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Cos’è la pioggia artificiale usata in Pakistan contro lo smog: creata con inseminazione delle nuvole

Le autorità di Lahore, in Pakistan, a causa dell’inquinamento atmosferico estremo hanno autorizzato la tecnica dell’inseminazione delle nuvole (cloud seeding) per generare pioggia artificiale. Come funziona e quali sono i rischi.
A cura di Andrea Centini
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Per abbattere i drammatici livelli di smog nella città pakistana di Lahore, una delle più inquinate al mondo, le autorità locali hanno deciso di creare pioggia artificiale da nubi generate dall'uomo attraverso piccoli aerei. In pratica si modificano le condizioni atmosferiche artificialmente per favorire le precipitazioni. La tecnica nota come “cloud seeding”, letteralmente inseminazione delle nuvole, viene già utilizzata in diversi Paesi per combattere la siccità estrema connessa al riscaldamento globale. Sostanzialmente si basa sulla dispersione di sostanze chimiche nelle nuvole già presenti attraverso velivoli leggeri; tra le più impiegate vi è lo ioduro d'argento, un composto in grado di catalizzare la formazione di nuclei di condensazione e favorire di conseguenza la generazione delle gocce d'acqua, che successivamente cadranno al suolo – grazie alla forza di gravità – sotto forma di pioggia.

È esattamente questa la tecnica che è stata impiegata nella capitale del Punjab pakistano, una metropoli da circa 14 milioni di abitanti nella quale la crescita demografica (esponenziale negli ultimi anni) è collimata con un inquinamento atmosferico sempre peggiore e pericoloso. Basti sapere che, come riportato dal Guardian, all'inizio del mese la qualità dell'aria è precipitata a tal punto da rendere necessaria la chiusura di scuole, mercati e altri luoghi pubblici per quattro giorni consecutivi. L'indice di qualità dell'aria (IQA) aveva raggiunto un punteggio estremamente pericoloso per la salute, spingendo le autorità a prendere misure straordinarie. Questo valore, infatti, evidenzia i livelli di inquinamento di un'area sulla base delle concentrazioni di molteplici sostanze, tra le quali particolato sottile (PM 10, PM 2.5), biossido di zolfo, monossido di carbonio, ozono e altre; si tratta di gas e particelle tossiche in grado di provocare irritazione alle mucose, infiammazione e patologie respiratorie, oltre a esacerbare l'asma, il rischio di malattie cardiovascolari e cancro. Basti sapere che lo smog uccide circa 8 milioni di persone ogni anno nel mondo, 240.000 nella UE e 24.000 in Italia.

Per far crollare i livelli di inquinamento atmosferico le autorità di Lahore hanno autorizzato un piccolo aereo a irrorare le nuvole sopra dieci zone diverse della città con lo ioduro d’argento, favorendo così le precipitazioni. Purtroppo le piogge sono state limitate, a causa della scarsa qualità delle nubi, tuttavia hanno permesso di abbattere l'IQA da oltre 300 a 189, rendendo l'aria più respirabile. In estate in genere si usa semplicemente una soluzione di sale e acqua, sufficienti a catalizzare la formazione delle nubi e le conseguenti piogge, mentre in inverno è necessario sfruttare sostanze chimiche ad hoc. Oltre allo ioduro d'argento sono efficaci anche lo ioduro di potassio e il ghiaccio secco, ovvero anidride carbonica solida. In parole semplici, queste sostanze danno vita ai sopracitati nuclei di condensazione nel cuore delle nubi, favorendo la formazione delle goccioline d'acqua.

Questo sistema, seppur efficace, non risolve comunque i problemi alla base dello smog, inoltre non è considerato sostenibile e le alterazioni atmosferiche artificiali possono comportare problemi difficili da controllare, come piogge torrenziali e grandinate, come affermato al Guardian dal dottor Ghulam Rasul a capo del programma sul cambiamento climatico presso l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ed ex direttore generale del Dipartimento Meteorologico del Pakistan. L'interruzione delle piogge è infatti “dettato dalla natura”, ha spiegato l'ex ministro dell'ambiente Malik Amin Aslam, e qualunque alterazione operata dall'uomo potrebbe avere conseguenze inattese e spiacevoli. Gli esperti sottolineano che il problema principale dello smog a Lahore sono i trasporti, le emissioni delle industrie, la combustione dei rifiuti e la perdita di habitat naturale, tutti fattori sui quali si può intervenire in modo significativo per migliorare la qualità dell'aria.

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