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Scoperta per caso una misteriosa galassia primordiale priva di stelle: com’è possibile

Grazie a un errore di puntamento con un potente radiotelescopio gli scienziati si sono imbattuti in un oggetto mai visti prima, una misteriosa galassia composta da gas primordiali che non presenta alcuna stella. Si trova a 270 milioni di anni luce da noi.
A cura di Andrea Centini
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Credit: STScI/NSF/GBO/P.Vosteen)
Credit: STScI/NSF/GBO/P.Vosteen)

A circa 270 milioni di anni luce è stato scoperto un oggetto anomalo, unico nel suo genere: una galassia completamente priva di stelle. Perlomeno di stelle visibili dalla Terra attraverso la strumentazione scientifica. Un oggetto del genere senza astri sembra un totale controsenso, pensando alle immagini della nostra Via Lattea, ad Andromeda e alle altre galassie che campeggiano sui libri di astronomia, eppure è esattamente ciò che gli scienziati pensano di aver trovato. L'aspetto più interessante della scoperta risiede nel fatto che che questa galassia, classificata con il nome di J0613+52, potrebbe essere un ammasso di gas primordiale, cioè risalente agli albori dell'Universo, che a causa delle peculiari condizioni di isolamento e diffusione del gas non ha innescato la formazione stellare che caratterizza tutte le galassie che conosciamo.

A identificare l'affascinante galassia senza stelle è stato un team di ricerca internazionale guidato da astronomi e astrofisici statunitensi del Green Bank Observatory, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di molteplici istituti sparsi per il mondo. Gli scienziati, coordinati dalla dottoressa Karen O'Neil, ricercatrice senior presso l'osservatorio sito in Virginia, hanno scoperto J0613+52 per puro caso. Stavano infatti studiando dei peculiari oggetti chiamati galassie a bassa luminosità superficiale (conosciute con l'acronimo di LSB), ovvero galassie generalmente nane, composte perlopiù da gas e materia oscura e molto povere di stille. Erano intenti a studiare i gas in esse presenti con diversi strumenti, tra i quali il Nançay Radio Telescope e il Green Bank Telescope, il più grande radiotelescopio al mondo – ben 100 metri di diametro totalmente orientabile, quando uno degli scienziati ha inserito coordinate sbagliate proprio per quest'ultimo strumento. Il radiotelescopio ha così puntato una porzione di cielo non analizzata in precedenza e si è imbattuto per caso in una nube di idrogeno molto particolare. Era analoga a quelle che si trovano tra le stelle di una galassia tipica, ma completamente priva di stelle al suo interno.

Il dettaglio sorprendente è che questa gigantesca nube di gas, pur essendo senza astri, si comporta come una vera e propria galassia, sia dal punto di vista del movimento che della massa, paragonabili a quelli di galassie a spirale note come le già citate Via Lattea e Andromeda. I ricercatori sono stati persino in grado di osservare lo spostamento Doppler delle onde radio legato alla rotazione, con lunghezze d'onda più corte nella porzione che ruota più vicina a noi e più lunghe in quella più lontana. Secondo la dottoressa O'Neil e colleghi, si tratterebbe proprio di una galassia composta da gas primordiale, pur trovandosi nel vicino Universo (270 milioni di anni luce). A causa della diffusione del gas e dell'assenza di interazione gravitazionale con altre galassie per miliardi di anni, J0613+52 sarebbe rimasta in uno stato immaturo e isolato. Non conosciamo altri oggetti con simili caratteristiche.

“Quello che sappiamo è che si tratta di una galassia incredibilmente ricca di gas. Non sta dimostrando la formazione stellare come ci aspetteremmo, probabilmente perché il suo gas è troppo diffuso. Allo stesso tempo, è troppo lontana dalle altre galassie perché possano contribuire a innescare la formazione stellare attraverso eventuali interazioni. J0613+52 sembra essere indisturbata e immatura. Questa potrebbe essere la nostra prima scoperta di una galassia vicina composta da gas primordiale”, ha dichiarato la dottoressa O'Neil in un comunicato stampa. A causa delle sue caratteristiche peculiari, che possono mettere in discussione le teorie sulla nascita di nuove stelle, è un oggetto piuttosto complesso da studiare e probabilmente non si riusciranno a ottenere ulteriori dati al di fuori delle onde radio. I dettagli di questa affascinante scoperta sono stati presentati al meeting annuale dell'American Astronomy Society.

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