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Si masturba con troppa foga e finisce in terapia intensiva con uno pneumomediastino spontaneo

Un giovane svizzero ha sviluppato dolori lancinanti al petto e mancanza di respiro dopo essersi masturbato con eccessiva enfasi. Ecco cosa gli è accaduto.
A cura di Andrea Centini
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Un ventenne svizzero che si è masturbato con troppa enfasi è stato ricoverato in terapia intensiva a causa dello sviluppo di uno pneumomediastino spontaneo, in parole molto semplici una fuoriuscita di aria dai polmoni che si diffonde nella cavità toracica. Dopo le cure intensive il ragazzo è stato trasferito in un reparto regolare e successivamente dimesso in buona salute, ma la sua esperienza è stata tutto fuorché piacevole come avrebbe desiderato. Lo pneumomediastino spontaneo è una condizione benigna che può essere scatenata da intensa attività fisica, vomito eccessivo e colpi di tosse molto violenti, come spiegato dagli esperti. Si differenzia dallo pneumomediastino secondario che viene invece innescato da traumi come rotture e perforazioni dell'esofago, della trachea e dei grandi bronchi, oltre che da interventi chirurgici. Il caso del ventenne svizzero è il primo noto in letteratura scientifica ad essere associato all'autoerotismo.

A descrivere il curioso case report sono stati i due medici Nikola Rajic e Christian Schandl del Centro di Terapia Intensiva presso l'Ospedale Cantonale della città di Winterthur. Il giovane si è presentato in ospedale con dolore lancinante al petto, mancanza di respiro, enfisema sottocutaneo (l'infiltrazione di aria sotto la pelle) e caratteristici scricchiolii che si sentivano dal collo alle braccia, dovuti proprio dalla presenza del gas. “L'esame obiettivo può mostrare enfisema sottocutaneo, solitamente nella fossa soprasternale, insieme a un rumore di scricchiolio o di click sincrono al battito cardiaco; questo rumore si sente meglio sul cuore quando il paziente è in decubito laterale sinistro (segno di Hamman)”, spiegano gli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari nella descrizione dello pneumomediastino.

Una radiografia del ragazzo. Credit: Radiology Case Reports
Una radiografia del ragazzo. Credit: Radiology Case Reports

Il giovane aveva sviluppato enfisema sottocutaneo profondo e una grande quantità di aria era rimasta sopra al polmone, come hanno evidenziato le radiografie. Il gas si era infiltrato sin sotto al collo e anche il viso si era gonfiato. Una situazione definita "grave" dai medici, ma fortunatamente senza conseguenze. Il ragazzo si stava masturbando con così tanta foga che si è procurato la rottura del tessuto alveolare, determinando la perdita d'aria lungo l'albero tracheobronchiale nel mediastino, un compartimento anatomico della cavità toracica. Il paziente è stato trattato con l'ossigeno per sopperire alle difficoltà respiratorie e paracetamolo per trattare il forte dolore toracico. Ha ricevuto anche antibiotici per prevenire una potenziale infezione. Dopo un giorno trascorso in terapia intensiva è stato trasferito in un reparto ordinario per tre giorni e infine è stato dimesso in buone condizioni.

Credit: Radiology Case Reports
Credit: Radiology Case Reports

I dottori Rajic e Schandl hanno chiesto al ragazzo se stesse praticando dell'attività fisica al momento dell'evento, ma il giovane li ha spiazzati ammettendo che si stava masturbando. “Poiché non esiste letteratura sul pneumomediastino spontaneo associato a esperienze autoerotiche, consideriamo il nostro caso una presentazione insolita di questa entità”, hanno scritto nell'abstract dello studio. Secondo una recente ricerca dell'Univerità di Harvard – che ha coinvolto oltre 30mila uomini – masturbarsi almeno 21 volte al mese riduce il rischio di cancro alla prostata. La prevenzione è sempre la benvenuta, ma è bene prestare attenzione all'enfasi con cui ci si “accarezza”, vista la pessima esperienza del giovane svizzero in cerca di piacere. I dettagli della ricerca “Spontaneous pneumomediastinum and subcutaneous emphysema after masturbation” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Radiology Case Reports.

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