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Scoperti i resti di Argolandia, continente perduto staccatosi dall’Australia 157 milioni di anni fa

Due scienziati hanno svelato il mistero di Argolandia, il continente perduto separatosi dall’Australia 157 milioni di anni fa. I suoi resti si trovano sotto le giungle di Myanmar e Indonesia.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Università di Utrecht
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Dopo una ricerca durata ben sette anni, gli scienziati sono riusciti a ricostruire il puzzle legato al destino di Argolandia (Argoland), un continente perduto separatosi dall'Australia 157 milioni di anni fa, nel Giurassico superiore. Grazie a sofisticate simulazioni matematiche e ricerche sul campo, hanno infatti determinato che i suoi resti si trovano sotto le fitte giungle che ricoprono vaste aree dell'Indonesia e del Myanmar (ex Birmania). È la soluzione di un vero e proprio mistero geologico, dato che ciò che restava del continente perduto non era completamente presente sotto le isole del Sud-Est Asiatico, dove si immaginava si trovasse.

Sappiamo da anni dell'esistenza di Argolandia grazie al profondo bacino oceanico che si è lasciato alle spalle innanzi alla costa australiana, la pianura abissale dell'Argo. Così come sappiamo che, una volta sganciatosi dal supercontinente Gondwana, si è diretto a Nord Ovest finendo nell'area del Sud-Est Asiatico. Ma le sue note vestigia frammentate, circondate da bacini oceanici decisamente più antichi, sono troppo piccole per spiegare la fine dell'intera massa che ricopriva la piana dell'Argo. A svelare cosa è accaduto sono stati due scienziati: Eldert L. Advokaat del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Utrecht (Paesi Bassi) e Douwe J.J. van Hinsbergen della Scuola di Geografia, Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Birmingham (Regno Unito).

Credit: Università di Utrecht
Credit: Università di Utrecht

I ricercatori sono giunti alle loro conclusioni combinando modelli computazionali in grado di ricostruire i movimenti delle placche tettoniche che hanno dato vita ad Argolandia e dati raccolti sul campo. I due hanno infatti visitato molteplici isole del Sud-Est Asiatico come il Borneo, Sumatra, Sulawesi, le Isole Andamane, Borneo e Timor, dove hanno determinato le età dei vari strati rocciosi. Ciò ha permesso di arricchire di dati la simulazione al computer. Grazie a queste informazioni hanno scoperto che l'Argolandia non era un blocco unico quando si è sganciato dall'Australia 155 milioni di anni fa, ma aveva già iniziato a frammentarsi molto prima, circa 300 milioni di anni fa. Ciò ha dato vita a una struttura che Advokaat e van Hinsbergen hanno chiamato “Argopelago”.

I ricercatori hanno determinato che la frammentazione di Argolandia accelerò sensibilmente 215 milioni di anni fa e una volta staccatisi da quella che è l'attuale Australia – tra Bird's Head a Est e la zona di frattura Wallaby-Zenith a Ovest – arrivarono praticamente in contemporanea nelle posizioni attuali, finendo appunto per la maggior parte sotto Myanmar e Indonesia. I ricercatori hanno determinato che il blocco litosferico staccatosi dall'Australia nord-occidentale nel Giurassico superiore era costituito da vari frammenti continentali e bacini oceanici più antichi. Nel 2019 un team di ricerca internazionale guidato da ricercatori dei Paesi Bassi aveva scoperto la Grande Adria, un continente perduto sotto l’Europa meridionale simile alla Groenlandia che si staccò dalla Gondwana 240 milioni di anni fa, mentre all'inizio dello scorso anno è stata scoperta la Bancanatolia, un altro continente perduto di cui facevano parte anche la Puglia e la Basilicata. I dettagli del nuovo studio “Finding Argoland: reconstructing a microcontinental archipelago from the SE Asian accretionary orogen” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Gondwana Research.

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