pratica, serve a favorire le precipitazioni nelle aree in cui c'è siccità estrema, ma anche inquinamento.

La geoingegneria solare dell'esperimento alla baia di San Francisco, chiamata Marine Cloud Brightening, si basa su un principio non troppo dissimile, in cui si modifica l'atmosfera per ottenere il risultato desiderato. Nel caso specifico, meno radiazione solare e quindi temperature più basse, grazie alle nuvole riflettenti. L'esperimento, nato nel contesto del programma CAARE (Coastal Atmospheric Aerosol Research and Engagement) dell'Università di Washington, come sottolineato da POLITICO, è stato tuttavia interrotto dopo appena 20 minuti complessivi di test, quando la sindaca di Alameda Marilyn Ezzy Ashcraft è venuta a conoscenza dell'esperimento grazie a un articolo pubblicato sul New York Times. I ricercatori hanno infatti reso manifeste le loro intenzioni a carte già sul tavolo (ammettendo poi l'errore). Il test era in corso su una portaerei della U.S. Navy (la marina degli Stati Uniti) in disuso, la USS Hornet. Il consiglio comunale, una volta scoperto il tutto, si è riunito e ha respinto all'unanimità il progetto, bloccando di fatto l'esperimento al suo inizio.

Ora, grazie a uno scoop di POLITICO, è emerso che gli stessi scienziati avevano in programma un progetto decisamente più ambizioso di questo fallito, sostenuto da finanziatori miliardari e con l'obiettivo di irrorare il cielo di nuvole riflettenti su un'area di circa 10.000 chilometri quadrati, quasi quanto l'intera Campania. I ricercatori, in base alle centinaia di email e documenti visionate dalla testata giornalistica, avrebbero condotto questo esperimento più ampio al largo del Nord America, dell'Africa centro-meridionale o del Cile. Come riportato da POLITICO, non è noto se questo progetto segreto sia stato accantonato, anche perché sarebbe stato condotto solo con i risultati positivi del primo. Ma questo muoversi nell'ombra, tenendo all'oscuro autorità e opinione pubblica, con contestuale ricerca di filantropi miliardari per finanziare l'esperimento, è chiaramente controverso e non accettabile.

Gli scienziati, in base a quanto indicato da POLITICO, avrebbero agito in questo modo per evitare di spaventare le persone, proprio alla luce della diffusa disinformazione sui rischi della geoingegneria solare. Ma in realtà sono gli stessi esperti a non conoscerne le conseguenze effettive e a lungo termine di simili interventi. Non c'è da stupirsi che centinaia di scienziati hanno richiesto di bloccare gli esperimenti di geoingegneria, perché rischiosa e impossibile da controllare a livello globale. Per questo motivo hanno sottoscritto l'International Non-Use Agreement on Solar Geoengineering. Tra gli interessati alla geoingegneria solare c'è anche Bill Gates e ciò ha alimentato ulteriormente le teorie del complotto legate a questa controversa sperimentazione, essendo il filantropo spesso bersaglio privilegiato dei complottisti.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views